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Non sorprende che uno degli autori preferiti dagli studenti sia stato proprio Boccaccio: non solo per l'analogia della pandemia in grado di sconvolgere le vite, ma anche e soprattutto per la compagnia che ci ha tenuto con le sue storie, per il gusto del narrare e la fede nel potere della parola, creatrice e salvatrice di mondi.

E per finire, due piacevoli sorprese...

Non poche, e tutte estremamente significative, le lettere indirizzate a Machiavelli. Sarà un caso? È che nonostante la sua scrittura talvolta ostica, nonostante la scuola e la primavera incipiente, i ragazzi sono riusciti a percepire la passione vibrante del segretario fiorentino. Il più bell'insegnamento.

Un docente si prodiga per fare in modo che i grandi scrittori parlino alle nuove generazioni. E se fossero invece i ragazzi a parlare ai nostri autori? Eccoli alle prese col padre della letteratura, l'esule fiorentino autore della Commedia, divina per tantissimi motivi.

Siamo agli inizi di maggio, un professore di italiano deve scegliere se fare male due autori del programma o sacrificarne uno. Opta per la seconda scelta, ma deve sistemare i conti con lo scrittore buttato giù dalla torre. Niente poco di meno che Ludovico Ariosto....