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Compri Casa per Investimento? Verifica le Scuole Vicine! 78° Podcast Antonio Leone Podcast Investimenti Immobiliari

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Scatta l’allarme sulla vulnerabilità delle strutture che per nove mesi ospiteranno le lezioni di bambini e ragazzi: secondo gli ultimi dati disponibili del Miur, infatti, solo il 5% delle scuole italiane sarebbe in regola dal punto di vista sismico. La norma cui ogni edificio avrebbe dovuto adeguarsi entro il 31 agosto 2018 è il decreto-legge 189/2016 in cui era previsto che gli immobili ad uso scolastico in zone a rischio sismico classificate 1 e 2 fossero sottoposti a verifica entro i termini. Tuttavia, secondo un rapporto di Cittadinanzattiva, dei 6.556 edifici presi in esame a
rappresentanza del 15,44% del totale, solo il 29% del campione ha effettuato le verifiche di vulnerabilità sismica, mentre solo il 50% ha effettuato il collaudo statico. A ciò si aggiunga che, secondo dati Miur, il 58% degli edifici scolastici non rispetta nemmeno le norme antincendio: anche in questo caso il termine per l’adeguamento è il 31 dicembre 2018.
Per agevolare l’individuazione della posizione delle scuole rispetto alle zone a rischio sismico si parla, come strumento preventivo, di una mappatura satellitare, elaborata dall’Agenzia Spaziale Italiana in collaborazione con il Consiglio superiore della Ricerca, attraverso un sistema chiamato Cosmo Skymed. Le informazioni così raccolte serviranno a stabilire le priorità di verifiche e segnalazioni, accelerando itempi dei controlli. Occorre però fare come sempre i conti con i fondi a disposizione per mettere in sicurezza le scuole. Nella Conferenza Unificata dello scorso 6 settembre, il Ministero dell’istruzione e le parti coinvolte hanno siglato un accordo per facilitare ed accelerare i tempi di assegnazione delle risorse, diminuendo la burocrazia necessaria per il loro
ottenimento. Programmazione triennale degli interventi e aggiornamento in tempo reale dell’anagrafe dell’edilizia scolastica sono tra gli altri obbiettivi della Conferenza.

Approfondisci leggendo, guardando ed ascoltando direttamente sul blog >>> www.antonioleone.net

Scatta l’allarme sulla vulnerabilità delle strutture che per nove mesi ospiteranno le lezioni di bambini e ragazzi: secondo gli ultimi dati disponibili del Miur, infatti, solo il 5% delle scuole italiane sarebbe in regola dal punto di vista sismico. La norma cui ogni edificio avrebbe dovuto adeguarsi entro il 31 agosto 2018 è il decreto-legge 189/2016 in cui era previsto che gli immobili ad uso scolastico in zone a rischio sismico classificate 1 e 2 fossero sottoposti a verifica entro i termini. Tuttavia, secondo un rapporto di Cittadinanzattiva, dei 6.556 edifici presi in esame a
rappresentanza del 15,44% del totale, solo il 29% del campione ha effettuato le verifiche di vulnerabilità sismica, mentre solo il 50% ha effettuato il collaudo statico. A ciò si aggiunga che, secondo dati Miur, il 58% degli edifici scolastici non rispetta nemmeno le norme antincendio: anche in questo caso il termine per l’adeguamento è il 31 dicembre 2018.
Per agevolare l’individuazione della posizione delle scuole rispetto alle zone a rischio sismico si parla, come strumento preventivo, di una mappatura satellitare, elaborata dall’Agenzia Spaziale Italiana in collaborazione con il Consiglio superiore della Ricerca, attraverso un sistema chiamato Cosmo Skymed. Le informazioni così raccolte serviranno a stabilire le priorità di verifiche e segnalazioni, accelerando itempi dei controlli. Occorre però fare come sempre i conti con i fondi a disposizione per mettere in sicurezza le scuole. Nella Conferenza Unificata dello scorso 6 settembre, il Ministero dell’istruzione e le parti coinvolte hanno siglato un accordo per facilitare ed accelerare i tempi di assegnazione delle risorse, diminuendo la burocrazia necessaria per il loro
ottenimento. Programmazione triennale degli interventi e aggiornamento in tempo reale dell’anagrafe dell’edilizia scolastica sono tra gli altri obbiettivi della Conferenza.

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