
103 episodes

Gli scimmioni non leggono Nietzsche Simona Ortolani
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- Arts
Un podcast sui libri, un vaudeville irriverente di rimandi letterari, libere associazioni, citazioni, concatenazioni, dove noi scimmioni scendiamo per un po’ dagli alberi se non proprio per seguire “virtute e canoscenza” almeno per ricordarci che, come ha scritto Pennac: “un libro ben scelto ti salva da qualsiasi cosa, persino da te stesso”.
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Gli Scimmioni 236: Letture da ombrellone
E' arrivata l'estate e con l'estate il caldo. I pochi neuroni che ci girano in testa, quando siamo in vacanza al mare, conducono tutti a un unico pensiero: una birra ghiacciata. Allora cosa leggere sotto l'ombrellone? Suggeriamo tre libri: "Non c'è rosa senza spine" di Aurélie Valognes, "Pausa caffè con gatti" di Charlie Jonas e "L'estate dell'incanto" di Francesco Carofiglio. Un lussuoso appartamento a Parigi, un Caffè shabby-chic di Colonia e una villa in Toscana fanno da scenario a tre romanzi che, se anche non vi cambieranno la vita, vi aiuteranno comunque a iniziare bene l'estate perché un libro "non impegnato" si può rivelare un eccellente compagno di ombrellone.
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EXTRA 01: Festival Italiano della Musica Amatoriale (2-5 giugno 2022) (quando Gli Scimmioni suonano il violino)
Senza la musica la vita sarebbe un errore": questa celeberrima frase di Nietzsche fa da Leitmotiv all'episodio speciale di oggi che, contrariamente al solito, non è dedicato ai libri ma alla musica, avendo Gli Scimmioni non leggono Nietzsche partecipato al "Festival della Musica Amatoriale" di Pinarella di Cervia dal 2 al 5 giugno, un'esperienza fuori di testa. Un resoconto forse non molto fedele, ma ironico e appassionato, di quattro giorni in cui una quarantina di musicisti amatoriali provenienti da tutta Italia - e guidati da esperti maestri e direttori d'orchestra - hanno sperimentato la gioia esaltante del fare musica insieme. Con un unico misterioso, e salvifico, mantra: il mantra del "cippa lippa
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Gli Scimmioni 235: Cento episodi di Scimmioni (e il mondo va sempre peggio)
Oggi festeggiamo i primi 100 episodi degli Scimmioni. E lo facciamo ripercorrendone la divertente genesi unendo i puntini che, dal passato, hanno portato alla creazione del podcast. Il disegno che emerge è un po' irregolare, ma molto "umano". Si parte da "A qualcuno piace caldo", passando per i valzer di Strauss, Gene Kelly, Ravel e Nashville, fino ad arrivare al primo amore: Franz Kafka. Un lavoro parastatale "fantozziano" e tante notti insonni hanno fatto il resto (insieme a qualche occhiaia di troppo e alla presa di coscienza di non essere l'unica svitata sulla faccia della terra). Alla fine capiamo che "simile all'acqua è l'anima dell'uomo" e che, dato che siamo tutti sulla stessa barca, ci conviene continuare a navigare con entusisamo in compagnia dei salvifici libri. O no?
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Gli Scimmioni 234: Terra!
La terra come proprietà o come dono? La terra come preghiera o come anticipazione dell'Armageddon? La terra è una landa desolata o cela "cose divine più belle"? E' meglio vedere la terra dall'interno o dallo spazio? T. S. Eliot, Walt Whitman, Jules Verne, Stefano Benni, ma anche il Capo Indiano Seathl, Henrik Ibsen e Woody Allen ci aiutano a guardare la terra da diverse prospettive e a capire che ogni viaggio verso il centro porta anche più a sud, che un topo può scatenare una guerra mondiale e che c'è un'unica forma d'arte che tutti dovremmo desiderare (almeno per i prossimi 7 anni e 63 giorni).
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Gli Scimmioni 233: Se la Montagna
Dalla bellezza misteriosa del Monte Lu narrata da François Cheng alla "Montagna incantata" di Thomas Mann, dalla montagna materna dalla grotta salvifica di Adalbert Stifter ("Cristallo di Rocca") a quella su cui sorge la Fortezza Bastiani di Dino Buzzati, dal "Monte Analogo" di René Daumal al monastero sui monti di Li Bai: oggi scaliamo simbolicamente le montagne per scoprire, insieme a Goethe, che i "monti sono maestri muti e il meglio che si impara da loro non si può comunicare".
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Gli Scimmioni 232: Il Verde
Colore della natura, della speranza e della libertà, ma anche di tutto quanto è mutevole ed effimero, il verde in passato è stato associato anche al veleno, al denaro, al diavolo. Michel Pastoureau, Stendhal, W. H. Hudson, J.D. Salinger, Gino Strada, Ildegarda di Bingen e Jules Verne ci svelano le varie nuances di verde, passando da occhi cangianti a tavole smeraldine, da mortiferi pappagalli a salvifici raggi verdi. Ma è con Calderón de la Barca che viene detta la parola definitiva sul verde (e sul mondo).