Inside books Ilenia Zodiaco
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Una storia d'amore lunga una vita quella tra me e la lettura. In questo podcast vi racconto i libri che leggo, autori e autrici che incontro lungo la strada, le trappole e le meraviglie della letteratura. Niente effetti speciali, niente musica. Solo voce e libri.
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L'età dell'innocenza di Edith Wharton - #MATTONIAMERICANI
Immergiamoci nel mondo di Edith Wharton, una delle scrittrici più note della letteratura americana, cresciuta durante la Gilded Age, il periodo brevissimo tra fine 800 e inizio 900 che ha fatto da spartiacque a due epoche. Il suo capolavoro, L’età dell’innocenza (1921) - che la consacra anche come prima donna a vincere il Premio Pulitzer - è ricco di riflessioni ancora attuali sulla moda, sul bieco conformismo e sulla resistenza al cambiamento. Come ha fatto lo sguardo da antropologa di Wharton ad arrivare tanto lontano? Lo scopriamo analizzando il romanzo più mordace dell’upper class newyorkese
Intro - 00:01 min
1.0 Keeping up with Edith Wharton – La vita di una donna dai tanti primati - 01:17 min
2.0 La Vecchia New York - Il contesto storico e sociale di Wharton - 06:47 min
3.0 Una pioniera o una snob? - L’eredità dell’autrice - 11:36 min
4.0 Storia e Romanzo, Individuo e Società: una nuova formula narrativa per un mondo che cambia - 16:03 min
4.1 Un classico che rifiuta giudizi semplicistici - 23:45 min
5.0 Tribalismo sociale e silenzi disciplinanti: la New York di Newland Archer - 25:40 min
6.0 Espellere la diversità: Ellen Olenska e il modello di donna moderna - 32:54 min
6.1 Amore o fantasia? Il rapporto tra Ellen e Newland - 35:34 min
6.2 La libertà individuale: tra dovere e desiderio - 43:43 min
7.0 Due modelli di donna contrapposti: la trappola della morale femminile - 46:57 min
7.1 Narrazione inaffidabile e contronarrazione ironica: la purezza fittizia di May - 51:41 min 7.2 L’arbitrarietà morale de L’età dell’innocenza - 58:03 min 8.0
L’Epilogo - 01:03:12 min -
Moby Dick di Herman Melville #MATTONIAMERICANI
Moby Dick, un libro mastodontico sia per mole sia per ambizione. Ancora oggi, dopo secoli dalla sua pubblicazione, è riconosciuto come un’impresa letteraria impareggiabile, così come è un’impresa è leggerlo. Quali sono i motivi di questa reputazione? Li analizziamo nella puntata di oggi, a partire dall’autore, Herman Melville, considerato uno dei padri della narrativa americana.
Intro 00:01 min
Un newyorkese in mare – Vita di Herman Melville 00:27 min
Nemo profeta in patria – I motivi dell’insuccesso 07:56 min
Dall’ideazione di Moby Dick alla scelta dell’industria baleniera come tema 11:01 min
Il dualismo strutturale di Moby Dick, tra allegoria e simbolismo 16:23 min
L’incontro con l’alterità e il relativismo dei punti di vista 19:24 min
L’enigma della Balena Bianca 27:29 min
La cosmologia di Melville tra Mito e Realtà 32:05 min
Il capitano Achab 38:24 min
Il finale tragico e il disordine 43:46 min -
La trilogia di Bartimeus - Un fantasy sfortunato
Negli anni 2000, sulla scia di Harry Potter, nascevano saghe fortunatissime come Percy Jackson e Artemis Fowl. La trilogia di Bartimeus è ormai un cult degli urban fantasy middle grade (un target 11-12 anni) di quel periodo aureo per il genere. Eppure in Italia non è stato mai pienamente valorizzato dal punto di vista editoriale. Sarà il caso di recuperare? Ne parliamo nell'episodio di oggi.
