What's Up Tuscany

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Il podcast dell'Arno vi racconta la Toscana una storia alla volta, andando oltre le prime pagine, più in profondità. Forse non saranno le notizie più importanti ma quelle che ci aiutano a vedere la realtà attraverso una lente diversa, parlando con persone che possano aiutarci a capire meglio cosa renda questo territorio unico. Uno sguardo sulla Toscana dedicato a chi ci vive, a chi vive lontano e a tutti quelli che amano questa straordinaria, contraddittoria regione. Condotto da Luca Bocci

  1. Il peposo e la passione toscana per la ciccia - Ep. 183

    JAN 26

    Il peposo e la passione toscana per la ciccia - Ep. 183

    Una delle cose che infastidiscono di più noi toscani è il fatto che gran parte di quello che i "foresti" pensano di sapere sulla nostra terra è sbagliato. L'immagine che hanno in mente il 90% degli stranieri che vengono a visitarci è solo il risultato del lavoro di pubblicitari, maghi del marketing e chiunque voglia vendere roba da poco a prezzi gonfiati. Specialmente all'estero, aggiungere la parola "toscano" a qualunque cosa sembra autorizzare il produttore ad alzarne il prezzo. Se vai in America o in Inghilterra, qualunque schifezza può essere toscana, da miscugli di erbe delle quali non abbiamo mai sentito parlare a roba che farebbe andare su tutte le furie un cuoco delle nostre parti. Se chiedete in giro di descrivere la cucina toscana, molti vi parleranno di verdure, ribollita, farro, legumi, ricette povere con ingredienti semplici cotti in maniera creativa. Se piatti del genere esistono, molti ignorano che noi toscani adoriamo la carne. Forse perché si mangiava una volta ogni morte di Papa, la "ciccia" in Toscana è una specie di religione. I piatti di carne più famosi sono nati proprio da questo amore sconfinato: visto che la carne costava una fortuna, ci siamo inventati modi creativi per trasformare i tagli meno pregiati in veri e propri capolavori. La ricetta inventata in un paesino sopra Firenze è così spettacolare che è popolarissima nonostante sia stata inventata sei secoli fa. Ecco perché questa settimana What's Up Tuscany vi porterà all'Impruneta per scoprire tutti i segreti del fantastico peposo. Se ascolterete l'intero episodio vi spiegherò come questo stufato di manzo sia stato inventato da lavoratori delle fornaci dove si cuoceva la terracotta per trasformare tagli economici, talvolta quasi andati a male di carne in una bomba di gusto e spezie. Questa meraviglia cuoce talmente a lungo da impressionare perfino Filippo Brunelleschi: quando i "fornacini" dell'Impruneta si trasferirono in Piazza del Duomo per costruire le tegole per la cupola di Santa Maria del Fiore, l'architetto fece del peposo il piatto ufficiale del cantiere. Quando i lavoratori si spostarono nelle altre città toscane, portarono con loro la ricetta. Nel secondo capitolo, invece, vi descriverò i passi fondamentali per preparare un peposo perfetto, con una ricetta passo passo che anche un cuoco mediocre come il sottoscritto riesce a fare bene nella propria cucina. Il peposo si dovrebbe mangiare su pane toscano tostato ma ai più goduriosi fornirò qualche consiglio su contorni e vini ideali da abbinare. Nel capitolo finale vi parlerò di come l'Impruneta sia così innamorata di questa delizia per carnivori da dedicare al peposo una sagra la seconda settimana di Novembre, con una sfida ai fornelli tra i quartieri del paese che vi farà venire l'acquolina in bocca. Se non potete aspettare così a lungo, vi indicherò diversi ristoranti, sia all'Impruneta che a Firenze, dove potete mangiare un perfetto peposo tutto l'anno. Se non posso dire che questo è il piatto principe della cucina toscana senza essere aggredito da chiunque non sia fiorentino, penso che ne dovrebbe essere il portabandiera. Rappresenta tutto quello che rende la Toscana unica al mondo: è fatto da tagli di carne che nessuno voleva, cotto a lungo fino a quando la carne non diventa tenerissima e piena di gusto, trasformandosi in un vero capolavoro. La prossima volta che venite a trovarci, dovete assolutamente provarlo. Se amate anche voi la ciccia, non avete scelta. Email: podcast@larno.it Facebook: https://www.facebook.com/larno.it Twitter: @arno_it / @WhatsupTuscany I LINK ALLE FONTI https://www.lacucinaitaliana.it/tutorial/le-tecniche/peposo-impruneta-ricetta/ https://www.discoverpistoia.it/peposo-storia-curiosita-ricetta/ https://www.today.it/benessere/alimentazione/storia-peposo-ricetta-impruneta-toscana.htmlbr...

