8 episodes

Abbiamo fatto questo podcast, perché abbiamo poco tempo e si chiama SHRST perché shortest era troppo lungo. E questo è ciò succede quando butti insieme un informatico/designer, un modellatore_3D/videomeker e un producer/maneger. Si parla di attualità, modellazione, programmazione, musica, linux, marketing, video editing, design, gaming e tanto altro. Se io e te abbiamo qualcosa in comune, è che abbiamo poco tempo, quindi smettila di leggere qui e premi play.

SHRST shrst podcast

    • Technology

Abbiamo fatto questo podcast, perché abbiamo poco tempo e si chiama SHRST perché shortest era troppo lungo. E questo è ciò succede quando butti insieme un informatico/designer, un modellatore_3D/videomeker e un producer/maneger. Si parla di attualità, modellazione, programmazione, musica, linux, marketing, video editing, design, gaming e tanto altro. Se io e te abbiamo qualcosa in comune, è che abbiamo poco tempo, quindi smettila di leggere qui e premi play.

    JT01 | Il cliente ha sempre torto, eBay, libero professionismo, loghi, 18app

    JT01 | Il cliente ha sempre torto, eBay, libero professionismo, loghi, 18app

    Ehilàààààààààà, benvenuti sul primo episodio di Just Tlkn. Ad esordire con qualche chiacchierata a braccio, ci pensano Giovanni e Matteo. Niente argomenti impegnativi qui su JT. Ci teniamo un po'in compagnia tra di noi tra uno sproloquio e l'altro.

    Si parte dalle vendite su eBay e tutte le noie dell'aver a che fare con il cliente. Abbiamo messo in discussione il vecchio detto per il quale le politiche di alcune piattaforme stroncano centinaia di aspiranti liberi professionisti. Poi si parla del freelancing e del vendere la propria arte. Dell'importanza del logo, con qualche cenno storico ad Apple, e della disinformazione che gira attorno alla fin troppo sottovalutata brand identity di un servizio. Delle cattive scelte di design di Windows (che per qualche strano motivo mandiamo ancora giù). Del perché nel 2021 preferiamo ancora il C++ nelle scuole quando c'è il Python. Della 18app e dell'incoerenza nell'uniformazione degli sfoghi artistici individuali.

    • 41 min
    07 | Fuga di 🧠🧠🧠

    07 | Fuga di 🧠🧠🧠

    Stai pensando di fuggire a gambe levate dall'Italia per cercare fortuna all'estero? Bè, sappi che non sei il solo. Tanti universitari ci stanno pensando (o c'hanno già pensato), e oggi vediamo di capire perché dovresti voler scappare da quà.

    Esatto, oggi si parla di fuga di cervelli (non dell'orrendo film, anche se Matteo si dissocia), di qualche statistica a riguardo e di come investire sulle proprie competenze e sui luuuunghi anni di studio che hanno caratterizzato il tuo processo di preparazione. Perché dopo tutti questi anni di chirurgia non vorrai fare il giardiniere, giusto?
    Forse il problema che l'Italia si porta dietro è quello di non riuscire a copiare le mosse degli altri paesi. Piuttosto preferiamo trascinarci al più non posso mentalità e modus operandi, che non danno spazio di espressione in ambito professionale ai più giovani. Piuttosto preferiamo incollare fino ad oltre 70 anni un dipendente più anziano, che in un altro paese (qualora si fosse rotto della sua routine lavorativa) non gli sarebbe mancata la possibilità di rimettersi in gioco. Insomma, dannazione, smettiamola di buttare perle ai porci. Perché qua, o fai l'imprenditore come Gabriele, o non hai via di scampo. Per un aspirante data analyst come Giovanni, o un modellatore 3d come Matteo, forse conviene fuggire altrove. Ora basta chiacchiere (perlomeno scritte), e ascoltati questa mezz'oretta di fuga di cervelli. Noi siamo sempre su tutte le piattaforme [ Apple Podcasts / Google Podcasts / Spotify / YouTube / Spreaker ] e se vuoi seguirci per restare aggiornato sulle uscite del podcast, o per farti due chiacchiere con noi, ci trovi su Instagram [ @shrstpodcast ]. Buon ascolto.