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La signora Dalloway di Virginia Woolf #MattonInglesi
È arduo parlare di Virginia Woolf come è arduo parlare di qualsiasi autrice con una biografia e un profilo storico così ingombranti. Se la sua vita è stata in qualche modo un manifesto poetico e filosofico, l’eredità più preziosa per noi lettori è la sua opera, che rappresenta, al pari del lavoro di James Joyce, il vertice del Modernismo. De La signora Dalloway (1925), testo indubbiamente innovativo, oggi ci commuove più il lirismo e, ancora di più, l’affetto e l’attaccamento che la sua protagonista prova per la vita. Sebbene formalmente esigente, la prosa ci appare anche limpida, luminosa. I momenti elegiaci sono sì, a tratti enigmatici, ma non cervellotici, freddi o incomprensibili. Virginia Woolf è una scrittrice complessa ma non oscura, mai.
Proviamo allora a tracciare un profilo di quest’autrice a partire dal suo capolavoro, evitando l’aneddotica biografica, i tecnicismi letterari e tuffandoci difilato nel cuore del testo.
00:00 - 05:18 - Chi è Virginia Woolf?
05:24 - La signora Dalloway
08:39 - L'idea del romanzo tra vita e morte, sanity e insanity, confronto tra Clarissa e Septimus
14:23 - La diversità del romanzo
16:41 - La fluidità e la fugacità del testo
18:43 - Lo stile modernista
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Via dalla pazza folla di Thomas Hardy #MattonInglesi
Thomas Hardy, l’ultimo grande romanziere dell’età vittoriana è il protagonista di questo approfondimento sui Mattoni Inglesi, il nostro percorso di lettura nell’800 inglese. Un autore di collegamento tra il periodo vittoriano e quello novecentesco, di cui vengono anticipati i temi, così pessimisti, e in cui emerge una coscienza diversa, più tormentata e inquieta. Oggi ci concentriamo sul suo quarto romanzo, Via dalla Pazza folla, pubblicato nel 1874 su The Cornhill Magazine, una rivista curata da Leslie Stephens, il padre di Virginia Woolf. Le prime recensioni paragonarono la scrittura di Hardy a quella di George Eliot e lo riconobbero come una nuova voce importante nella narrativa inglese. Approfondiamo le sue caratteristiche e la sua filosofia.
L’ultimo romanzo vittoriano? - 00:01
Storie di matrimoni - 01:37
La Natura e la Pazza Folla – 09:07
La concezione dell’amore e l’analisi dei tre corteggiatori - 12:51
Il fatalismo di Hardy – 26:19
La questione del genere, un’eroina protofemminista? - 29:17
Conclusioni – 33:48 -
Il miglior romanzo inglese? Middlemarch di George Eliot #MattonInglesi
Non è raro che Middlemarch venga presentato come il miglior romanzo dell’800 inglese ma anche come il più difficile e intellettualistico. Una reputazione, a dir poco, ingiusta. Non è affatto una lettura complicata – è una commedia di costume! - ma è certamente una lettura esigente, che richiede pazienza e tempo. Tanta pazienza e tanto tempo che verranno ampiamente ripagati dalla profondità e dalla ricchezza straordinaria di questo esperimento letterario che ha l’ambizione di racchiudere l’oceano della complessità umana in una goccia. Raccontare le più sottili finezze della psiche degli individui attraverso le vicende monotone e triviali di un piccolo paesotto della provincia inglese, per giunta immaginario: Middlemarch.
Introduzione: il più forte o il più debole dei romanzi inglesi? min. 00:00
Contesto storico e politico: l’esplosione della Modernità tra Storia e Mito min. 11:14
Filosofia del romanzo policentrico: la soggettività è relazionale min. 19:47
La rete dei personaggi: analogie e contrappunti min. 25:50Casaubon e Lydgate, Will e Dorothea: un chiasmo min. 28:53Stupidità e intelligenza morale min. 42:41
Il problema della moralità tra determinismo e libero arbitrio min. 45:42Analisi delle famiglie Garth e Vincy min. 46:37Analisi delle tre protagoniste: Mary, Rosamond e Dorothea min. 52:57Un confronto con Jane Eyre di Charlotte Bronte: le due Rosamond min. 59:35
L’immaginario simbolico del romanzo min. 1:21:59
Interpretazione del finale min. 1:15:48