Angelo Rizzoli e il Savoia di Sanremo Grand Hotel Italia

    • Platser och resor

Sono Ivano Alovisi, concierge de Il Savoia di San Remo, e qualcuno una volta pagò la penale…
Era l’epoca dei primi grandi imprenditori arrivati dal nulla. Tra i numero uno c’era Angelo Rizzoli, figlio di un ciabattino analfabeta e creatore di un impero diversificato, costruttore del Regina Isabella a Ischia. Veniva dal niente e si vedeva persino da come firmava, ma aveva un’intelligenza non comune che traspariva in tutto quello che faceva. Gli piaceva avere visibilità. Riceveva molti personaggi e produttori cinematografici in hotel. A Sanremo, per mettersi più in mostra aveva fatto un patto con il direttore di sala: «Se entro nella sala da pranzo dopo le dieci, pagherò una penale di 100.000 lire!» E c’era un vero e proprio conto alla rovescia sperando che non varcasse la soglia prima delle dieci. Passata l’ora, puntualmente arrivava e in maniera molto teatrale sventolava il foglio da 100.000 lire dicendo: «Eccomi, eccomi, pago la penale!» Tutti applaudivano e si intascavano il denaro. Lo faceva apposta.
© add editore - Nicolò de Rienzo

Sono Ivano Alovisi, concierge de Il Savoia di San Remo, e qualcuno una volta pagò la penale…
Era l’epoca dei primi grandi imprenditori arrivati dal nulla. Tra i numero uno c’era Angelo Rizzoli, figlio di un ciabattino analfabeta e creatore di un impero diversificato, costruttore del Regina Isabella a Ischia. Veniva dal niente e si vedeva persino da come firmava, ma aveva un’intelligenza non comune che traspariva in tutto quello che faceva. Gli piaceva avere visibilità. Riceveva molti personaggi e produttori cinematografici in hotel. A Sanremo, per mettersi più in mostra aveva fatto un patto con il direttore di sala: «Se entro nella sala da pranzo dopo le dieci, pagherò una penale di 100.000 lire!» E c’era un vero e proprio conto alla rovescia sperando che non varcasse la soglia prima delle dieci. Passata l’ora, puntualmente arrivava e in maniera molto teatrale sventolava il foglio da 100.000 lire dicendo: «Eccomi, eccomi, pago la penale!» Tutti applaudivano e si intascavano il denaro. Lo faceva apposta.
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