Killer City PubMe

John Wayne Gacy, nato il 17 marzo del 1942, è stato un serial killer dei più misteriosi e anche quello che più si avvicina a un immaginario horror, soprannominato appunto Killer Clown. Rapì, torturò, sodomizzò e uccise 33 persone, di cui 28 le seppellì sotto la sua abitazione o le ammassò in cantina.
Il suo tetro soprannome deriva dal fatto che intrattenesse i bambini durante alcune feste con costume e trucco da clown, facendosi chiamare Pogo il Clown.


Voce: Rudy Bandiera
Testo e sceneggiatura: Roberto Incagnoli
Produzione e montaggio: PubMe Srl
www.pubme.me
info@pubme.me
Copyright PubMe Srl

Quando è nata la definizione di serial killer?
Non della definizione di killer, ma della definizione di Serial Killer, di Omicida seriale.
La combinazione di parole che compongono “Serial Killer” da un punto di vista prettamente scenografico, d’immagine, è una combinazione vincente.
Ci sono termini che suonano male e termini che suonano benissimo: Serial Killer è uno di questi.
Serial Killer, o anche solo Killer è, per dirla in modo basico, una parola figa, che attrae, già questo basta per implementare la ricerca della spettacolarità intrinseca di questi individui.
Ma quando è nata questa definizione di Serial Killer?
Per chi?
Non tutti i Killer sono uguali, ci sono, come in tutto ciò che riguarda la vita, vari livelli e personaggi che hanno tracciato nuove strade o, appunto, creato definizioni.


Voce: Rudy Bandiera
Testo e sceneggiatura: Roberto Incagnoli
Produzione e montaggio: PubMe Srl
www.pubme.me
info@pubme.me
Copyright PubMe Srl

Voglio fare una cosa diversa per analizzare questo serial killer, voglio partire dalla sua immagine, dalla sua fotografia.
Sì perché qui siamo di fronte a un killer particolare, a un killer che non sembra un killer ma guardandolo in faccia si ha la sensazione di essere davanti all’immagine dell’uomo comune, di un uomo qualsiasi, di un dejavu.
Altezza nella media, volto da bravo ragazzo, baffi accennati prima e sempre più pronunciati con il passare degli anni, mi ricorda una qualsiasi comparsa in un qualsiasi film americano ambientato nelle sperdute terre dell’Oregon.

Gary Ridgway aggiunge alle mie ricerche un mattone importante e che spesso è sottovalutato negli studi di questi personaggi: la normalità che quasi sfiora la banalità nell’immagine del male.
Perché siamo al cospetto di uno dei serial killer più longevi della storia e che probabilmente ha il curriculum con più vittime, ben 49 accertate e 71 sospettate in 20 anni di caccia all’uomo per stanarlo.
L’attrazione verso questo tipo di killer è evidentemente legata a doppio filo alla sua povertà di espressione.
Gary non è un uomo affascinante, non ha un’espressione particolare, non ha tratti somatici peculiari…
Gary è semplicemente e banalmente un uomo comune…
Una persona dalle fattezze del padre di famiglia, del vicino che ti presta il sale e che la domenica falcia il prato…
E’ un caso simbolo… da studiare… e indovinate chi lo farà?

Voce: Rudy Bandiera
Co-Voce: Chiara Bernabei
Idea e sceneggiatura: Roberto Incagnoli
Montaggio e Produzione: PubMe Srl
www.pubme.me
info@pubme.me

Ricardo Muñoz "Richard" Ramirez nasce il 29 febbraio 1960 a El Paso, in Texas, da Julian e Mercedes Ramirez immigrati messicani integrati perfettamente nella società, due gran lavoratori e persone rispettabili.
Richard era un bambino tranquillo e la sorella Ruth gli era molto legata, i due erano quasi inseparabili, la sorella, più grande di lui, se ne occupava spesso specialmente quando la madre era impegnata a lavoro.
Il piccolo Richard era un ragazzino magrolino con lineamenti dolci e delicati, veniva spesso scambiato per una femmina e questo gli procurò non pochi problemi sia in ambito scolastico che sociale in generale, divenne presto oggetto di vessazione e derisione.
Pare inoltre che a scuola subisse abusi da parte di un'insegnante, anche se questa fonte non è mai stata verificata.
E’ incredibile, siamo davanti ancora a un caso di un bambino punzecchiato dalla vita, deriso, umiliato, messo in un angolo da una società spietata, è possibile che ancora una volta, anche in questo caso Richard sia il risultato di un percorso a ostacoli?
Torna il mood della rivincita, del fascino della vendetta…

Voce: Rudy Bandiera
Sceneggiatura: Roberto Incagnoli
Produzione PubMe Srl
Copyright PubMe Srl
info@pubme.me

Jeffrey Dahmer non è un serial killer, posso già trarre questa conclusione, Jeffrey Dahmer è follia pura, follia magari generata dall’infanzia o semplicemente genetica, ma non è quel tipo di assassino metodico e “puntuale” come altri che abbiamo visto, qui siamo davanti a un altro livello di malvagità, probabilmente a una malvagità suprema, inimitabile, unica e che ingloba tutte le altre.
Jeffrey Dahmer è come se fosse il boss dei serial killer ed è praticamente automatico volerne sapere di più.

Voce: Rudy Bandiera
Idea e sceneggiatura: Roberto Incagnoli
Montaggio e Produzione: PubMe Srl
www.pubme.me
Copyright PubMe Srl