5 episodes

Come cambia la lingua in un Paese che cambia. Un podcast di Beatrice Cristalli e Luigi Lupo, prodotto da Piano P con il sostegno di N26, la banca per smartphone https://n26.com/it-it/. L'illustrazione della cover è di Bianca Bagnarelli.

Di cosa parliamo Piano P

    • Society & Culture

Come cambia la lingua in un Paese che cambia. Un podcast di Beatrice Cristalli e Luigi Lupo, prodotto da Piano P con il sostegno di N26, la banca per smartphone https://n26.com/it-it/. L'illustrazione della cover è di Bianca Bagnarelli.

    4. Cringe is the new Trash: che cosa ci fa ridere oggi

    4. Cringe is the new Trash: che cosa ci fa ridere oggi

    “Mi fai cringiare”, “Questa scena è cringe”… Negli ultimi anni questo termine, cringe, ha conquistato prepotentemente spazio nel nostro vocabolario, quello dei social e anche della televisione, tanto che l’Accademia della Crusca lo ha inserito nel 2020 nell’elenco di “parole nuove”. Ma che cosa significa e, soprattutto, perché ci fa ridere? E in che modo si sono evoluti trash e non-sense nel mondo dell’intrattenimento, dall’inizio dei cinepanettoni all’esplosione della comicità di Valerio Lundini?Ne abbiamo parlato con Gabriele Ferraresi (giornalista e scrittore), Marco Maccarini (conduttore radio-televisivo) e Luca Ravenna (comico, tra i partecipanti al format tv “LOL”).
    Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

    • 23 min
    3. Da Clubhouse a TikTok: il vocabolario dei social

    3. Da Clubhouse a TikTok: il vocabolario dei social

    Dopo tanto tempo passato a scrollare, mandare emoticon, premere like sotto i post, abbiamo sentito la necessità di tornare a comunicare come si faceva una volta: parlando. Clubhouse, la piattaforma esplosa durante la pandemia, si basa proprio sulla voce e sta influenzando il nostro modo di dialogare, com’è accaduto finora con Facebook, Instagram e Whatsapp. Ma come parliamo quando abbiamo lo smartphone in mano? Senza rendercene conto, ormai da tempo utilizziamo il vocabolario dei social media, che hanno introdotto una terminologia specifica: dal primo Usenet a TikTok, passando per i forum degli Anni 90 e i poke su Facebook, il web condiziona la nostra lingua tanto quanto la nostra lingua, nel web, mostra la sua creatività e la sua flessibilità. Anche se di fatto non possiamo dire che esiste una “lingua della rete”, quando parliamo sui social utilizziamo un e-taliano, cioè un italiano scritto informale, in continua evoluzione, che ha modificato anche il nostro approccio con i consumi, con la pubblicità e con alcuni servizi essenziali, come quelli finanziari.Ne abbiamo parlato con Marta Basso (imprenditrice e co-founder di generation.warriors, fondatrice di uno dei più numerosi gruppi italiani su Clubhouse), Alice Avallone (coordinatrice del College Digital Storytelling della Scuola Holden e ricercatrice in etnografia digitale), Gianluca Diegoli (esperto di marketing digitale ed e-commerce) e Massimo Cotugno (social media e community manager di N26).Questo podcast è prodotto con il sostegno di N26, la banca per lo smartphone https://n26.com/it-it/
    Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

