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BLISTER è un ciclo di pillole culturali per non partorire stereotipi: quelli sulle donne.
Attraverso la storia, l'arte e la letteratura raccontiamo e sfatiamo pregiudizi e tabù.
Blister è un prodotto editoriale realizzato da archeologi, storici, comunicatori e appassionati dell'argomento e si rivolge a tutti, chiunque abbia curiosità di conoscenza o voglia essere parte di una piccola rivoluzione culturale.

Le immagini, la bibliografia, i contenuti citati nelle puntate e tutte le altre informazioni sono sul blog www.blisterilpodcast.wordpress.com e su www.instagram.com/blister_ilpodcast

BLISTER 💊 pillole culturali contro gli stereotipi Giovina Caldarola

    • History

BLISTER è un ciclo di pillole culturali per non partorire stereotipi: quelli sulle donne.
Attraverso la storia, l'arte e la letteratura raccontiamo e sfatiamo pregiudizi e tabù.
Blister è un prodotto editoriale realizzato da archeologi, storici, comunicatori e appassionati dell'argomento e si rivolge a tutti, chiunque abbia curiosità di conoscenza o voglia essere parte di una piccola rivoluzione culturale.

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    21 | Un colpo di fortuna. I ritratti di Julia Margaret Cameron

    21 | Un colpo di fortuna. I ritratti di Julia Margaret Cameron

    Julia Margaret Cameron, nata Pattle nel 1815, è oggi considerata una delle più importanti fotografe britanniche e una delle principali ritrattiste del XIX secolo. E lo è diventata per noia e con un colpo di fortuna.

    Il pregio e la bellezza dei suoi scatti, atipici e soprattutto anticonvenzionali, sono da ricercarsi nel momento pionieristico della fotografia, che le consentì di sperimentare, e nei molti influssi culturali dell'intellighenzia dell'Inghilterra Vittoriana, che la resero a tutti gli effetti una protagonista femminile di questo momento di grande creatività della società inglese.

    La sua vasta e intrecciata rete di amici, artisti vicini al movimento preraffaellita, pittori, scultori, poeti, eruditi (ricordiamo Darwin) qualcuno ben introdotto a corte fu vasta e le richieste di foto furono numerose. I suoi soggetti erano amici, amanti, sposi, figli, nipoti (tra cui anche la futura madre di Virginia Woolf).

    I risultati della sua tecnica che possiamo ammirare ancora oggi, sono ritratti fiabeschi, intrisi di magia e nostalgia, poesia e suggestione: un suo scatto ad Alice Liddell dal titolo "Pomona" ispirerà Lewis Carroll per "Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie".

    Julia Margaret Cameron, nonostante viaggiasse in moto opposto alle abitudini dell'epoca, riuscì a farsi accettare in un settore all'epoca occupato da soli uomini e fu la prima donna ad entrare nella Photographic Society di Londra (oggi Royal Photographic Society).



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    Con Stefania Berutti e Giovina Caldarola.

    Post produzione audio: Manuel Iannuzzo.

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    • 19 min
    20 | Muriel Siebert, la prima donna alla NYSE di Wall Street

    20 | Muriel Siebert, la prima donna alla NYSE di Wall Street

    Fino a qualche decennio fa il mondo della finanza era composto totalmente da uomini e le uniche donne impiegate nel settore lavoravano come segretarie o assistenti. Nel noto distretto della finanza di Wall Street a New York, verso la metà degli anni '50 del secolo scorso, arrivò una donna che nel giro di pochi anni - e non senza enormi difficoltà -, diede l'avvio ad un cambiamento epocale che ribaltò completamente la presenza e gestione androcentrica del mondo finanziario.

    Questa donna è Muriel Siebert e con la sua caparbietà riuscì a passare da impavida broker di Wall Street ad ottenere un posto alla NYSE (New York Stock Exchange o più semplicemente "Borsa di New York"), un riconoscimento ottenuto il 28 dicembre 1967 - unica donna tra 1365 uomini - detenuto per oltre 10 anni. Mentre per ottenere il bagno riservato alle donne dovette aspettare 20 anni.

    Muriel Siebert è stata anche la prima donna a diventare sovrintendente delle banche per lo Stato di New York, ha fondato la Muriel Siebert & Company, società di intermediazione finanziaria attiva ancora oggi, oltre a sostenere e finanziare diverse realtà benefiche anche a favore delle donne.

    E tutto questo accadde senza che la Siebert avesse mai conseguito una laurea: riuscì comunque a diventare con successo uno dei nomi più popolari di Wall Street.

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    Con Silvia Pallavicini e Giovina Caldarola.



    Post produzione audio: Manuel Iannuzzo.



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    • 16 min
    19 | Dal Molise una rete internazionale di donne per Tina Modotti

    19 | Dal Molise una rete internazionale di donne per Tina Modotti

    Tina Modotti è stata una delle più grandi fotografe del '900, una donna dal carattere moderno e rivoluzionario, vissuta in un periodo di grandi cambiamenti sociali e politici che contribuirono a sconvolgere i suoi schemi artistici e influenzarono la sua produzione fotografica.

    Sono meno noti i dettagli e le vicende della sua vita che la portarono a sacrificare l’arte per sostenere, con differenti ruoli, rivoluzioni e guerre civili, a compiere missioni in giro per l'Europa, a vivere una vita di stenti e sempre in fuga fino alla sua prematura morte.

