16 min

Puntata 28 - Marrakech (non)Express Taste of Art

    • Places & Travel

Per parlarvi di Marrakech devo andare decisamente indietro con i ricordi.

Ammetto di far fatica a rimettere totalmente a fuoco ciò che io, Alessio, Giuseppe, Eleonora e ovviamente Bert avevamo visto e fatto in uno dei nostri primissimi BerTour.

Ma in fondo un po’ di caos mentale credo che possa essere adatto per introdurre la città a cui dedico questa puntata; una città dove non regnano sicuramente ordine e attenzione, ma sensazioni, rumori, profumi (e a volte odori non sempre piacevoli), voci e colori che creano un fortissimo senso di allegria e spontaneità.

Non ho magari ricordo preciso dei dettagli di alcuni dei luoghi visitati, ma in compenso ho indelebili alcuni piccoli aneddoti legate alle persone di questa disordinata città.

E i sorrisi sinceri dei cuochi più simpatici che probabilmente ho avuto il piacere di incontrare lungo i miei viaggi.

Quei sorrisi, dopo oltre dieci anni, invece sono ancora indelebili nella mia mente.

Indelebili come i serpenti e le scimmie che io e Alessio avevamo involontariamente avuto modo di conoscere molto, davvero molto, da vicino.

Proviamo, quindi, a mettere un po’ di ordine in questi ricordi.

Per parlarvi di Marrakech devo andare decisamente indietro con i ricordi.

Ammetto di far fatica a rimettere totalmente a fuoco ciò che io, Alessio, Giuseppe, Eleonora e ovviamente Bert avevamo visto e fatto in uno dei nostri primissimi BerTour.

Ma in fondo un po’ di caos mentale credo che possa essere adatto per introdurre la città a cui dedico questa puntata; una città dove non regnano sicuramente ordine e attenzione, ma sensazioni, rumori, profumi (e a volte odori non sempre piacevoli), voci e colori che creano un fortissimo senso di allegria e spontaneità.

Non ho magari ricordo preciso dei dettagli di alcuni dei luoghi visitati, ma in compenso ho indelebili alcuni piccoli aneddoti legate alle persone di questa disordinata città.

E i sorrisi sinceri dei cuochi più simpatici che probabilmente ho avuto il piacere di incontrare lungo i miei viaggi.

Quei sorrisi, dopo oltre dieci anni, invece sono ancora indelebili nella mia mente.

Indelebili come i serpenti e le scimmie che io e Alessio avevamo involontariamente avuto modo di conoscere molto, davvero molto, da vicino.

Proviamo, quindi, a mettere un po’ di ordine in questi ricordi.

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