    22 min
  2. Pitigliano, la Piccola Gerusalemme di Toscana - Ep. 182

    JAN 12

    Pitigliano, la Piccola Gerusalemme di Toscana - Ep. 182

    Dopo aver passato tre anni a cercare continuamente storie interessanti da raccontarvi, prendersi una piccola pausa e ripensare a quanto fatto non sarebbe mai stato semplice. Non importa quanto provi a programmare il tutto, il rischio di scegliere una storia sbagliata, che non piace ai nostri ascoltatori è sempre ben presente. Per fortuna, però, questa terra è così piena di cose interessanti che basta un po' di fortuna per trovare l'ispirazione giusta. Qualche tempo fa, mentre stavo ricercando sulla rete, sono incappato in un pezzo che parlava di una cittadina in Maremma della quale avevo sentito parlare parecchio tempo fa. Visto che non è esattamente dietro l'angolo, non ci sono mai passato ma sono bastate un paio di parole a convincermi a prendere la macchina ed andare a vedere di persona. Quali erano queste parole? "Piccola Gerusalemme". Visto che sono un fissato con la storia medievale, ho pensato subito ai Templari, a reliquie trafugate durante le Crociate ma la spiegazione, in realtà, era allo stesso tempo molto più semplice e parecchio più affascinante. Questo delizioso villaggio si è guadagnato questo soprannome "importante" grazie al fatto che era una delle poche città nelle quali gli ebrei espulsi da Roma erano liberi di vivere. La storia mi ha intrigato così tanto da spiegare perché questa settimana What's Up Tuscany viaggia verso sud, nel cuore della Maremma, per dirvi tutto quel che c'è da sapere su Pitigliano, uno dei tre Gioielli del Tufo, una cittadina talmente bella da rasentare l'assurdo. Se ascolterete l'intero episodio, vi racconterò delle tante cose da vedere su questo villaggio abbarbicato su una collina, dal carinissimo duomo ad una fontana monumentale, dall'acquedotto che fu l'unico dono dei Medici fino ad un antico monastero che venne trasformato da uno degli architetti più in voga nel Rinascimento, Antonio da Sangallo Il Giovane, in un palazzo alla moda. Poi ci concentreremo sulla storia della comunità ebraica, su come il ghetto si sviluppò nel tempo in maniera spesso singolare e su come la relazione tra la comunità ed il resto della popolazione divenne talmente forte da convincere tante famiglie a rischiare la vita per nascondere i propri vicini ebrei dalla Gestapo. Queste gesta sono valse a parecchie famiglie di Pitigliano l'onorificenza di Giusti tra le Nazioni da parte dello Yad Vashem a Gerusalemme. La sinagoga è ancora attiva e, anche se la comunità è molto meno importante che nel passato, questa eredità è ancora celebrata a Pitigliano, dove si produce ancora del vino kosher e c'è un'organizzazione di volontariato che organizza eventi per far conoscere questa storia. Dopo qualche dritta su come visitare al meglio il ghetto, vi indicherò un paio di camminate nei dintorni che vi faranno conoscere le misteriose Vie Cave. Questi sentieri scavati a mano nella roccia, chissà per quale ragione, talvolta profondi decine di metri e lunghi anche un chilometro, continuano a confondere anche gli esperti. Nell'ultimo capitolo, come nostro solito, vi fornirò una serie di consigli pratici su cose da fare, mangiare e bere in questa intrigante parte della Maremma che ha davvero tante cose da offrire. Se volete avere uno spaccato dell'anima di questa terra da sempre complicata, mangiate un'acquacotta fatta come si deve. Questa antica minestra è diventata parte integrante del folklore maremmano ma non dimenticate di assaggiare alcuni dei dolci che si preparano da queste parti. Alcuni, dal migliaccio al cialdino del tufo, assomigliano ad altri dolci toscani come i brigidini ma ce ne sono altri, dal tortello dolce agli sfratti dei Goym che si trovano solo a Pitigliano. Chiuderemo la puntata indicandovi un paio di eccellenti vini locali che sono ottimi e non apriranno una voragine nel vostro portafoglio oltre ad indicarvi un paio di eventi che si tengono in estate e che dovreste segnare sul vostro calendario. Il "banchetto del conte" che si tiene il terzo fine settimana d'Agosto a Pala

