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News LaBussola è la rassegna di alcuni articoli e interviste per professionisti e imprenditori che vogliono condividere saperi, notizie utili e far nascere nuovi spunti per i temi più attuali.

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News LaBussola è la rassegna di alcuni articoli e interviste per professionisti e imprenditori che vogliono condividere saperi, notizie utili e far nascere nuovi spunti per i temi più attuali.

    #16-Metelli-Donatella-Generazioni X Z Millennials Baby Boomer al lavoro

    #16-Metelli-Donatella-Generazioni X Z Millennials Baby Boomer al lavoro

    Ogni generazione ha peculiarità che la distinguono dalle altre, in questo momento storico generazioni molto diverse tra di loro lavorano insieme con aspettative e attitudini diverse.
    Le generazioni coinvolte sono:
    Generazione Z (15-24 anni)
    Generazione Millennials (25-34 anni)
    Generazione X (35-49 anni)
    Baby Boomer (50+ anni)
    Da uno dei Flash Istat del gennaio 2024 emergono alcuni dati che danno una chiara indicazione dello stato di occupazione, disoccupazione e inattività in Italia.
    Oltre ai dati storici è interessante dare uno sguardo anche alle previsioni come quelle contenute nell’ultimo bollettino Excelsior Unioncamere dove emergono, da una parte le professionalità ricercate dalle imprese con possibili impieghi per circa mezzo milione di persone e dall’altra le difficoltà di reperimento che ammontano ad una media del 48% circa per mancanza di candidati in generale o nel settore particolare.

    • 13 min.
    #2-Sonja-Riva-Ti va di giocare

    #2-Sonja-Riva-Ti va di giocare

    Una delle attività che amo di più è sicuramente la formazione, sia quando sono allieva, sia quando sono docente.
    Adoro imparare, sentire l’entusiasmo e la gioia quando mi rendo conto di essere di fronte ad un nuovo concetto, un punto di vista non considerato prima, un modo diverso di affrontare una certa questione! E, poi, poter condividere con altre persone, allievi, professionisti, queste acquisizioni è assolutamente nutriente.
    Purtroppo però non è facilissimo, soprattutto dopo tanti anni che si frequentano corsi, seminari, workshop, nell’ambito dell’aggiornamento professionale imbattersi in qualcosa di nuovo, a meno che non si tratti di nozioni legate a leggi e normative appena varate, ma quello, ha più a che fare con l’informazione.
    Informarsi significa apprendere nozioni nuove che cambiano o ampliano il proprio modo di trattare e gestire un argomento e quindi aggiungono qualcosa a ciò che si è come professionista.
    Si tratta, in questo caso, di un movimento dall’esterno all’interno: da fuori qualcosa viene messo dentro – l’informazione, appunto – allo scopo di modificare il modo di guardare e trattare un tema. Nella formazione, invece, nulla viene aggiunto a ciò che si è, ma molto a ciò che si sa di sé.
    Sembra uno scioglliingua ma, in sostanza, attraverso uno stimolo- sicuramente esterno - si permette un percorso di conoscenza che ha a che fare solo con l’interno di sé. È un viaggio dentro di sé.

    • 6 min.
    #15-Metelli-Donatella-Armonizzare Bisogni e Lavoro

    #15-Metelli-Donatella-Armonizzare Bisogni e Lavoro

    Strategie per una Gestione Umana nell’Ambito Aziendale.
    “La crescita è il processo di rispondere ai bisogni del momento e di anticipare quelli del futuro.”
    I bisogni umani hanno da sempre influenzato l’economia aziendale, sia nella gestione delle risorse umane sia nel marketing.
    La comprensione di questi bisogni è cruciale per creare strategie aziendali efficaci.
    Due teorie significative in questo contesto sono la piramide dei bisogni di Abraham Maslow e la classificazione dei sei bisogni fondamentali di Anthony Robbins.
    Maslow, nella sua celebre piramide, ha identificato cinque livelli di bisogni umani: fisiologici, di sicurezza, di appartenenza e amore, di stima e di autorealizzazione.
    Secondo Maslow, i bisogni più bassi devono essere soddisfatti prima che quelli più elevati possano emergere.
    Nell’economia aziendale, questa teoria suggerisce che per motivare efficacemente i dipendenti è necessario soddisfare prima i loro bisogni fondamentali, come la sicurezza del lavoro e un ambiente di lavoro confortevole, per poi promuovere la realizzazione personale e professionale.

    • 11 min.
    #1-Sonja-Riva-La mediazione dei conflitti in ambito familiare

    #1-Sonja-Riva-La mediazione dei conflitti in ambito familiare

    Ahimè, ancora dopo tanti anni, quando nuove conoscenze mi chiedono qual è la mia professione
    e rispondo “la mediatrice familiare”,mi rivolgono uno sguardo interrogativo.

    In effetti, nonostante sia giunta in Italia quasi quattro decenni fa e che il Legislatore l’abbia inserita in alcuni provvedimenti per diffonderne l’utilizzo, purtroppo, non è ancora entrata pro- fondamente nel tessuto sociale e culturale come spero avverrà nel prossimo futuro.
    Colgo, quindi, molto volentieri l’occasione per scriverne in questo contesto dedicato al mondo lavorativo e imprenditoriale nel quale esercitano persone che per questioni personali potrebbero necessitare di questo tipo di intervento.Intanto chiariamo chi è, cosa fa e anche cosa non fa il mediatore dei conflitti: non si tratta di un giudice, non decide e non emette provvedimenti o sentenze di alcun tipo, quindi le persone, quando vi si recano, non devono dimostrare alcunché circa la conformità dei loro comportamenti alla legge dello Stato o morale o altro.

    • 5 min.
    #14-Metelli-Donatella-I nuovi orizzonti dell'intelligenza umana

    #14-Metelli-Donatella-I nuovi orizzonti dell'intelligenza umana

    L’intelligenza è ritenuta la capacità personale di affrontare e risolvere con successo questioni e problemi nuovi o sconosciuti , attraverso le proprie facoltà cognite ed emotive, come pure quella importantissima per l’uomo di sapersi adattare efficacemente all’ambiente grazie al ragionamento proprio.
    Dallo scorso secolo sono stati sviluppati numerosi modelli di misurazione e valutazione dell’intelli- genza e di questi i più impiegati sono quelli riguardanti il quoziente intellettivo
    .L’indice che ne scaturisce riguarda più aree come la comprensione verbale, il ragionamento visivo-percettivo, la velocità di elaborazione delle informazione, la memoria di lavoro.
    Per la maggior parte l’indice che emerge è com- preso tra 85 e 115.
    Viene spontaneo presupporre che maggiore è il QI di un individuo e maggiore sarà la sua capacità di riuscita negli studi e nel lavoro.
    Ma non è così automatico, infatti Lewis Madison Terman, professore di psicologia e pedagogia all’Università di Standford ha svolto diversi studi che lo dimostrano.

    • 9 min.
    #13-Metelli-Donatella-Flusso e performance in azienda

    #13-Metelli-Donatella-Flusso e performance in azienda

    Spesso i problemi complessi hanno solo bisogno di soluzioni semplici.
    Cambiare punto di osservazione mette in campo nuove risorse quindi nuove soluzioni.
    Oggi siamo sollecitati dallo sviluppo tecnologico, da nuove strumentazioni e nuove idee sempre più smart e non stiamo considerando alcuni aspetti fondamentali che sono alla base del nostro fun- zionamento umano, e quindi delle nostre aziende in quanto composte per la maggior parte da per- sone e dalle loro competenze e capacità decisionali.

    • 11 min.

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