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03 Giurisprudenza, responsabilità delle big oil e climate change - Cristina Santhià Quadrante Futuro Multimediale
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- Business
Come è possibile che un tribunale olandese obblighi una società privata a tagliare le proprie emissioni? Una sentenza rivoluzionaria, nella causa contro la Shell, stabilisce gli standard di diligenza e i principi a cui ogni impresa deve attenersi.
Il cambiamento climatico dipende anche dalle responsabilità delle grandi compagnie petrolifere, che hanno taciuto per anni le evidenze scientifiche che riconoscono l'origine antropica del riscaldamento globale e hanno anzi messo in atto una vera e propria campagna di disinformazione sull'argomento.
La giurisprudenza deve agire in sinergia con la politica internazionale, utilizzando gli strumenti a sua disposizione per aumentare la sua pressione su questo settore
Cristina Santhià
Cristina Santhià (Moncalieri, 1994). Laureata in Economia dell’Ambiente, sta svolgendo un dottorato in Innovation for the Circular Economy presso l’Università di Torino. Partecipa ai lavori che hanno preso avvio dall’evento internazionale Economy of Francesco coordinando il working group Sustainable Business Models. Tra i suoi interessi: economia circolare e rigenerativa, innovazione ed economia civile.
Come è possibile che un tribunale olandese obblighi una società privata a tagliare le proprie emissioni? Una sentenza rivoluzionaria, nella causa contro la Shell, stabilisce gli standard di diligenza e i principi a cui ogni impresa deve attenersi.
Il cambiamento climatico dipende anche dalle responsabilità delle grandi compagnie petrolifere, che hanno taciuto per anni le evidenze scientifiche che riconoscono l'origine antropica del riscaldamento globale e hanno anzi messo in atto una vera e propria campagna di disinformazione sull'argomento.
La giurisprudenza deve agire in sinergia con la politica internazionale, utilizzando gli strumenti a sua disposizione per aumentare la sua pressione su questo settore
Cristina Santhià
Cristina Santhià (Moncalieri, 1994). Laureata in Economia dell’Ambiente, sta svolgendo un dottorato in Innovation for the Circular Economy presso l’Università di Torino. Partecipa ai lavori che hanno preso avvio dall’evento internazionale Economy of Francesco coordinando il working group Sustainable Business Models. Tra i suoi interessi: economia circolare e rigenerativa, innovazione ed economia civile.
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