22 episodios

Carsicamente è il podcast di Francesco Colombrita, un lettore accanito che ha deciso di condividere letture e riflessioni a partire dalla pagina scritta. La metafora che attraversa le puntate è quella dell'attività della lettura come carsica, paragonata quindi all'erosione dell'acqua che plasma e crea luoghi e spazi di riflessione, scolpendo in qualche modo le persone che siamo.

Carsicamente Francesco Colombrita

    • Arte

Carsicamente è il podcast di Francesco Colombrita, un lettore accanito che ha deciso di condividere letture e riflessioni a partire dalla pagina scritta. La metafora che attraversa le puntate è quella dell'attività della lettura come carsica, paragonata quindi all'erosione dell'acqua che plasma e crea luoghi e spazi di riflessione, scolpendo in qualche modo le persone che siamo.

    #21 - Fitzgerald. Il Grande Gatsby o il moderno Trimalcione

    #21 - Fitzgerald. Il Grande Gatsby o il moderno Trimalcione

    «27 ottobre 1924Caro Max, in plico separato ti mando il mio terzo romanzo: Alla fine penso di aver scritto qualcosa di veramente mio, ma quanto valga questo “mio” è tutto da vedere»

    Con questa frase, Francis Scott Fitzgerald, inviava all’editore la copia del romanzo destinato a fargli lasciare un segno nella letteratura americana e mondiale: Il Grande Gatsby. La lettera prosegue proponendo un accordo commerciale sui diritti: tipico di Fitzgerald non usare casualmente quel “Quanto valga”, sempre com’era alle prese con urgenze economiche a causa di uno stile di vita decisamente sopra le righe. Sapeva in effetti di valere molto, lui che era diventato lo scrittore più pagato del suo tempo. Lui che aveva scritto, tra il 1919 e il 1940 ben 178 racconti pubblicati su rivista per un incasso complessivo di 250000 dollari (all’epoca bei soldoni). Eppure, su questa sua nuova fatica letteraria non nutriva molte speranze di successo economico. Lo si scopre leggendo le sue lettere: Scott era infatti convinto che mancassero in Gatsby quegli elementi che il pubblico dell’epoca aveva imparato ad apprezzare nei suoi lavori. La storia ci dice che purtroppo non si sbagliò di molto. Del successo del romanzo, Fitzgerald non seppe mai. Nel 1925, all’uscita, Il Grande Gatsby vendette circa 25000 copie, e poi più nulla. Dopo il successo post mortem e la rivalutazione della critica rimane interessante capire che cosa, il più grande scrittore dell’età del Jazz, intendesse con quel ho “scritto qualcosa di veramente mio”

    • 18 min
    #20 - Jackson. La meridiana e il doppio racconto di Mrs. Smith

    #20 - Jackson. La meridiana e il doppio racconto di Mrs. Smith

    A quanto pare, negli anni ‘50, se a una donna in ospedale appresso al figlio fosse stato chiesto che lavoro svolgesse questa non avrebbe mai potuto rispondere “La scrittrice”. Se però la donna di cui stiamo parlando è Shirley Jackson allora la storia si complica. L’assurda reazione di chi l’accolse in ospedale sarebbe stata un sospiro estenuato e l’affermazione: “Scriverò semplicemente casalinga”. Già questo episodio, se non altro per il modo in cui è stato raccontato, si fa simbolo della vita di una scrittrice che no, non era solo una casalinga e che passava intere mattinate a scrivere, mentri i figli erano a scuola, riprendendo poi la notte, animando la casa del ticchettio di una macchina da scrivere. Il frutto dell’incessante attività di Jackson non si è manifestato solo nei romanzi pubblicati in vita, né nei molti racconti spesso usciti su rivista, ma è letteralmente riemerso da un notevole numeri di scatoloni spediti ai figli anni dopo la morte della madre, una volta ritrovati nella soffitta di una vecchia casa. Delle opere più famose di Shirley Jackson si è parlato molto. Da L’incubo di Hill House ad Abbiamo sempre vissuto nel castello alla Lotteria schiere di lettrici e lettori hanno trovato un posto nello scaffale appositamente per lei. Ma è interessante parlare anche di opere passate più in sordina, come ad esempio La meridiana.

    • 19 min
    #19 - Robertson. L'ultima stagione e il viaggio alla fine della vita

    #19 - Robertson. L'ultima stagione e il viaggio alla fine della vita

    Una coppia di anziani alle prese con un viaggio nell’autunno della propria vita. Una storia ricca di dolcezza e profonda riflessione sull’inevitabile meta della maratona che chiamiamo vita.

    • 15 min
    #18 - King. Jessie, Dolores e la violenza

    #18 - King. Jessie, Dolores e la violenza

    20 luglio 1963, un’eclissi solare totale taglia il Maine a metà. Dall’isola di Little Tall al Dark score lake la faglia di luce generata dall’eclissi, che non durerà che pochi minuti, mette in contatto non solo due dei luoghi fantastici più simbolici creati dalla mente di King, ma anche due donne. Una è in cima a un pozzo, trafelata e sconvolta, l’altra non è che una bambina, seduta sulle ginocchia del padre a bordo del lago, costretta a subire un abuso che la segnerà per sempre.

    • 16 min
    #17 - Capote. Colazione da Tiffany e la spregiudicatezza di Holly

    #17 - Capote. Colazione da Tiffany e la spregiudicatezza di Holly

    Holly Golightly è il personaggio più iconico che la penna di Capote abbia partorito. Colazione da Tiffany, diversamente dalla pellicola che l'ha reso immortale, è uno spaccato amaro sulla complessità della vita di una donna affascinante e meteoritica

    • 14 min
    #16 - Robinson. La tetralogia di Gilead e la colpa

    #16 - Robinson. La tetralogia di Gilead e la colpa

    Tra le scrittrici americane contemporanee, Marilynne Robinson si è conquistata un ruolo di tutto rilievo. Più volte candidata al Nobel, saggista oltre che narratrice, con la Tetralogia di Gilead ha costruito una vera e propria esegesi della colpa.

    • 15 min

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