8 min

1.2 Dal Sindaco Storie dal Cimitero

    • Drama

Il giorno successivo ai riflessi notturni al Closer, Leonardo informa Berny che ha risposto all'annuncio inviando la mail al comune. Il barista sorride continuando ad asciugare i bicchieri della birra: pensa al fatto che in comune probabilmente non sanno neanche come si usa un computer e che l'annuncio era stato affisso solo sul tabellone del Closer e in alcuni altri punti del paese. Berny, con un mezzo sorriso, guarda l’amico con affetto. "Leonardo, qui a Motta Antica le cose funzionano un po' diversamente. La tecnologia non ha ancora preso il sopravvento su tutto. Dovresti passare direttamente dal comune o parlare con il sindaco. Lui gestisce personalmente queste cose, soprattutto per posizioni delicate come quella del custode notturno del cimitero."
Leonardo, sorpreso da questa rivelazione, si rende conto di quanto sia stato assorbito dal suo mondo lavorativo, dimenticandosi che esistono realtà dove il contatto umano e le relazioni dirette sono ancora al primo posto. Riflettendo su quanto detto da Berny, decide di seguire il suo consiglio.
Il giorno dopo, Leonardo si reca al comune di Motta Antica, un vecchio edificio con mura di pietra che sembra appartenere a un'altra epoca. Entrando, l'atmosfera tranquilla e il ticchettio dell'orologio a pendolo lo accolgono, insieme al sorriso della segretaria che, dopo aver ascoltato la sua richiesta, lo indirizza verso l'ufficio del sindaco.
Il sindaco, un uomo di mezza età con gli occhiali sulla punta del naso e un'aria cordiale, lo riceve con calore. Ascolta con attenzione la storia di Leonardo, il suo recente passato, la sua decisione di candidarsi per il ruolo di custode notturno e il suo desiderio di iniziare un nuovo capitolo della sua vita. "È raro," commenta il sindaco, "vedere qualcuno con il tuo background desideroso di impegnarsi in un ruolo così... insolito per lui. Ma apprezzo la tua sincerità e la volontà di fare un cambiamento significativo."
Dopo una breve discussione sulle responsabilità del ruolo e su ciò che comporta, il sindaco assicura a Leonardo che prenderà in seria considerazione la sua candidatura. "Abbiamo bisogno di persone come te," dice con un sorriso incoraggiante, "persone che comprendono il valore della nostra comunità e l'importanza di preservare il nostro patrimonio."
Uscendo dall'ufficio del sindaco, Leonardo si sente stranamente leggero, come se avesse finalmente intrapreso il percorso giusto. Il pensiero che la sua candidatura venga valutata non solo per le sue qualifiche professionali ma anche per il suo desiderio di contribuire a una causa più grande, gli dà una nuova speranza.
Il suo primo impulso è quello di tornare al Closer per raccontare a Berny dell'incontro. Leonardo pensa a quanto la sua vita sia cambiata in pochi mesi. Da manager di successo a potenziale custode notturno di un cimitero monumentale. La sua storia sembra l'incipit di una seconda vita, una vita dove il successo non è misurato solo in termini di carriera e guadagni, ma anche nell'impatto che si può avere sulla propria comunità e nell'equilibrio tra lavoro e la vita personale.
Mentre cammina il sole inizia a calare, tingendo di oro le strade di Motta Antica. Il passo di Leonardo è più leggero, quasi come se stesse già iniziando a lasciarsi alle spalle il peso delle precedenti preoccupazioni e incertezze.
Arrivato al Closer, trova Berny dietro al bancone, intento a preparare il locale per i primi clienti della serata. "E allora?" chiede Berny con un sorriso. La curiosità e il sostegno dell'amico sono palpabili, un faro di conforto nella tempesta che è stata la vita di Leonardo negli ultimi tempi.
Leonardo racconta di aver seguito il consiglio di Berny, di come si sia recato al comune e abbia parlato direttamente con il sindaco. Descrive l'ufficio del sindaco, l'accoglienza calda e comprensiva che ha ricevuto, e come si sia sentito ascoltato e considerato per la prima volta da molto tempo.
Berny annuisce, evidentemente soddisfatto. "Vedi? A volte bast

