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Il futuro dell'hospitality: profili ricercati e alta formazione Lavoradio Magazine

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Secondo i dati del World Tourism Council Forum, nei prossimi 10 anni un lavoro su 5 arriverà nell’area Hospitality, lì dove l’intelligenza artificiale sta arrivando per aiutare e non per sostituire profili professionali estremamente importanti, alcuni dei quali non si trovano facilmente come il Revenue manager, il sales & marketing manager, il food & beverage manager ma anche l’housekeeping. Ed è anche per colmare questo gap che a Firenze è nata HIA, Hospitality Innovation Academy, un percorso di altissimo profilo che consente il 100% del placement dopo due anni di formazione in Italia e il terzo in Svizzera. Ideatore dell’iniziativa è Giancarlo Carniani, già pilastro fondativo della BTO e direttore responsabile di ToFlorence; con lui abbiamo voluto comprendere meglio l’evoluzione del segmento hospitality e l’importanza della formazione, in un comparto che assicura opportunità in tutto il mondo.

Secondo i dati del World Tourism Council Forum, nei prossimi 10 anni un lavoro su 5 arriverà nell’area Hospitality, lì dove l’intelligenza artificiale sta arrivando per aiutare e non per sostituire profili professionali estremamente importanti, alcuni dei quali non si trovano facilmente come il Revenue manager, il sales & marketing manager, il food & beverage manager ma anche l’housekeeping. Ed è anche per colmare questo gap che a Firenze è nata HIA, Hospitality Innovation Academy, un percorso di altissimo profilo che consente il 100% del placement dopo due anni di formazione in Italia e il terzo in Svizzera. Ideatore dell’iniziativa è Giancarlo Carniani, già pilastro fondativo della BTO e direttore responsabile di ToFlorence; con lui abbiamo voluto comprendere meglio l’evoluzione del segmento hospitality e l’importanza della formazione, in un comparto che assicura opportunità in tutto il mondo.

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