L'ARCHIVIO DELL'ISPETTORE DI FALCO Fabio Fabiano

Copertina di Marco Scintilla.
L'ispettore di Falco si trova alle prese con un nuovo software per effettuare la registrazione delle intercettazioni. Ombra e Raffaeli sono impegnati a repertare sette chili di marijuana usando una scatola, dello spago e per sigillare il pacco, come prevede la normativa, della ceralacca. L'ispettore Romano ascolta una telefonata intercettata. Ognuno dei poliziotti della squadra di polizia giudiziaria del Commissariato è impegnato a fare qualcosa e nessuno risponde al telefono che squilla.

Copertina di Marco Scintilla.
I poliziotti della Squadra anticrimine del commissariato, guidati dall'Ispettore Di Falco, si recano presso l'uffico del Questore. Lì vengono presentati a due poliziotti canadesi che stanno indagndo su un omicidio di un italiano, avvenuto a Montreal nel quartiere italiano di San Leonard. La vittima è stata attinta da diverse coltellate, probabilemnte l'assassino ha avuto un raptus di follia. Sul coltello usato dall'assassino, ritrovato una decina di metri dal cadavere, vengono rinvenute tracce di sangue della vittima ma anche dell'assassino. Dopo il test del DNA, il sangue dell'omicida è risultato affine a quello della vittima. Nello specifico vittima e assassino sono discendenti per linea paterna.

Copertina di Marco Scintilla.
I poliziotti canadesi presentarono il caso a quelli italiani. Inizialmente, non trovando il portafogli addosso alla vittima, si fecero l'idea che si trattasse di una rapina. Poi quando scoprirono il grado di parentela tra la vittima e l'assassino inziarano a cambiare il corso delle indagini. Inizialmente chiedendo ai poliziotti italini tutti parenti dell'ucciso. Ma questi accertamenti non condussero all'individuazione dell'assassino. I canadesi vennero invitati a paranzo dai poliziotti siciliani.

Copertina di Marco Scintilla.
I poliziotti per accertare chi fossero i genitori della vittima si recarono presso l'ufficio anagrafe del comune. Lì scoprirono che Armando De Caro era stato adottato. Ciò spiegò i tanti dubbi delle prime fasi dell'indagine dei poliziotti italiani e canadesi.

Copertina di Marco Scintilla.
I tre poliziotti furono convocati d'urgenza presso il Commissariato. Lì trovarono il loro dirigente, il Commissario Capo Capuozza, assieme al Senatore Maniscalco. Quest'ultimo, a causa di un furto subito presso la propria abitazione, iniziava a lamentarsi dell'inefficienza della polizia e degli extracomunitari che credeva autori del furto. Di Falco e i suoi fidati colleghi Ombra e Romano ribattono alle accuse del politico. Il Commissario Capo, per placare le polemiche, gli ordina di recarsi subito a casa del Senatore per effettuare le indagini sul furto.

Copertina di Marco Scintilla.
A seguito del furto il Senatore fa delle dichiarazioni pesanti contro la polizia e gli immigrati. Il Questore convoca Di Falco per riprenderlo. Il Questore pretende dall'Ispettore che il caso del furto a casa del Senatore sia risolto. Uscito dalla stanza del Questore, Di Falco viene chiamato e interviene presso il suo veterinario di fiducia per un furto nello studio.