    • 31 min
    06 | C'entra di tutto

    06 | C'entra di tutto

    Un piano sul quale poggiare le braccia, una sedia sotto al culo, uno schermo, una tastiera, un mouse e un paio di cuffie o di casse. Una bella carrellata di cose da saper scegliere per tirarsi su uno studio con i fiocchi, fatto su misura. Oggi capiamo come scegliere tutta questa roba senza uscirne pazzi.

    Tra chi smaltisce la stanchezza, e chi la lieve sbornia, stasera vi guidiamo alla scelta oculata degli elementi fondamentali per corredare correttamente un setup o un ufficio in modo confortevole ed adeguato alle attività che ci si svolgeranno all'interno. Matteo ci spiega come ha scelto il suo piano di lavoro. Come scegliere l'altezza, i colori, come tenere conto della profondità (fattore fondamentale, che molto spesso finisce in sordina più del dovuto) e della lunghezza. Scusatemi, sto cercando di fare del mio meglio per evitare ambiguità anche qui :-) . Poi scegliamo la sedia, districandoci tra quelle di design da uffico, e quelle da gaming belle imbottite. E mio dio, lasciate stare quella cavolo di ecopelle.
    Giovanni ci guida alla scelta di un buon monitor, sia sul piano qualitativo, ma anche su quello quantitativo. Ci dice come scegliere la risoluzione, la grandezza, il pannello (e anche qui, per cortesia, diamoci un taglio con questi TN, che vi va bene anche un 120Hz VA per giocare), e poi ci lancia la sfida di abbandonare quelle mollacciose tastiere a membrana in silicone, per dare una chance al mistico mondo delle tastiere meccaniche. Tra uno switch più pesante, uno più rumoroso e un'altro con un colore bizzarro, Gabriele ci da'qualche dritta su quanti tasti dovrebbero esserci sul tuo mouse, quanto dovrebbe pesare, qunti DPI e soprattutto quanto ci serve o meno quel dannato cavo. Si, va bene, tutto molto interessante. Ma con l'audio? Che devo farci? Mi servono le cuffie o le casse per giocare o per sentire la musica? E se voglio buttarmi nella produzione musicale? Mi serve una scheda audio, un microfono. Insomma, che prendo?
    Relax, abbiamo un Gabriele per ogni tua domanda. Per concludere, ricordatevi sempre di non accontentarvi di risposte standard, soprattutto quando si tratta di crearvi uno spazio vostro. Che sia per lavorare, giocare, o svagarvi, tenete sempre bene a mente che sarete voi ad utilizzare quello spazio, dunque costruitevelo su misura del vostro corpo. Da shrst per questa settimana è tutto. Passo e chiudo.

    • 41 min
    05 | Controtempo dalla bara

    05 | Controtempo dalla bara

    Chi meglio di un batterista di chiesa, un chitarrista travestito da bassista, e un altro chitarrista a cui non piacciono gli assoli, può farvi venire voglia di iniziare a strimpellare uno strumento? Abbandonate i traumi del flauto delle medie, e prendetevi un otamatone. O almeno imparate a suonare Jingle Bells (non come Gabriele, però).

    Oggi si parla di musica! Di come c'è chi inizia a suonare per colpa della parrocchia, chi sempre per la parrocchia smette, e chi inizia succube del subdolo richiamo di uno strumento buttato là, nell'angoletto. Matteo ci spiega il ruolo della batteria in una composizione, e di come sia uno strumento da cui tutti dipendono, ma dipende da tutti a sua volta. Giovanni, con la sua solita loquacità, ci spiega il basso come lo potrebbe spiegare un chitarrista al quale hanno tolto due corde. Però basta, non è possibile che nel 2021 la gente ancora non riesca a distinguerlo da una chitarra.
    E cavolo, quanto è difficile superare quei primi giorni in cui non riesci a capire come diavolo devi mettere le dita sullo strumento. Ma una volta presa la mano, la migliore scuola di musica, resta suonare con le persone, come ci racconta Gabriele. Sta volta, almeno nella descrizione, la faccio corta. Il resto lo trovate all'interno del podcast. Soltanto, vi lasciamo con la sfida di iniziare a suonare qualcosa, qualsiasi cosa. Buon ascolto.