    Le sue opere, rimaste dimenticate per decenni, riemergono negli anni '70 quando la Modotti viene riscoperta come intellettuale anticonformista, apprezzata per qualità artistica e capacità tecniche in un’attività nella quale fino ad allora si erano contraddistinti soprattutto uomini, fotografia e fotoreportage.

    La sua eredità è oggi ispirazione per iniziative culturali, tra memoria collettiva e sostegno all'emancipazione femminile, grazie ad una rete internazionale passante per un piccolo paese del Molise, Bonefro, dove dal 2016 è conservato uno dei più consistenti archivi a lei dedicati, grazie al minuzioso lavoro di raccolta portato avanti negli anni da Christiane Barckhausen, una delle massime esperte e riconosciuta biografa di Tina Modotti.


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    Con Elisabetta Bignami e Giovina Caldarola.


    Per i contributi all'interno della puntata si ringraziano:

    Remedios RegaladoGiuliana Ganzini di Gilda in citta'_UdineChristiane Barckhausen



    Post produzione audio: Manuel Iannuzzo.

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    • 24 min
    18 | Lidia Poët: la lunga strada per ottenere l'avvocatura e le battaglie per i diritti umani

    18 | Lidia Poët: la lunga strada per ottenere l'avvocatura e le battaglie per i diritti umani

    Lidia Poët, fu tra le prime donne in Italia a laurearsi in giurisprudenza e la prima che nel 1883 ottenne l’ammissione all’esercizio dell’avvocatura ma che di fatto potè mettere in pratica moltissimi anni dopo a causa di pregiudizi e beghe legali sollevate da chi non la riteneva adatta al ruolo solo perchè donna.

    Nei lunghi anni che intercorsero fino al 1920, anno in cui le fu consentito di iscriversi all'Albo degli Avvocati diventando così la prima avvocata d'Italia, oltre a difendere la sua causa - sostenuta da molte persone - Lidia Poët fu molto attiva per la difesa dei diritti non solo delle donne, ma anche degli emarginati, dei minori e dei carcerati, viaggiando molto e ottenendo incarichi di prestigio.

    Una questione storica e di evoluzione sociale e giurisprudenziale molto interessante, una storia che rappresenta una pietra miliare nella storia dell’emancipazione femminile.

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    Con Renata Borgato e Giovina Caldarola.

    Post produzione audio: Manuel Iannuzzo.

    Le immagini, i contenuti citati nella puntata e tutte le altre informazioni sono sul canale Instagram e sul blog Blister il podcast.

    • 24 min
    17 | Empowerment femminile nell’Asia Minore del II sec. d.C.

    17 | Empowerment femminile nell’Asia Minore del II sec. d.C.

    Due figure femminili vissute nel II secolo dopo Cristo in Asia Minore, l'odierna Turchia, protagoniste del fenomeno dell'Evergitismo (dal greco Euergétes, o evergéte, ovvero “benefattore/benefattrice”) con il quale si identificavano i membri delle famiglie più ricche, uomini o donne, che si facevano promotori e finanziatori di opere e di eventi pubblici da cui traeva beneficio tutta la comunità locale.

    La prima donna, Glykonis, ci è nota grazie a recenti scavi effettuati nel sito archeologico di Hierapolis, grazie alle indagini eseguite dalla speaker Sara Bozza, che ci regala anche il racconto emozionante della scoperta, molto particolare e di grande rilievo.

    La seconda donna è Plancia Magna, vissuta a Perge, discendente di famiglia patrizia, un caso eccezionale di indipendenza le cui azioni sono molto ben documentate grazie alla sua partecipazione alla vita civica, agli incarichi e ai ruoli ricoperti, alle tante azioni da lei svolte a favore della comunità.

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    Con Sara Bozza e Giovina Caldarola.

    Post produzione audio: Manuel Iannuzzo.

    Le immagini, i contenuti citati nella puntata e tutte le altre informazioni sono sul canale Instagram e sul blog Blister il podcast.

    • 19 min
    16 | "E sono ancora qui". L'eredità culturale di Renata Fonte

    16 | "E sono ancora qui". L'eredità culturale di Renata Fonte

    Tra il 31 marzo e il 1° aprile del 1984, Renata Fonte, consigliera del Partito Repubblicano e prima donna a gestire un assessorato al Comune di Nardò, venne assassinata nei pressi di casa sua, mentre rientrava al termine di un consiglio comunale monotematico su Porto Selvaggio, una zona naturalistica di grande bellezza sulla costiera ionica del territorio neretino, sulla quale gravavano interessi di speculazione edilizia. Renata, che aveva 33 anni, da tempo contrastava qualsiasi azione illegale sulla zona, avendo già istituito il Comitato per la Tutela di Porto Selvaggio e non si fermò neanche di fronte alle minacce di morte che aveva ricevuto.  

    La sua scomparsa fermerà qualsiasi azione ai danni di Porto Selvaggio che oggi rientra tra le zone naturalistiche protette del Salento. La forza di Renata Fonte, la sua caparbietà, la sua lotta per i diritti delle donne, l'amore per la propria terra riecheggiano ancora oggi nell'eredità culturale che ha lasciato.

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    Con Antonietta Martignano e Giovina Caldarola.

    Post produzione audio: Manuel Iannuzzo.

    Le immagini, i contenuti citati nella puntata e tutte le altre informazioni sono sul canale Instagram e sul blog Blister il podcast.

    • 8 min

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