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F-SECURE - 2020: ecco come gli hacker hanno approfittato del Covid-19 F-SECURE
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- Technology
F-SECURE - 2020: ecco come gli hacker hanno approfittato del Covid-19
Contenuto sponsorizzato
In questo podcast, realizzato con il supporto di Radio IT, ti racconto - grazie al report Attack Landscape H1 2020 di F-Secure - cosa è successo sul fronte della cybersecurity nei primi sei mesi di quest'anno difficilissimo.
Il report traccia la panoramica sugli attacchi sferrati nel primo semestre di un anno che, purtroppo, non dimenticheremo facilmente. Tra le ricadute della pandemia, infatti, c’è l’aver rimodellato, quasi rivoluzionato, il modo in cui operano le società e le istituzioni e, di conseguenza, il modo in cui le persone e le aziende utilizzano la tecnologia.
L’andamento degli attacchi email a tema Covid è stato parallelo a quello dei contagi di Covid-19: entrambi sono cresciuti tra marzo e aprile, e hanno cominciato a diminuire verso maggio. E come per il coronavirus, il problema non è scomparso - anche perché, va detto, se il virus biologico è una drammatica novità, il phishing è un fenomeno piuttosto antico nella cronologia dei virus informatici. Infatti, dice il report, la posta elettronica ha continuato ad essere il modo più comune di diffondere malware: nella prima metà del 2020 ha coperto poco più della metà - il 51% - della “quota di mercato” di tutto il malware messo in circolazione.
Nel podcast potrai ascoltare altri dettagli sulle modalità di attacco, sulle truffe più comuni e sui brand più coinvolti. Buon ascolto!
Altri contenuti su www.radioit.it
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Il report traccia la panoramica sugli attacchi sferrati nel primo semestre di un anno che, purtroppo, non dimenticheremo facilmente. Tra le ricadute della pandemia, infatti, c’è l’aver rimodellato, quasi rivoluzionato, il modo in cui operano le società e le istituzioni e, di conseguenza, il modo in cui le persone e le aziende utilizzano la tecnologia.
L’andamento degli attacchi email a tema Covid è stato parallelo a quello dei contagi di Covid-19: entrambi sono cresciuti tra marzo e aprile, e hanno cominciato a diminuire verso maggio. E come per il coronavirus, il problema non è scomparso - anche perché, va detto, se il virus biologico è una drammatica novità, il phishing è un fenomeno piuttosto antico nella cronologia dei virus informatici. Infatti, dice il report, la posta elettronica ha continuato ad essere il modo più comune di diffondere malware: nella prima metà del 2020 ha coperto poco più della metà - il 51% - della “quota di mercato” di tutto il malware messo in circolazione.
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