    29 min
  3. Capodanno in Toscana, le nostre 5 scelte smart - Ep. 181

    12/29/2023

    Capodanno in Toscana, le nostre 5 scelte smart - Ep. 181

    Riprendiamo la nostra programmazione dopo una mini-pausa natalizia cercando di trovare una risposta soddisfacente ad una delle domande più fastidiose di sempre, che ci perseguita appena alzati dal pranzo di Natale. "Cosa fai a Capodanno?" sembra all'apparenza una roba innocua ma è capace di causare danni molto severi sia alla vostra psiche che al vostro povero portafoglio. Ho beccato talmente tante fregature cercando di partecipare a questo rito collettivo che, alla fine, ho semplicemente gettato la spugna, scegliendo di passare le ultime ore dell'anno a casa, senza fare niente di particolare. Visto che non molti sono interessati a questo stile di vita monacale, mi sono domandato se fosse possibile passare una bella serata senza spendere un capitale e divertirsi sul serio. Sono lieto di dirvi che ho trovato parecchie cose interessanti da fare che, forse, potrebbero avere ancora dei posti liberi per chi non ha ancora deciso come passare la notte di San Silvestro. Ecco perché questa settimana What's Up Tuscany vi porterà a giro per questa splendida regione per descrivervi le nostre cinque migliori scelte "smart" per un Capodanno davvero memorabile. Se ascolterete l'intero episodio, scoprirete come abbiamo scelto esperienze molto diverse, capaci di soddisfare buona parte dei nostri ascoltatori. Se siete degli appassionati di storia come il sottoscritto, potreste essere in grado di partecipare ad un vero e proprio banchetto medievale, organizzato in un'antica abbazia che è ad un tiro di catapulta da Monteriggioni, la splendida cittadina fortificata tra Firenze e Siena. Se, invece, l'idea di passare una serata vestendo costumi magari improbabili, guardando le evoluzioni di giocolieri, giullari, maghi e mangiafuoco non vi sembra interessante, nessun problema: avremo sicuramente qualcosa anche per voi. Siete appassionati del paranormale? Perché non passare l'ultimo giorno dell'anno in un antico castello che si dice ospiti ancora l'anima senza pace di un famoso condottiere, massacrato da un rivale più di cinque secoli fa a Palazzo Vecchio? Anche se non crediamo molto a questo genere di cose, la gente del posto giura e spergiura che in questo antico maniero succedono regolarmente fenomeni inspiegabili, dal classico tintinnare di catene al rumore di spade che vengono sguainate. Chi lo sa, magari se ci fare un salto potrete incontrare proprio il buon Baldaccio d'Anghiari. Nella seconda parte dell'episodio cercheremo di darvi una montagna di informazioni utili per passare un Capodanno speciale anche se avete esigenze specifiche. Siete un viaggiatore esperto che apprezza quanto possa essere intrigante passare alcune giornate in un posto idillico, dove la pace regna sovrana? Abbiamo il posto perfetto per voi, un monastero del 1400 che è stato recentemente convertito in un affascinante bed & breakfast. Sapete cosa lo rende speciale? Il fatto che sia vicinissimo alla misteriosa ed intrigante Volterra, che nasconde moltissime curiosità nelle sue stradine acciottolate. Se, invece, non riuscite a resistere al richiamo della folla, perché non fate un salto a Lucca, che nel periodo tra Natale e l'Epifania dà davvero il meglio di sé. Da cenoni gourmet vicino a Piazza Anfiteatro allo storico mercato di Natale che offre il top delle produzioni artigianali della zona, c'è un po' di tutto. Lo sapevate, poi, che a Lucca potrete festeggiare il 2024 due volte in pochi minuti? Volete sapere perché? Ascoltate l'episodio, che è davvero una curiosità curiosissima. Anche se, personalmente, preferirei passare una serata allo splendido Teatro del Giglio per partecipare al loro evento di Capodanno, che combina ottima musica e cibo delizioso, so che la musica classica non è popolarissima di questi tempi. Per un Capodanno molto più alla mano, niente meglio che fare un salto a Livorno. In questa città cosmopolita si può trovare davvero di tutto: da una nottata all'insegna delle battute grevi del vernacolo labronico al Teatro...