    • 32 min
    2. Parole fluide: il linguaggio delle identità

    2. Parole fluide: il linguaggio delle identità

    Il termine cisgender è entrato nel vocabolario Devoto-Oli solo nel 2020, a cinque anni di distanza dal suo inserimento nell’Oxford Dictionary tra le parole nuove. Recuperato il ritardo, indica anche in italiano qualcuno la cui identità di genere corrisponde al sesso biologico. E come queer, gender-fluid, non binary, LGBTQIA+, racconta in che modo, oggi, parliamo di identità e di sessualità: un modo profondamente diverso rispetto solo a pochi anni fa, quando era abituale usare espressioni offensive come “invertiti” o “terzo sesso”, prima dell’avvento di “capovolti” (un termine inventato da Gio Stajano) o “gay” (eco dei moti di Stonewall) e della nascita del Movimento Fuori.L’evoluzione di questi tempi, però, è avvenuta non senza difficoltà e incomprensioni, che nascono dall’incapacità di pensare un mondo privo di confini, "fluido". Un aggettivo che le ultime generazioni, in particolare la Generazione Z, rivendica come proprio, sfidando il significato e i tradizionali vincoli di genere.Ne abbiamo parlato con: Jonathan Bazzi, scrittore, finalista al Premio Strega 2020 con "Febbre"; Vittoria Paglino, regista e documentarista, autrice di un progetto visivo su Instagram che tenta di analizzare il linguaggio intorno ad amore e sesso; e Dario Alì, direttore di Kabul Magazine.Questo podcast è prodotto con il sostegno di N26, la banca per lo smartphone https://n26.com/it-it/
    Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

    • 29 min
    1. Insulti, zoombombing, parolacce: il nostro odio quotidiano

    1. Insulti, zoombombing, parolacce: il nostro odio quotidiano

    "Zoombombing" e "hate speech" sono le nuove parole che identificano il discorso d’odio, fuori e dentro la Rete. Insulti e offese fanno da sempre parte della storia dell’uomo e le parolacce non si sono poi così tanto evolute rispetto ai tempi di Dante: alcune hanno acquisito nuovi significati, altre invece sono un lontano ricordo. Ma che cosa sappiamo dell’odio, veramente? E di che cosa sono fatti, oggi, gli insulti che ci scambiamo sui social?Ne abbiamo parlato con: Giulia Blasi, giornalista e scrittrice molto attiva online, vittima di zoombombing durante un seminario dell'Università di Perugia nel dicembre 2020; Massimo Arcangeli, critico letterario, ordinario di Linguistica italiana presso l’Università di Cagliari e garante per l’Italianistica nella Repubblica Slovacca; Federico Faloppa, docente di Storia della Lingua italiana e Sociolinguistica nel Dipartimento di Languages and Cultures dell’Università di Reading.Questo podcast è prodotto con il sostegno di N26, la banca per lo smartphone https://n26.com/it-it/
    Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

    • 29 min
    Trailer - Una nuova serie dal 15 settembre

    Trailer - Una nuova serie dal 15 settembre

    Società e parole intrattengono una relazione stabile e lunghissima: i vocaboli che utilizziamo condizionano il modo stesso in cui vediamo il mondo e viceversa. Prendete hate speech, cisgender, queer, cringe, boomer: nei quattro episodi di questa nuova serie di podcast Beatrice Cristalli, linguista, e Luigi Lupo, giornalista, cercheranno di capire da dove nascono questi termini e in che modo rappresentano, o influenzano, la cultura, il costume, il lavoro, la tecnologia, la musica. In altre parole: il nostro modo di vivere.Con loro, molti ospiti importanti: Dario Alì, Massimo Arcangeli, Alice Avallone, Marta Basso, Jonathan Bazzi, Giulia Blasi, Massimo Cotugno, Gianluca Diegoli, Federico Faloppa, Gabriele Ferraresi, Marco Maccarini, Vittoria Paglino, Luca Ravenna.La serie è prodotta da Piano P con il sostegno di N26, la banca per smartphone (https://n26.com/it-it/).Dal 15 settembre, per quattro mercoledì.
    Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

    • 1 min

Top Podcasts In Society & Culture

To My Sisters
Courtney Daniella Boateng & Renée Kapuku
The Girls Bathroom
Sophia & Cinzia
Woman Evolve with Sarah Jakes Roberts
The Black Effect and iHeartPodcasts
Right Where You Are Sitting Now
Ken Eakins
Where Should We Begin? with Esther Perel
Esther Perel Global Media
Психология с Александрой Яковлевой
Александра Яковлева