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Lettere alla redazione: che Hitler fosse un animalista può piacere o non piacere, ma è confermato dal fatto che con una delle sue prime legg LETTERE alla redazione di BastaBugie.it

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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=1932

LETTERE ALLA REDAZIONE: CHE HITLER FOSSE UN ANIMALISTA PUO' PIACERE O NON PIACERE, MA E' CONFERMATO DAL FATTO CHE CON UNA DELLE SUE PRIME LEGGI ABBIA PROIBITO LA VIVISEZIONE SUGLI ANIMALI
Il Catechismo della Chiesa Cattolica insegna invece che ''si possono amare gli animali, ma non si devono far oggetto di quell'affetto che è dovuto soltanto alle persone''
di Giano Colli
Cari signori di BastaBugie,
sono offesa dall'articolo da Voi proposto sul tema dei diritti degli animali, in cui paragonate, di fatto, Hitler ed i nazisti a chi difende i diritti degli animali.
Mi dispiace questa caduta di stile da parte Vostra, a fronte del fatto che spesso ho attinto informazioni dal Vostro sito.
Sono profondamente protezionista e difendo i diritti degli animali. Analogamente a questa posizione, sono sempre stata dalla parte dei deboli, di coloro cioè che non possono difendersi, bambini, vecchi e ammalati. Al contrario, sono stata spesso testimone di persone cattolicissime e cristianissime che disprezzavano le persone amanti degli animali, adducendo ragioni di tutela degli uomini, anziché degli animali, e poi le stesse dimostravano di essere le più grette e meno sensibili nei confronti delle persone.
Trovo quindi assolutamente fuori luogo il paragone che avvicina Hitler agli animalisti, anzi mi fa anche un po' schifo, tanto che non credo che attingerò più dai Vostri articoli.
Giulia
Cara Giulia,
rispondo volentieri alla sua mail nella quale contesta vivacemente l'articolo da noi pubblicato sul n. 209 di BastaBugie dal titolo "Animalismo trionfante: secondo il tribunale di Milano i diritti dei gatti sono superiori a quelli degli uomini".
La sua mail non tocca minimamente nessun argomento trattato nell'articolo in questione e quindi pare opportuno tenere fuori dalla polemica chi ha scritto quell'articolo.
Per quanto riguarda invece il sottotitolo, la sua affermazione "Trovo... assolutamente fuori luogo il paragone... che avvicina Hitler agli animalisti, anzi mi fa anche un po' schifo" ci lascia francamente perplessi: Hitler era davvero un animalista e a prova di ciò basti citare la legge a cui appropriatamente si fa riferimento nel sottotitolo. Può piacere o non piacere, ma, ripetiamo, Hitler era un animalista e una delle prime leggi approvate da Hitler proibiva la vivisezione sugli animali. Questo è un fatto e contro un fatto non si può discutere (a meno che non si provi che non è vero, ma lei questo non può farlo; può piacerle o no, ma questo è un fatto incontestabile).
Far derivare da questo fatto incontestabile (e incontestato) la conseguenza che "non credo che attingerò più dai Vostri articoli" ci sembra francamente eccessivo.
In ogni caso confermo che, a parer mio, l'ideologia animalista sta permeando sempre più la società e ciò è dovuto anche alla massiccia campagna per i presunti diritti degli animali sui mezzi di comunicazione di massa. Ad esempio è frequente trovare nei tg un servizio che parli di cura degli animali o di ingiusti maltrattamenti. E' talmente assillante che ormai pare quasi introdotto un nuovo genere di peccato: l'abbandono degli animali. Vorrei ricordare che abbandonare un animale, invece, non è un peccato. Può essere una cosa non bella, ma non è un peccato. Semmai abbandonare un anziano è un peccato, però di questo raramente parlano i tg, per cui, sono certo, alla frase "abbandonare un animale non è un peccato" si troverebbero molte persone indignate. Eppure basterebbe ricordar loro che decidere cosa è peccato non è compito della televisione, ma di Dio.
Sempre nei succitati servizi televisivi capita spesso che per descrivere i maltrattamenti sugli animali si arrivi a dire "animali trattati in modo disumano". Ora mi pare evidente che l'espressione riveli...

TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=1932

LETTERE ALLA REDAZIONE: CHE HITLER FOSSE UN ANIMALISTA PUO' PIACERE O NON PIACERE, MA E' CONFERMATO DAL FATTO CHE CON UNA DELLE SUE PRIME LEGGI ABBIA PROIBITO LA VIVISEZIONE SUGLI ANIMALI
Il Catechismo della Chiesa Cattolica insegna invece che ''si possono amare gli animali, ma non si devono far oggetto di quell'affetto che è dovuto soltanto alle persone''
di Giano Colli
Cari signori di BastaBugie,
sono offesa dall'articolo da Voi proposto sul tema dei diritti degli animali, in cui paragonate, di fatto, Hitler ed i nazisti a chi difende i diritti degli animali.
Mi dispiace questa caduta di stile da parte Vostra, a fronte del fatto che spesso ho attinto informazioni dal Vostro sito.
Sono profondamente protezionista e difendo i diritti degli animali. Analogamente a questa posizione, sono sempre stata dalla parte dei deboli, di coloro cioè che non possono difendersi, bambini, vecchi e ammalati. Al contrario, sono stata spesso testimone di persone cattolicissime e cristianissime che disprezzavano le persone amanti degli animali, adducendo ragioni di tutela degli uomini, anziché degli animali, e poi le stesse dimostravano di essere le più grette e meno sensibili nei confronti delle persone.
Trovo quindi assolutamente fuori luogo il paragone che avvicina Hitler agli animalisti, anzi mi fa anche un po' schifo, tanto che non credo che attingerò più dai Vostri articoli.
Giulia
Cara Giulia,
rispondo volentieri alla sua mail nella quale contesta vivacemente l'articolo da noi pubblicato sul n. 209 di BastaBugie dal titolo "Animalismo trionfante: secondo il tribunale di Milano i diritti dei gatti sono superiori a quelli degli uomini".
La sua mail non tocca minimamente nessun argomento trattato nell'articolo in questione e quindi pare opportuno tenere fuori dalla polemica chi ha scritto quell'articolo.
Per quanto riguarda invece il sottotitolo, la sua affermazione "Trovo... assolutamente fuori luogo il paragone... che avvicina Hitler agli animalisti, anzi mi fa anche un po' schifo" ci lascia francamente perplessi: Hitler era davvero un animalista e a prova di ciò basti citare la legge a cui appropriatamente si fa riferimento nel sottotitolo. Può piacere o non piacere, ma, ripetiamo, Hitler era un animalista e una delle prime leggi approvate da Hitler proibiva la vivisezione sugli animali. Questo è un fatto e contro un fatto non si può discutere (a meno che non si provi che non è vero, ma lei questo non può farlo; può piacerle o no, ma questo è un fatto incontestabile).
Far derivare da questo fatto incontestabile (e incontestato) la conseguenza che "non credo che attingerò più dai Vostri articoli" ci sembra francamente eccessivo.
In ogni caso confermo che, a parer mio, l'ideologia animalista sta permeando sempre più la società e ciò è dovuto anche alla massiccia campagna per i presunti diritti degli animali sui mezzi di comunicazione di massa. Ad esempio è frequente trovare nei tg un servizio che parli di cura degli animali o di ingiusti maltrattamenti. E' talmente assillante che ormai pare quasi introdotto un nuovo genere di peccato: l'abbandono degli animali. Vorrei ricordare che abbandonare un animale, invece, non è un peccato. Può essere una cosa non bella, ma non è un peccato. Semmai abbandonare un anziano è un peccato, però di questo raramente parlano i tg, per cui, sono certo, alla frase "abbandonare un animale non è un peccato" si troverebbero molte persone indignate. Eppure basterebbe ricordar loro che decidere cosa è peccato non è compito della televisione, ma di Dio.
Sempre nei succitati servizi televisivi capita spesso che per descrivere i maltrattamenti sugli animali si arrivi a dire "animali trattati in modo disumano". Ora mi pare evidente che l'espressione riveli...

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