    • 27 min
    04 | Next-gen e Lampaclima

    04 | Next-gen e Lampaclima

    E oggi sbirciamo un pochino le nuove PlayStation e Xbox, e bah... Non c'è tanto da dire. Forse perché la nuova era videoludica, più che adagiata sotto i nostri televisori, svolazza di nuvola in nuvola, rimbalzando tra lo smartphone e il server remoto. Ma che ci frega, noi abbiamo la Switch e i Lampaclima.

    Dopo una bella carrellata di vecchi titoli risalenti alla nostra infanzia (che vi abbiam buttato così, tanto per lasciarvi annegare tra le nostre emozioni nostalgiche), questa sera ci siamo fatti una luuuuuunga chiacchierata sulle nuove console, ma in chiave più comparativa. Su una mano abbiamo PlayStation 5, risultato di una brutta progettazione, un'ancor peggiore distribuzione, un controller rivoluzionario, e qualche bella esclusiva in dirittura d'arrivo. Sull'altra abbiamo Xbox, che si scinde in Series X (un po' più potente, con il lettore Blu-ray) e Series S (più castrata, senza lettore), con un bel design, un controller confortevole ma poco intraprendente, e che strizza l'occhio più al multipiattaforma. E più riflettiamo su quanta poca innovazione stia portando questa generazione di console, più si palesa la vera nuova frontiera dei videogiochi, ossia il Cloud Gaming (che un po' spezza il cuore a tutti noi giocatori affezionati a dischi e cartucce). Anche se alla fine ci sono sempre i soliti problemi che già conosciamo tutti: le connessioni, la latenza, la qualità dello streaming, e così via. Tanto alla fine l'unica che continua a fare sempre quel che vuole, andando contro a tutto e tutti, è sempre Nintendo. E smettiamola di chiederci se comprare PlayStation o Switch. Piuttosto chiediamoci come mai Switch costa così tanto. E visto che Matteo rivendica le sue posizioni da editor del podcast, adesso io (Giovanni) farò lo stesso per le descrizioni degli episodi, e la finisco così, toh. Ah, e già che ti sei letto questa Odissea, approfittatane e seguici su Instagram, per sapere quando uscirà il prossimo episodio, o per scambiarci sue chiacchiere. Link:
    https://www.instagram.com/shrst.official/

    • 51 min
    03 | Mo' me lo segno

    03 | Mo' me lo segno

    Organizzarsi la vita tra i database di Notion o con gli audio-feedback di Todoist? Ma fatevi una bella lavagna come Gabriele e andate avanti cent'anni (o almeno fino a quando l'effetto Dunning-Kruger non vi frega). E ora abbiamo anche Instagram!

    Parto in prolessi, e vi consiglio subito di seguire il nostro profilo @shrst.official, dove potete restare aggiornati sulle uscite del podcast, proporci argomenti o semplicemente farvi una chiacchierata insieme a noi. Link:
    https://www.instagram.com/shrst.official

    In questo episodio un po' estemporaneo, Matteo ci racconta di come organizzare la giornata su Todoist gli abbia cambiato la vita, e quindi abbiamo deciso di parlarne, per scambiarci qualche spunto per gestire meglio la vita, o quantomeno per sopravvivere alle inesorabili scadenze. Giovanni usa Notion, che è un servizio completo, con tanto di database ER. Però ci son troppi arzigogoli, quindi se l'è configurato in modo molto minimale, come al solito suo. E mentre un po' tutti invidiamo la lavagna di Gabriele, sempre Matteo ci fa riflettere su cosa il nostro cervello non farebbe pur di arrivare a godersi quell'appagamento per aver raggiunto un obiettivo prefissato. Poi si parla di come dividere un'agenda per gestire propositi e ricompense, della palestra, e soprattutto di quel maledetto motivo per il quale se pensiamo ad una disciplina la associamo ad un colore, e in generale di quanto sia importante il linguaggio cromatico per la mente. E tra una tabella e una sottolineatura, siamo davvero sicuri che esista il giusto metodo per organizzarsi? Ci chiude l'episodio Giovanni con un ottimo ragionamento di scuse, giusto per mettere un po' di caos nel concetto di perdere e guadagnare tempo. Ora basta leggere qua. Premi play e goditi 25 minuti delle nostre chiacchierate astruse.

    • 25 min

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