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Giulio Guidorizzi: la Gens nella Roma Repubblicana Le voci del Mulino

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“Un giorno del 505 avanti Cristo, un pater familias sabino decise che la patria in cui voleva vivere insieme alla sua comunità doveva essere Roma. Il suo nome era Atta Clauso, e venne poi chiamato Appio Claudio”. Comincia così la ricostruzione che Giulio Guidorizzi, grecista e antropologo del mondo antico, fa in Il grande racconto di Roma antica e dei suoi sette re. Appio Claudio è il simbolo della Gens emergente, la rete di famiglie da cui sarebbero discesi consoli, magistrati e imperatori, e che, dopo la cacciata di Tarquinio il Superbo, composero quella specie di democrazia tribale che fu la società repubblicana. Guidorizzi ne racconta la vita quotidiana, il sistema dei nomi e tutta una serie di abitudini e convenzioni arrivate fino a noi, dalle pompe funebri al rapporto molto stretto con lo Stato.[ vai all'intervento completo]

“Un giorno del 505 avanti Cristo, un pater familias sabino decise che la patria in cui voleva vivere insieme alla sua comunità doveva essere Roma. Il suo nome era Atta Clauso, e venne poi chiamato Appio Claudio”. Comincia così la ricostruzione che Giulio Guidorizzi, grecista e antropologo del mondo antico, fa in Il grande racconto di Roma antica e dei suoi sette re. Appio Claudio è il simbolo della Gens emergente, la rete di famiglie da cui sarebbero discesi consoli, magistrati e imperatori, e che, dopo la cacciata di Tarquinio il Superbo, composero quella specie di democrazia tribale che fu la società repubblicana. Guidorizzi ne racconta la vita quotidiana, il sistema dei nomi e tutta una serie di abitudini e convenzioni arrivate fino a noi, dalle pompe funebri al rapporto molto stretto con lo Stato.[ vai all'intervento completo]

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