Più no che s‪ì‬ Simone De Martinis

Sono vivo! Pensavate che fossi sparito di nuovo eh? E invece no. Pensando proprio alla mia incostanza mi è venuto in mente quel periodo in cui prendevo lo smartphone e lo moddavo fino alla morte. Come un amore impossibile, la mia ROM preferita era gestita da sviluppatori che andavano e venivano. Ogni volta che tornavano mi rubavano il cuore, ma loro lo prendevano, lo masticavano e poi me lo risputavano in faccia. E vabbè, insomma una rapida puntata che spero apprezzerete, ho fatto di tutto per non perdermi in tecnicismi e rendere la puntata il meno noiosa possibile!

Se avete apprezzato la puntata, vi invito a seguirmi sulla mia pagina Instagram instagr.am/piunochesi.podcast . Grazie! 

Iniziamo il nuovo format con una chiacchierata molto veloce assieme ad un amico. Entrambi siamo fan accaniti di Ghemon, ed entrambi stiamo aspettando religiosamente il suo nuovo album "Scritto nelle stelle", in uscita Venerdì. In questo quarto d'ora partiamo da una discussione su come si è evoluta l'attesa di questo disco fino ad arrivare ad un aneddoto che forse non tutti conoscono. Giuro che abbiamo cercato pochissimo di fangirlare, però è difficile quando uno sta hypato eh.

Già lo sapete, parlare solo di tecnologia non mi basta, ma c'è di più: non mi basta neanche la tecnologia come argomento principale. Ecco perché ho deciso di dare a questo podcast una seconda anima, un altro tema principale. È con immenso piacere che vi presento Più DO che SI. Come facilmente intuibile, in questo format parleremo di musica. Sarò da solo come al solito, a volte in compagnia, insomma, ho tante idee e progetti e non vedo l'ora di farvi sentire qualcosa, sto gasato.

Finalmente parliamo un po' di videogiochi, ma c'è un piccolo problema: di videogiochi capisco poco e niente. Ecco perché in questa puntata lunga lunga mi sono fatto accompagnare dal mio amico Giorgio, che al mio contrario ne sa a pacchi. Alla fine è uscita una chiacchierata piuttosto interessante, devo dirlo. Spero apprezzerete! Buon ascolto.

Negli ultimi giorni è uscito fuori un fattaccio, e più ci penso, più mi si accappona la pelle. Su Telegram esistono gruppi popolati da soggetti spregevoli che si girano foto e video che NON vanno mai bene. La pornografia è cosa buona, fin quando però non si aggiunge il prefisso "pedo". Lì scadiamo nello schifo. E ci scadiamo anche quando delle ragazze vengono insultate per aver postato una foto su Instagram. Il problema non è di certo nuovo, e questa non è l'ultima volta che esisteranno gruppi del genere. 

Telegram, però, è uno strumento soprattutto buono, e voglio dimostrarvelo spiegandovi come usarlo per proteggervi da una eventuale vendetta. Buon ascolto.

Avete presente quella catena che gira questi giorni su WhatsApp dove si parla della super mega tecnica futuristica per l'audio 8D? Ecco, la odio. Quella, e l'audio 8D stesso, e vi dico anche perché.