Scrivi Cristina Leone Rossi

In questo episodio di “Scrivi”: pongo delle riflessioni sull’amore nel senso più ampio del termine, delle relazioni tra le persone e l’approdare ad un modo disinteressato dell’amare. Amare è arrivare ad accettare che quella persona possa andare via. Arrivare ad amare accettando che quella persona si possa perdere ed essere grati ugualmente. Si parla di confini irrimediabili, oltre il quale con la morte effettiva, non ci potrà essere un rincontro. E invece li dove si può porre rimedio esorto a farlo. Queste riflessioni avvengo in una stagione della mia esistenza dove ho avuto a che fare con delle “andare via” irrimediabili perché hanno valicato il confine della vita, passando dall’altra parte e questo mi costringe alla riflessione delle presenze e delle assenze nelle nostre vite.

Luca Piano, il mio terzo romanzo, preordinabile sul sito di bookabook. Racconta la storia di un ragazzino di sedici quasi diciassette anni alle prese con la sua confusione interiore. Ambientato in estate, la stagione per eccellenza della: Sospensione.

L’estate, la stagione per eccellenza della sospensione, in cui la sospensione riesce a vivere ed ha pieno diritto di esistere.

L’episodio parla, partendo dall’ultimo episodio “stanza buia), dei colori e delle pagine che compongono il romanzo della nostra esistenza. Non denigrando le pagine “grigie” senza voler liberarsi dei periodi buii, non a fuoco, confusi. Si parla di nuovi colori. Di noia che è necessaria. E dei bambini che eravamo con la speranza di poter rimanere ad esserlo per sempre.

Perché?

Testo di Cristina Leone Rossi