    35 min
  4. Lucca, la magia del Natale a Villa Reale - Ep. 180

    12/15/2023

    Lucca, la magia del Natale a Villa Reale - Ep. 180

    Gli ultimi giorni dell'anno sono un periodo strano, pieno di grande eccitazione e un po' di paura. Non importa come la pensiate dal punto di vista religioso, l'idea di passare del tempo in famiglia e concedersi quegli eccessi culinari che ci siamo negati per buona parte dell'anno sembra intrigante. D'altro canto, però, c'è sempre quel fastidioso obbligo di essere per forza felici, la pressione sociale a spendere e consumare come se non ci fosse un domani e le irritanti canzoncine natalizie. Negli ultimi anni, i nostri episodi pre-natalizi sono stati dedicati alle feste tradizionali, agli strani modi nei quali alcune cittadine in questa regione celebrano il Natale o i piatti che non possono assolutamente mancare sulle nostre tavole. Quest'anno abbiamo deciso di fare le cose in maniera diversa e concentrarci su un evento molto speciale che si tiene in una delle villa più splendide di Toscana, a pochi chilometri da Lucca. Da un paio di anni, infatti, i nuovi proprietari, oltre ad imbarcarsi in un'ambiziosa campagna di restauro, hanno aperto la villa al pubblico e deciso di organizzare, nei due fine settimana prima di Natale, un evento che trasforma questo posto meraviglioso in un paradiso invernale. Ecco perché questa settimana What's Up Tuscany vi porterà a Marlia per raccontarvi tutto quel che c'è da sapere sull'incredibile Villa Reale e su come, due volte l'anno, diventa un posto magico per grandi e piccini. Se ascolterete l'intero episodio vi racconterò delle antiche origini di questo posto, come fu la sorella di un famosissimo imperatore a trasformarla in un posto davvero unico e come, non moltissimi anni fa, da queste parti si potevano trovare artisti famosi e celebrità internazionali di livello assoluto. Nel capitolo successivo vi parleremo delle tante aggiunte che, nel corso dei secoli, hanno trasformato l'enorme parco in un posto pieno zeppo di arte, piante esotiche e geometrie particolari che si possono trovare in pochi altri posti. Poi passeremo a descrivere l'evento che il 16 e 17 dicembre trasformerà le antiche stalle in un vero e proprio laboratorio di Babbo Natale, i giochi intelligenti per bambini e grandi che sono stati realizzati con legna destinata alla discarica, la stupenda illuminazione installata nel giardino e come passare una giornata in questa villa incredibile potrà creare memorie indelebili per voi ed i vostri figli. Nell'ultima parte dell'episodio, come nostra consuetudine, vi forniremo dei consigli di viaggio: in questo caso si tratta di due ristoranti molto diversi ma altrettanto interessanti che vi permetteranno di pranzare o cenare alla grande a pochi passi dalla Villa Reale. Uno è un ristorante stellato che è però molto attento alla tradizione mentre l'altra è una curiosa trattoria proprio dietro la villa che offre ottimo cibo, un'atmosfera rustica e prezzi molto ragionevoli. Comunque la vediate su questo periodo dell'anno, passare qualche ora in questa villa meravigliosa sicuramente vi strapperà un sorriso. Visto come sta andando ultimamente il mondo, forse è il meglio che possiamo sperare di ottenere. Email: podcast@larno.it Facebook: https://www.facebook.com/larno.it Twitter: @arno_it / @WhatsupTuscany I LINK ALLE FONTI https://villarealedimarlia.it/conosci/la-storia/ https://villarealedimarlia.it/eventi/magico-natale/ https://www.europeanbusinessreview.com/henric-and-marina-groenberg-restoring-history/ https://passionegourmet.it/2021/07/08/butterfly-marlia/ https://www.labottegasullafraga.it/ BACKGROUND MUSIC Pipe Choir - Bom Bom Breakthrough (Instrumental) Wayne John Bradley - Pick You Up EzaOne - Supernova WUFO - Hyde Park Incompetech - Leopard Print Elevator Wayne John Bradley - Blues Rock Original Instrumental All released under Creative Commons Attribution 4.0 International Licensebr...

