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Non sempre capiamo davvero e in profondità ciò che leggiamo.
Anzi, il più delle volte prendiamo tutto come assodato, così com’è, senza domandarci il perchè delle cose. Ad esempio, sappiamo che gli stipendi in Italia sono bassi o che Xi Jinping e Putin sono alleati, o che il il 2022 è stato un anno nero per le criptovalute. Bene, ma perché?
Ogni giorno Marco Maisano assieme ad un esperto proveniente dal mondo della politica o dell’economia, della scienza o della cultura, riparte dalle basi, facendo una semplice domanda. Anzi la domanda più semplice del mondo: ma perché?

Ma perché‪?‬ OnePodcast

    • Toplum ve Kültür

Non sempre capiamo davvero e in profondità ciò che leggiamo.
Anzi, il più delle volte prendiamo tutto come assodato, così com’è, senza domandarci il perchè delle cose. Ad esempio, sappiamo che gli stipendi in Italia sono bassi o che Xi Jinping e Putin sono alleati, o che il il 2022 è stato un anno nero per le criptovalute. Bene, ma perché?
Ogni giorno Marco Maisano assieme ad un esperto proveniente dal mondo della politica o dell’economia, della scienza o della cultura, riparte dalle basi, facendo una semplice domanda. Anzi la domanda più semplice del mondo: ma perché?

    384 | Ma perché i redditi dichiarati dai tassisti sono poco credibili?

    384 | Ma perché i redditi dichiarati dai tassisti sono poco credibili?

    Quella dei tassisti è una delle categorie più criticate in Italia. I motivi ruotano essenzialmente intorno ad un unico tema: il numero insufficiente di licenze che possano far fronte alla domanda in aumento. Secondo Il Sole 24 ORE a Milano le licenze sono circa 4.900, proprio come nel 2006. I residenti in città, però, dal 2006 a oggi sono circa 100mila in più. Ma oltre a questo c’è anche altro. A non convincere i cittadini sono gli incassi dichiarati. I tassisti, secondo i dati che loro stessi hanno trasmesso, tra il 2017 e il 2019, guadagnano in media 1.250 euro mensili lordi. Una cifra poco credibile. Ma perché? Ne parlo con Robero Red SoxSee omnystudio.com/listener for privacy information.

    • 8 dk.
    383 | Ma perché i post di Salvini non hanno senso?

    383 | Ma perché i post di Salvini non hanno senso?

    In questi giorni il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha pubblicato sul suo profilo Instagram diversi post che hanno alimentano un dibattito nel nostro paese. Nulla di eclatante per carità: la tv, per esempio, ha quasi del tutto ignorato quei contenuti, ma diversi utenti e alcuni giornalisti si sono accorti invece della grande rilevanza di questi post. Per ora vi basti sapere che lo slogan della campagna di Salvini è “meno Europa, più Italia”. Il che fa sorridere dato che siamo chiamati a votare proprio per il rinnovo del Parlamento europeo. Ma non è tanto questo il punto, piuttosto sono le immagini che il ministro ha utilizzato per i suoi post. Immagini che non hanno alcun senso. Ma perché? Ne parlo con Francesco Crippa.See omnystudio.com/listener for privacy information.

    • 6 dk.
    382 | Ma perché il "redditometro" divide la politica?

    382 | Ma perché il "redditometro" divide la politica?

    A quanto ammonta l'evasione fiscale in Italia? Se consideriamo quella che l’ISTAT chiama economia non osservata, ovvero quell’economia composta da attività produttive che, per motivi diversi, sfuggono all’osservazione diretta del fisco e che comprende l’economia sommersa e illegale, la cifra raggiunge i 192 miliardi. Questi sono i dati ISTAT riferiti al 2021 che includono quindi non solo l’evasione fiscale, ma anche le attività illegali come gli affitti e il lavoro in nero. Insomma, c'è tanto lavoro da fare e ogni tanto qualcuno ci prova anche. Lo scorso 7 maggio, per esempio, il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, aveva firmato un decreto ministeriale per introdurre il cosiddetto "redditometro". Apriti cielo. Il governo ha subito fatto marcia indietro. Ma perché? Ne parlo con Giulia Cimpanelli.See omnystudio.com/listener for privacy information.

    • 9 dk.
    381 | Ma perché la morte di Raisi rimescola la carte in Iran?

    381 | Ma perché la morte di Raisi rimescola la carte in Iran?

    Ebrahim Raisi, ottavo presidente della Repubblica Islamica dell’Iran è morto in un incidente in elicottero il 19 maggio. Ad annunciarlo è stata la televisione di Stato. Una notizia che, come potrete immaginare, ha fatto il giro del mondo. Il presidente era di ritorno dall’inaugurazione di una diga a Khoda Afarin nella regione dell’Azerbaigian Orientale. Un uomo che non è mai stato un vero carismatico, ma che ha saputo scalare le gerarchie di una delle teocrazie più importanti del mondo. Vicino da sempre ad Ali Khamenei, la seconda Guida Suprema dell’Iran e di cui, secondo molto analisti, avrebbe un giorno potuto prendere il posto. Ecco, la sua morte potrebbe, forse, rimescolare le carte in Iran. Ma perché?See omnystudio.com/listener for privacy information.

    • 7 dk.
    380 | Ma perché si parla di una svolta nel caso Unabomber?

    380 | Ma perché si parla di una svolta nel caso Unabomber?

    Negli scorsi giorni alcuni giornali locali del nord est sono tornati a parlare di Unabomber. Ma chi era Unabomber? La persona o il gruppo di persone che dal ‘94 al ‘96 e dal 2000 al 2006 ha scatenato il panico tra il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia, con una serie di attentati dinamitardi. Tubi bomba, ma anche ordigni camuffati all’interno di oggetti comuni. L’identità di Unabomber rimane ancora un mistero ed è questo il motivo per cui nel 2022 io, Ettore Mengozzi e Francesco Bozzi, abbiamo deciso di raccontare questa storia all’interno di un podcast dal titolo Fantasma - Il caso Unabomber. Abbiamo però provato nel ripercorrere gli eventi a fare un passo in avanti chiedendo assieme a Greta Momesso e Francesca Girardi - vittime del bombarolo - la riapertura delle indagini. Il procuratore capo di Trieste ci ha dato ascolto e le indagini sono ripartite. Ma torniamo agli articoli di questi giorni: si parla di importanti novità. Dunque, non è esattamente di novità che si può parlare, ma forse è vero che siamo di fronte ad una possibile svolta. Ma perché? Ne parlo con Antonio Bacci.See omnystudio.com/listener for privacy information.

    • 9 dk.
    379 | Ma perché non riusciamo a chiedere l'aumento?

    379 | Ma perché non riusciamo a chiedere l'aumento?

    Il rapporto annuale dell’Istat pubblicato la settimana scorsa ha certificato che sì, i lavoratori italiani si sono impoveriti. Gli stipendi nel nostro paese sono cresciuti molto meno di quelli del resto d'Europa. La situazione macroeconomia ha avuto un impatto molto forte non c’è dubbio, ma è pur vero che nel nostro paese di soldi non si parla molto. Insomma il nostro è anche un fatto culturale. Un esempio su tutti? Non riusciamo a chiedere l’aumento dello stipendio al lavoro. Ma perché? Ne parlo con Azzurra Rinaldi.See omnystudio.com/listener for privacy information.

    • 8 dk.

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