Calle de l’Aseo I Nizioleti raccontano Venezia

    • Lugares y viajes

Oltre alle mescite di vini c’erano anche luoghi adibiti alla trasformazione del vino in aceto: Venezia ne faceva un grande uso, non solo per la sua cucina (esso è un ottimo conservante e nelle tradizioni alimentari della laguna è indispensabili per il saor, l’intingolo a base di cipolla soffritta nell’olio, uvetta e aceto fatto alla fine evaporare, che versato sul pesce lo rendeva particolarmente appetitoso e facile da conservare per giorni), ma anche per disinfettare l’acqua potabile trasportata nelle botti per mare che tendeva a imputridire soprattutto in estate: mescolandovi dell’aceto diminuiva la possibilità di infezioni intestinali. Per questo non è difficile incontrare una Calle de l’Aseo, o un Ponte de l’Aseo, che segnano il luogo dove esistevano queste attività (ad esempio a San Marcuola e a San Giovanni Grisostomo).
© Editoriale Programma - Lorenzo Somma

Oltre alle mescite di vini c’erano anche luoghi adibiti alla trasformazione del vino in aceto: Venezia ne faceva un grande uso, non solo per la sua cucina (esso è un ottimo conservante e nelle tradizioni alimentari della laguna è indispensabili per il saor, l’intingolo a base di cipolla soffritta nell’olio, uvetta e aceto fatto alla fine evaporare, che versato sul pesce lo rendeva particolarmente appetitoso e facile da conservare per giorni), ma anche per disinfettare l’acqua potabile trasportata nelle botti per mare che tendeva a imputridire soprattutto in estate: mescolandovi dell’aceto diminuiva la possibilità di infezioni intestinali. Per questo non è difficile incontrare una Calle de l’Aseo, o un Ponte de l’Aseo, che segnano il luogo dove esistevano queste attività (ad esempio a San Marcuola e a San Giovanni Grisostomo).
© Editoriale Programma - Lorenzo Somma