    25 min
  5. Sammezzano, il castello delle meraviglie abbandonato - Ep. 179

    12/08/2023

    Sammezzano, il castello delle meraviglie abbandonato - Ep. 179

    Per qualcuno come il sottoscritto, che ha scelto il difficile mestiere di raccontare una terra complicata come la Toscana, sapere più o meno cosa si trova in questa regione dovrebbe essere il minimo. Accogersi che le cose non stanno così non è semplice da digerire. Qualche giorno fa, mentre stavo girando in rete a caccia di qualche storia interessante come al solito, mi sono capitate sotto gli occhi alcune foto straordinarie. La cosa strana è che queste foto, davvero splendide, c'entravano con la Toscana più o meno come il cavolo a merenda. Quelle decorazioni tanto intricate quanto colorate sembravano venire dall'India o dall'altra parte del Mediterraneo. Quando mi sono accorto che invece quel posto era proprio in Toscana sono andato un attimo nel panico. Com'è possibile che non ne avessi mai sentito parlare, visto che è a soli 30 chilometri da Firenze? Quando ho capito come stavano le cose, mi è caduta la mascella per terra. Questo antico castello che fu trasformato in un caleidoscopio di stili e di colori nella seconda metà dell'Ottocento non si può visitare. Come mai? Perché è stato abbandonato da qualche decennio e sta letteralmente cadendo a pezzi. Questo spiega perché questa settimana What's Up Tuscany vi porterà a Reggello per raccontarvi tutto quel che c'è da sapere dello splendido Castello di Sammezzano, il Taj Mahal toscano abbandonato da tutti. Se ascolterete l'intero episodio impararete delle antiche origini di questo castello, come nell'anno 780 ospitò per qualche giorni addirittura Carlo Magno e come divenne sempre meno importante dal punto di vista militare. Dopo esser passato di mano diverse volte da una famiglia nobile fiorentina all'altra, i Medici lo trasformarono in una delle loro riserve di caccia preferite. Visto che al Granduca Ferdinando non piaceva granché, la vendette per una somma molto considerevole ad una potente famiglia spagnola che aveva parecchi interessi in Toscana. La trasformazione avvenne dal 1853 al 1889 sotto la direzione di un marchese che era davvero un tipo particolare: sebbene non avesse mai lasciato la Toscana, adorava l'Oriente, tanto da addestrare un gran numero di lavoratori del posto così che fossero in grado di imitare le tecniche moresche ed indiane necessarie per copiare i capolavori di cui aveva letto nei suoi amati libri. Il risultato fu così straordinario che anche il Re d'Italia Umberto I volle vederlo coi suoi occhi. Costruire da zero qualcosa in grado di battersela con l'Alhambra o con il Taj Mahal è davvero un risultato incredibile. Sfortunatamente, però, furono proprio le decorazioni così stravaganti a condannare il magnifico castello. Gli eredi del marchese non erano affatto interessati ad abitare in un palazzo così grande e strano, tanto da abbandonarlo al suo destino. Poco alla volta, tutti gli arredi orientaleggianti furono portati via dai ladri, spogliandolo quasi completamente. Il castello passò di mano un paio di volte e si provò a trasformarlo in un hotel di gran lusso. Purtroppo, però, la manutenzione era così costosa da condannare l'albergo al fallimento. Il castello è ora in vendita per circa 15 milioni di Euro e gli amanti dell'arte sperano che i nuovi proprietari abbiano voglia di investire le somme necessarie per riportarlo al massimo splendore. Negli ultimi capitolo, poi, vi descriverò lo splendido parco, che ospita delle sequoie giganti fatte arrivare direttamente dalla California, le tante cose che potete fare in questa parte poco conosciuta della Toscana e vi indicherò un'antica taverna che ora ha anche un albergo dove potrete godervi la splendida natura o mangiare alcuni dei migliori piatti della zona. Se, purtroppo, è impossibile visitarne l'interno ma Sammezzano anche se solo dall'esterno è lo stesso incredibile. Pensate a farci un salto la prossima volta che passate dalle nostre parti. Ha bisogno di tutta l'attenzione possibile: un posto così straordinario non può andare in rovina. Email: podcast@larno.itbr..

