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30. Algoritmo controlla e valuta il lavoratore in azienda Notizie dal Mondo Moderno

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Esiste un algoritmo che controlla quanto lavori e decide quanto sei importante.Un algoritmo londinese di nome Isaak conta le mail che mandi, la velocità di risposta e il tempo dedicato sulla tastiera: e poi dice ai capi se produci o sei uno scansafatiche.Una vera e propria rivoluzione che mira a rendere tutto ciò che ci circonda misurabile perfino a lavoro.Il lavoratore deve essere misurato e giudicato secondo parametri oggettivi.Fin qui tutto bene, finchè di parla di meritocrazia.Il problema è che l’algoritmo in realtà valuta un lavoratore che non usa la tastiera per più di 5 miunti, in modo negativo.Le conseguenze sono sicuramente un sistema dove il lavoratore ha poco tempo per pensare e creare con un aumento di situazioni di stress per via di questa caratteristica nel dover sempre digitare ed avere a che fare con il pc.In Cina addirittura vengono misurate le onde celebrali per misurare la quantità di stress di ciascun lavoratore.Entriamo sempre di più nell’economia della precisione che tenta di valutare e trasformare ciascuna nostra azione e volontà in un punteggio come succede per i guidatori di UBER che se non raggiungono un determinato punteggio non possono accedere all’app per lavorare.In futuro questi parametri potranno essere un altro importante requisito per accedere ad un colloquio di lavoro? Nel dubbio meglio abituarsi a misurare le nostre azioni e le strategie per essere sempre produttivi, anche per un algoritmo.

Esiste un algoritmo che controlla quanto lavori e decide quanto sei importante.Un algoritmo londinese di nome Isaak conta le mail che mandi, la velocità di risposta e il tempo dedicato sulla tastiera: e poi dice ai capi se produci o sei uno scansafatiche.Una vera e propria rivoluzione che mira a rendere tutto ciò che ci circonda misurabile perfino a lavoro.Il lavoratore deve essere misurato e giudicato secondo parametri oggettivi.Fin qui tutto bene, finchè di parla di meritocrazia.Il problema è che l’algoritmo in realtà valuta un lavoratore che non usa la tastiera per più di 5 miunti, in modo negativo.Le conseguenze sono sicuramente un sistema dove il lavoratore ha poco tempo per pensare e creare con un aumento di situazioni di stress per via di questa caratteristica nel dover sempre digitare ed avere a che fare con il pc.In Cina addirittura vengono misurate le onde celebrali per misurare la quantità di stress di ciascun lavoratore.Entriamo sempre di più nell’economia della precisione che tenta di valutare e trasformare ciascuna nostra azione e volontà in un punteggio come succede per i guidatori di UBER che se non raggiungono un determinato punteggio non possono accedere all’app per lavorare.In futuro questi parametri potranno essere un altro importante requisito per accedere ad un colloquio di lavoro? Nel dubbio meglio abituarsi a misurare le nostre azioni e le strategie per essere sempre produttivi, anche per un algoritmo.

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