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Versatile, curioso e con l’ambizione di regalare qualche sorriso con una pensosa leggerezza. Charlot da Charlie Chaplin prende il nome ma vorrebbe rifletterne anche lo spirito, per diventare un programma che guarda al mondo dello spettacolo come da una scala a chiocciola: con una prospettiva a 360 gradi ma anche qualcuno in più. Perché passare e ripassare da un certo luogo - fisico o mentale - affrontare tematiche e problematiche vicine da punti di vista differenti, alla fine ci regala piccole illuminazioni, impreziosite da accostamenti inediti. Charlot si occuperà di cinema, di teatro, di opera lirica, di serie TV, di musical o di stand-up comedy... Facendoli dialogare tra loro a volte. Altre sfruttando quello che i linguaggi più moderni insegnano a quelli tradizionali. Due ore settimanali per scoprire, riflettere, interrogarsi sul mondo dello spettacolo e le sue prospettive.

Charlot RSI - Radiotelevisione svizzera

    • TV & Film

Versatile, curioso e con l’ambizione di regalare qualche sorriso con una pensosa leggerezza. Charlot da Charlie Chaplin prende il nome ma vorrebbe rifletterne anche lo spirito, per diventare un programma che guarda al mondo dello spettacolo come da una scala a chiocciola: con una prospettiva a 360 gradi ma anche qualcuno in più. Perché passare e ripassare da un certo luogo - fisico o mentale - affrontare tematiche e problematiche vicine da punti di vista differenti, alla fine ci regala piccole illuminazioni, impreziosite da accostamenti inediti. Charlot si occuperà di cinema, di teatro, di opera lirica, di serie TV, di musical o di stand-up comedy... Facendoli dialogare tra loro a volte. Altre sfruttando quello che i linguaggi più moderni insegnano a quelli tradizionali. Due ore settimanali per scoprire, riflettere, interrogarsi sul mondo dello spettacolo e le sue prospettive.

    L’estate al cinema – gli anni ’70 e ’80

    L’estate al cinema – gli anni ’70 e ’80

    • 5 min
    Corpi che disegnano lo spazio

    Corpi che disegnano lo spazio

    Si intitolava Utopia e inaugurava nel 2022 il Lugano Dance Project e il sogno di rendere Lugano un centro internazionale di danza contemporanea. Un sogno che nel frattempo si è consolidato insieme alla programmazione nella stagione del LAC di spettacoli importanti ma anche innovativi, capaci di avvicinare il pubblico a quanto di meglio la danza contemporanea offre. Insomma l’humus appare oggi coltivato al meglio e arrivato alla seconda edizione il Lugano Dance Project è un festival a tutto tondo che prevede cinque nuove produzioni realizzate in collaborazione con teatri importanti, performance site-specific in luoghi inaspettati che portano la danza al di fuori dei teatri, e poi tavole rotonde, workshop, incontri, proiezioni e tanto altro.Ma perché il LAC ha voluto così fortemente questo progetto, ancorandolo al territorio e mettendolo allo stesso tempo in dialogo con artisti e operatori da tutto il mondo? Ne parliamo con il direttore generale e il direttore artistico del centro culturale luganese, Michel Gagnon e Carmelo Rifici. Parleremo poi del programma con il consulente artistico per la danza del LAC Lorenzo Conti alla luce del tema scelto: la relazione tra corpo e architettura. E infine due protagonisti del festival il coreografo Michele Di Stefano e l’architetto e designer Riccardo Blumer ci racconteranno nella pratica dialogo e interazione tra movimenti dei danzatori (e non solo) e spazio architettonico.

    • 1 hr 58 min
    L’estate al cinema – gli anni ‘60

    L’estate al cinema – gli anni ‘60

    • 5 min
    Per sole donne

    Per sole donne

    A fine 2023 ha debuttato allo Spazio Rossellini di Roma “Svelarsi”, l’ultimo progetto teatrale della pluripremiata attrice Silvia Gallerano. Sul palco, otto attrici, fra cui la stessa Gallerano, otto corpi di donne nude, che si raccontano e si confessano, fra senso di inadeguatezza, umiliazioni subite, maternità, canoni di bellezza imposti, identità femminile. In platea… un pubblico di sole donne (o chi si sente tale). Gli spettatori maschi non sono ammessi.Una provocazione che suscita dibattito e che ci invita a interrogarci su quale sia il senso, nel 2024, di un’arte performativa esclusivamente femminile. Una proposta separatista, che enfatizza le differenze fra maschi e femmine, rischia di risultare escludente e autoreferenziale? È superata dalla più recenti istanze queer? Oppure, con la sua provocazione, riaccende un dialogo artistico e politico ancora necessario, rivelando contraddizioni e disparità che ancora sussistono nel mondo dello spettacolo e nella società?Ne parliamo con le attrici e registe teatrali Silvia Gallerano e Monica Ceccardi, animatrice dal 2020 di un laboratorio d’indagine sul femminile per donne presso il Teatro Pan di Lugano, e con Ilenia Caleo, performer e ricercatrice presso l’Università di Venezia, esperta di arte femminista queer.

    • 1 hr 56 min
    L’estate al cinema- gli anni ’50

    L’estate al cinema- gli anni ’50

    • 5 min
    Tutta la Svizzera in Ticino!

    Tutta la Svizzera in Ticino!

    Le Giornate o Incontro del teatro Svizzero sono nate nel 2014 su iniziativa dell’unione dei teatri svizzeri con il sostegno dell’Ufficio federale della cultura, e in questi dieci anni si sono svolte in alternanza nelle diverse regioni linguistiche. Nel 2024 tornano per la seconda volta nella Svizzera italiana (la prima era stata nel 2017) ospitate da LAC e Teatro foce a Lugano e dal Teatro Sociale a Bellinzona. Loro scopo e obiettivo è da un lato offrire al pubblico dei luoghi in cui fa tappa una panoramica di quanto di meglio produce la scena teatrale svizzera delle diverse regioni, dall’altro promuovere e favorire il dialogo e il confronto tra i professionisti delle arti performative che provengono dai diversi contesti linguistici e culturali.L’edizione “ticinese” - a cui è dedicata questa intera puntata di Charlot - prova a riflettere sul futuro del teatro con una selezione di sei spettacoli e con un ricco programma collaterale di incontri e discussioni che puntano a mettere a fuoco sfide e problematiche della disciplina. Proprio su quegli interrogativi si china anche il nostro magazine dedicato alle arti sceniche ospitando la direttrice artistica delle Giornate Julie Pauker, le registe e drammaturghe Francesca Garolla e Anahi Traversi, la responsabile della comunicazione dell’Accademia Dimitri Susanna Lotz e una giovane neodiplomata dell’Accademia, Luna Scolari.

    • 2 hr

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