    30 min
  6. Buonconvento, il borgo più bello della Toscana? - Ep. 178

    12/01/2023

    Buonconvento, il borgo più bello della Toscana? - Ep. 178

    Dopo aver passato quasi tre anni a raccontarvi la mia splendida Toscana, alcuni si potrebbero domandare come faccia a trovare sempre argomenti interessanti, settimana dopo settimana. Il processo, purtroppo, è parecchio più complicato di come vorrei e, talvolta, scivola nella follia pura. Questa settimana, per esempio, avevo programmato di parlarvi dei luoghi preferiti di Giacomo Puccini ma, chissà perché, chissà per come, ho gettato via gli appunti e mi sono messo a guardare la cartina, sperando di ricordarmi un posto poco conosciuto da raccontarvi. Guarda e riguarda, un nome ha attirato la mia attenzione, tanto strano quanto beneaugurante. In quella cittadina nella campagna a circa 30 chilometri da Siena ci ero stato anni fa e l'avevo trovata parecchio carina ma non mi sarei mai immaginato nascondesse così tante storie intriganti. Ecco perché questa settimana What's Up Tuscany vi porterà a Buonconvento, il paese che molti considerano tra i più belli d'Italia, per raccontarvi tutto quel che c'è da sapere su questa cittadina tanto strana quanto affascinante. Se ascolterete l'episodio intero scoprirete come, per qualche settimana, questa cittadina ebbe tutti i riflettori addosso, dopo la morte misteriosa di un imperatore e come, secoli fa, Giovanni Boccaccio rese immortale lo scherzo da prete di un servo tanto dissoluto quanto spregiudicato nei confronti del poeta Cecco Angiolieri. Poi vi racconterò i segreti del palazzo del Podestà e della piccola torre dell'orologio che sembra la copia in ottavo di quella che domina su Piazza del Campo a Siena. Passeggiando nelle stradine acciottolate, vi spiegherò poi perché questa cittadina medievale sia così piena di edifici Liberty e la storia di due famosi eretici della famiglia più importante di Buonconvento. Nel capitolo seguente vi accompagnerò all'interno dello splendido museo che ospita alcuni dei più grandi capolavori dell'arte sacra italiana e di come un fienile seicentesco proprio fuori dalle mura sia stato trasformato in una capsula del tempo dedicata ai mezzadri di una volta. Se, invece, siete appassionati del lato oscuro della vita, vi porterò in una splendida villa su una collina sopra la Cassia: è proprio qui che, secondo molti abitanti, il fantasma del primo proprietario vagherebbe ancora di notte. Negli ultimi capitoli, invece, vi racconterò di una piccola pasticceria in un paese vicino che, dal 1959, è diventata una fermata obbligata per gli amanti dei dolci. Visto che la Regina Elisabetta II si faceva mandare spesso alcuni dei loro biscotti, si sono costruiti un seguito non indifferente oltremanica ma alcune delle loro creazioni sono così straordinarie che vale la pena di farsi qualche ora di macchina per mangiarle appena sfornate. Nella sezione dedicata ai consigli di viaggio, invece, vi descriverò una gita fuori porta davvero unica tra la Val d'Orcia e la Val d'Arbia con delle locomotive storiche, un incredibile resort costruito ristrutturando un piccolo villaggio abbandonato e, almeno per quanto mi riguarda, uno dei migliori ristoranti in Toscana. Se il nome, "Il Conte Matto" è certo strano, il cibo che servono è straordinario, a partire da alcuni pecorini buonissimi. Questa parte della Toscana non è certo la più popolare ma ha davvero tante cose da offrire. Tenetela in considerazione la prossima volta che pensate di venirci a trovare: non ve ne pentirete di sicuro. Email: podcast@larno.it Facebook: https://www.facebook.com/larno.it Twitter: @arno_it / @WhatsupTuscany I LINK ALLE FONTI https://www.tuscanypeople.com/buonconvento-di-nome-e-di-fatto/ https://www.finestresullarte.info/viaggi/buonconvento-luogo-felice-crete-senesi https://www.tuscanysweetlife.com/province/provincia-siena/buonconvento/ https://siviaggia.it/borghi/borgo-buonconvento-toscana/217877/ https://www.ledolcezzedinanni.com/ https://www.pieveasalti.it/ https://www.trenonatura.terresiena.itbr...

