raccontisenzabuccia Marco Bassi

Nella terra antica di Balcania, tre fratelli perdono la madre in un incendio. Subito capiscono che non si è trattato di un incidente, ma probabilmente il responsabile appartiene a una setta di fanatici seguaci di un'antica religione.
Partono così all’inseguimento del colpevole: il loro cammino è lungo e pieno di ostacoli, ma anche ricco di incontri. Un giorno Delios, uno dei tre fratelli, entra in un’apotheke (un'antica farmacia) e si imbatte nel suo curioso proprietario.

In una società dove l’apparenza è tutto, il protagonista si muove in un mare di rimpianti e di desiderio di rivalsa. Veste i panni del predatore, ma sembra non essere la sua vera natura. È una maschera, un’ulteriore apparenza. Si occupa di fallimenti, recupero crediti, pignoramenti e si definisce uno squalo. Una sera decide di recarsi al Carmen Café. Qui farà un incontro che gli sembrerà cambiare la sua routine.

Questo estratto racconta il complicato rapporto tra Brahir, conte di Anthares, e suo figlio Beregor. I due hanno punti di vista diametralmente opposti e il padre non esita a ribadire al figlio la propria posizione, con qualunque mezzo. Eppure, in questa storia Beregor farà l'impossibile per dimostrare a suo padre e anche a se stesso che ci può essere un'altra via per esercitare il potere.

Un racconto cinematografico che parla di un uomo e le sue debolezze. Un uomo che, grazie all’amore per i figli e grazie a chi gli vuole bene, riuscirà a darsi un’altra possibilità.

Questa è la storia di un figlio non vedente che insegna a sua madre come sia possibile guardare il mondo, vedere gli altri e riconoscerne l’unità.
È in fondo la storia di tutti i dialoghi madri-figli: dialoghi semplici e complicati, indiretti e sinceri.

Questa è una storia vera ( leggermente romanzata) accaduta al padre dell’autrice, molti anni fa.
La sistematica sparizione del suo panino in classe, la ricerca del colpevole, la messa in atto dell'amara vendetta.
La differenza tra i suoi tempi e quelli dell'ambientazione molto più recente di questo racconto, la si trova nei risvolti molto più ironici, nelle reazioni decisamente più controllate, e nella presenza di classi miste, in quegli anni non esistenti.