Il giorno successivo ai riflessi notturni al Closer, Leonardo informa Berny che ha risposto all'annuncio inviando la mail al comune. Il barista sorride continuando ad asciugare i bicchieri della birra: pensa al fatto che in comune probabilmente non sanno neanche come si usa un computer e che l'annuncio era stato affisso solo sul tabellone del Closer e in alcuni altri punti del paese. Berny, con un mezzo sorriso, guarda l’amico con affetto. "Leonardo, qui a Motta Antica le cose funzionano un po' diversamente. La tecnologia non ha ancora preso il sopravvento su tutto. Dovresti passare direttamente dal comune o parlare con il sindaco. Lui gestisce personalmente queste cose, soprattutto per posizioni delicate come quella del custode notturno del cimitero."
Leonardo, sorpreso da questa rivelazione, si rende conto di quanto sia stato assorbito dal suo mondo lavorativo, dimenticandosi che esistono realtà dove il contatto umano e le relazioni dirette sono ancora al primo posto. Riflettendo su quanto detto da Berny, decide di seguire il suo consiglio.
Il giorno dopo, Leonardo si reca al comune di Motta Antica, un vecchio edificio con mura di pietra che sembra appartenere a un'altra epoca. Entrando, l'atmosfera tranquilla e il ticchettio dell'orologio a pendolo lo accolgono, insieme al sorriso della segretaria che, dopo aver ascoltato la sua richiesta, lo indirizza verso l'ufficio del sindaco.
Il sindaco, un uomo di mezza età con gli occhiali sulla punta del naso e un'aria cordiale, lo riceve con calore. Ascolta con attenzione la storia di Leonardo, il suo recente passato, la sua decisione di candidarsi per il ruolo di custode notturno e il suo desiderio di iniziare un nuovo capitolo della sua vita. "È raro," commenta il sindaco, "vedere qualcuno con il tuo background desideroso di impegnarsi in un ruolo così... insolito per lui. Ma apprezzo la tua sincerità e la volontà di fare un cambiamento significativo."
Dopo una breve discussione sulle responsabilità del ruolo e su ciò che comporta, il sindaco assicura a Leonardo che prenderà in seria considerazione la sua candidatura. "Abbiamo bisogno di persone come te," dice con un sorriso incoraggiante, "persone che comprendono il valore della nostra comunità e l'importanza di preservare il nostro patrimonio."
Uscendo dall'ufficio del sindaco, Leonardo si sente stranamente leggero, come se avesse finalmente intrapreso il percorso giusto. Il pensiero che la sua candidatura venga valutata non solo per le sue qualifiche professionali ma anche per il suo desiderio di contribuire a una causa più grande, gli dà una nuova speranza.
Il suo primo impulso è quello di tornare al Closer per raccontare a Berny dell'incontro. Leonardo pensa a quanto la sua vita sia cambiata in pochi mesi. Da manager di successo a potenziale custode notturno di un cimitero monumentale. La sua storia sembra l'incipit di una seconda vita, una vita dove il successo non è misurato solo in termini di carriera e guadagni, ma anche nell'impatto che si può avere sulla propria comunità e nell'equilibrio tra lavoro e la vita personale.
Mentre cammina il sole inizia a calare, tingendo di oro le strade di Motta Antica. Il passo di Leonardo è più leggero, quasi come se stesse già iniziando a lasciarsi alle spalle il peso delle precedenti preoccupazioni e incertezze.
Arrivato al Closer, trova Berny dietro al bancone, intento a preparare il locale per i primi clienti della serata. "E allora?" chiede Berny con un sorriso. La curiosità e il sostegno dell'amico sono palpabili, un faro di conforto nella tempesta che è stata la vita di Leonardo negli ultimi tempi.
Leonardo racconta di aver seguito il consiglio di Berny, di come si sia recato al comune e abbia parlato direttamente con il sindaco. Descrive l'ufficio del sindaco, l'accoglienza calda e comprensiva che ha ricevuto, e come si sia sentito ascoltato e considerato per la prima volta da molto tempo.
Berny annuisce, evidentemente soddisfatto. "Vedi? A volte bast

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