    34 min
  7. Radicofani e Ghino di Tacco, il Robin Hood toscano - Ep. 177

    11/24/2023

    Radicofani e Ghino di Tacco, il Robin Hood toscano - Ep. 177

    Una delle cose migliori che si possono fare in Toscana è prendere la propria vettura ed esplorare senza una meta precisa le stradine dell'interno. Male che vi vada tornerete a casa avendo visitato villaggi deliziosi, panorami spettacolari e, magari, avrete trovato un posto dove si mangia alla grande senza spendere una fortuna. Talvolta, però, la Dea Bendata vi fornisce un assist niente male. Capitai in questo piccolo villaggio ai piedi del Monte Amiata assolutamente per caso, mentre gironzolavo con la mia motocicletta nella terra del Brunello. Quando vidi là in alto, in cima ad una collina, una imponente e solitaria torre, la curiosità fu troppa e dovetti andare a dare un'occhiata. Si trattò di una deviazione decisamente fortunata, visto che mi permise di conoscere meglio questa parte della Toscana ed imparare tante cose di un personaggio tra i più singolari di questa terra. Se il suo nome fu reso popolare negli anni '80 da Bettino Craxi, che lo usava come pseudonimo per firmare i suoi editoriali più caustici, si tratta di un tipo davvero unico. Un nobile decaduto, quando suo padre fu condannato a morte dal governo di Siena se la legò al dito e diventò uno dei briganti più temuti di sempre. Aveva però un buon cuore, tanto da non derubare mai i poveri e da dare spesso e volentieri parte del bottino a chi aveva bisogno. Ecco perché questa settimana What's Up Tuscany vi porterà a Radicofani per raccontarvi tutto quel che c'è da sapere su Ghino di Tacco, il Robin Hood toscano e la cittadina che non l'ha mai dimenticato. Se ascolterete l'intero episodio scoprirete come la sua vicenda non fu che uno dei tanti episodi incresciosi della sanguinosa lotta tra Guelfi e Ghibellini, come la gente di Radicofani s'innamorò di questo brigante gentiluomo e di come un gesto di generosità del tutto casuale fu sufficiente a garantire a Ghino di Tacco il perdono per i suoi crimini. L'ex brigante diventò per tre anni la guardia del corpo di Papa Bonifacio VIII, salvandolo dal tentativo di rapimento dei potenti Colonna. Dopo la sua storia e leggenda, vi porterò nella fortezza che rubò proprio allo Stato della Chiesa e che ora ospita un interessante museo che include una catapulta medievale funzionante. Se dall'alto della torre si godono viste splendide della Val d'Orcia e della Valdichiana, due delle vallate più belle di questa regione, la cittadina di Radicofani ha molto altro da offrire. Questa fermata quasi obbligatoria sulla Via Francigena è davvero una piccola perla medievale, con un paio di piccole splendide chiese ed una antica stazione di posta che i Medici hanno trasformato in un piccolo palazzo. Se, invece, siete interessati alla parte oscura e misteriosa della vita, dovete assolutamente fermarvi e vedere il Bosco Isabella, un giardino romantico costruito a fine Ottocento che è allo stesso tempo molto affascinante e legato ai misteriosi riti della Massoneria italiana. Sebbene abbia poco più di mille abitanti, Radicofani è un villaggio molto vivo, dove si organizzano diverse feste durante l'anno. Se a giugno si può scoprire tutto dei mestieri antichi che resero questa cittadina prospera, l'evento più sentito si tiene l'8 settembre, giusto in tempo per la vendemmia. Per celebrare la Madonna delle Vigne, a Radicofani si tiene uno strano palio che vede giovani energumeri correre per le stradine del centro portando sulle spalle un pesante barile. Questa parte della Valdichiana sta diventando sempre più popolare con i turisti stranieri. D'altro canto, come dargli torto? La campagna è splendida, si mangia alla grande, si trova vero Brunello a prezzi non esosi godendosi pure un po' di pace e tranquillità. La prossima volta che pensate di venirci a trovare in Toscana, prendete in considerazione Radicofani e la Valdichiana. Ve ne innamorerete di sicuro. Email: podcast@larno.it Facebook: https://www.facebook.com/larno.it Twitter: @arno_it / @WhatsupTuscany I LINK ALLE FONTIbr...

    26 min
  8. Firenze, Ponte Vecchio e la guerra dell’oro - Ep. 176

    11/17/2023

    Firenze, Ponte Vecchio e la guerra dell’oro - Ep. 176

    Quando nel febbraio 2021 abbiamo iniziato questo piccolo podcast, la nostra ferma intenzione era di raccontarvi tutto delle parti meno conosciute della Toscana, quelle che non troverete di sicuro sulla copertina delle guide turistiche. Anche se cerchiamo di rimanere fedeli alla nostra missione originale, vorremmo aiutare ogni visitatore ad approfittare di tutto quello che la nostra regione può offrire. Guardate, per esempio, uno dei monumenti più famosi di questa terra, un ponte che è allo stesso tempo molto strano e molto conosciuto. Sono sicuro che tra i milioni di turisti che, ogni anno, affollano questo storico ponte, sono pochissimi quelli che hanno la minima idea della sua incredibile storia e delle mille curiosità che nasconde. Se è vero che il ponte è davvero molto antico, quanti sanno che ci vollero secoli e diversi tentativi prima di capire come fare in modo che resistesse alle devastanti piene dell'Arno? Sapevate che, una volta, questo ponte era molto più vivace di ora ma allo stesso tempo confusionario e piuttosto puzzolente? Ci sarebbe voluto il capriccio di un granduca per trasformarlo nel salotto di oggi e renderlo una delle strade dello shopping più famose d'Europa. Questo posto è pieno di curiosità, aneddoti e dettagli che sfuggiranno a moltissimi turisti. Ecco perché questa settimana What's Up Tuscany vi riporta a Firenze per raccontarvi tutto quel che c'è da sapere sull'incredibile Ponte Vecchio, un monumento tanto famoso quanto bizzarro. Se ascolterete l'intero episodio vi racconterò della sua storia complicata e di come, fin dai tempi dei Romani, i ponti costruiti qui durassero pochi anni prima di essere travolti da una delle troppe alluvioni che l'Arno riserva a questa terra. Ci sarebbe voluto un allievo di Giotto per capire come progettare una struttura in grado di resistere alle piene più devastanti e garantirgli per sempre un posto nel cuore dei fiorentini. All'inizio del Cinquecento il ponte era un posto molto popolare ma piuttosto volgare, con tanto casino, una locanda piuttosto malfamata e parecchi negozi puzzolenti, tanto da offendere il potente Granduca Ferdinando I. Fu un suo editto a far cacciare le macellerie ed i pescivendoli, aprendo le porte solo ad orafi e gioiellieri. Ora il rapporto tra Ponte Vecchio ed i preziosi è così forte da essere diventato quasi simbiotico. Se questo ha mantenuto il monumento vivo e vegeto, ha creato anche qualche problema. Nel settembre 2022, quando una casa di moda fiorentina decise di aprire un negozio per vendere delle costose borsette ricoperte d'oro, si è scatenata una vera e propria guerra che finirà presto in tribunale. I fiorentini sono molto seri quando si tratta di difendere le loro tradizionali strade dello shopping, anche se qualche critico dice che questo sta trasformando il centro storico in un museo a cielo aperto. Negli ultimi capitoli vi dirò poi le tante curiosità su questo famoso monumento, dalla pazzesca ragione per la quale non è del tutto diritto alla strana meridiana che è nascosta sul ponte fino alla vera ragione dietro ai tanti lucchetti che si trovano vicino al busto di Benvenuto Cellini. Se siete a Firenze con la vostra amata, vi dirò dove potrete scattare un selfie memorabile ma anche il miglior modo di godervi Ponte Vecchio da una prospettiva del tutto nuova. Infine vi racconterò di un ristorante incredibilmente esclusivo che apre di tanto in tanto e vi potrebbe permettere di cenare letteralmente sopra il ponte. Questa esperienza è tanto particolare quando all'insegna del lusso estremo, a partire dal prezzo: più di 6.000 euro a coppia. Se siete disposti a pagare questo salasso, potrete gustare un menu davvero assurdo, ricoperto di oro zecchino. Se il panorama è grandioso, non avrete bisogno di fare un mutuo per godervi questo posto straordinario. Ultimamente è diventato una specie di inno al consumismo ma è anche il cuore e l'anima di questa città. La prossima volta che passate da Firenze, fategli una

    33 min

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Il podcast dell'Arno vi racconta la Toscana una storia alla volta, andando oltre le prime pagine, più in profondità. Forse non saranno le notizie più importanti ma quelle che ci aiutano a vedere la realtà attraverso una lente diversa, parlando con persone che possano aiutarci a capire meglio cosa renda questo territorio unico. Uno sguardo sulla Toscana dedicato a chi ci vive, a chi vive lontano e a tutti quelli che amano questa straordinaria, contraddittoria regione. Condotto da Luca Bocci

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