Il dipinto più bello del mondo - il podcast su Piero della Francesca Federico Sconocchia Pisoni
-
- Cultura e società
-
un podcast di Federico Sconocchia Pisoni per raccontare l'arte, la storia, il tempo di Piero della Francesca.
-
Extra: La biblioteca di Piero
Siamo giunti al termine di questo viaggio alla scoperta dell’arte, la storia e il tempo di Piero della Francesca. Nel corso di questi episodi ho cercato prima di raccontarvi la storia della Resurrezione, e di come questa grande opera abbia rischiato di essere distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale. In quest’ultimo episodio voglio rendere grazie alle innumerevoli fonti che mi hanno, direttamente o indirettamente, aiutato nella stesura delle puntate.
-
Extra: Il furto di Piero
Siamo ad Urbino, è la notte fra il 5 e il 6 Febbraio 1975, e quello che sta per avvenire è il 'furto del secolo'. Quella notte, per più di 400 giorni, sparirono la Flagellazione e la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, assieme alla Muta di Raffaello. Perché furono rubate queste opere? Come è stato possibile farlo così facilmente? In che modo Piero è riuscito a coniugare nel suo stile la tradizione fiamminga con quella rinascimentale?
-
Extra: Le storie della Vera Croce
Il viaggio di oggi alla scoperta di Piero della Francesca inizia a Milano. Non la Milano del suo tempo, la Milano degli Sforza, ma la Milano del IV secolo dopo Cristo, in un tempo in cui l’Impero Romano era ancora unito e non diviso fra Oriente e Occidente, e la fede cristiana stava finalmente conquistando spazio nei luoghi del potere, quello vero. E' qui che nascono le Storie della Vera Croce: e che ci crediate o meno, tutto ciò ha molto a che vedere con Piero della Francesca ed uno dei suoi più grandi capolavori.
-
Extra: Piero e la sua terra
Se c’è un artista che più di tutti ha legato con la sua terra, questi è senza ombra di dubbio Piero della Francesca. Non solo perché nella maggior parte delle opere realizzate dal maestro aretino viene raffigurato il suo borgo natio, ma soprattutto perché Piero, a Sansepolcro, ha costruito tutta la sua vita pubblica, arrivando a diventare uno dei protagonisti politici di Borgo. Tutto questo in un periodo storico, il Rinascimento, che viveva il declino del protagonismo delle città mercantili, e che stava, attraverso geni indiscussi dell’urbanistica e dell’architettura, cambiando di nuovo faccia ai luoghi della vita comune
-
Extra: Piero e il Novecento
Il viaggio di oggi ci porta a Milano, alla Galleria Pesaro, nel 1923. Con noi Margherita Sarfatti, grande intellettuale italiana del primo dopoguerra. È lei che riunisce in Italia il movimento del ‘Ritorno all’ordine’, che a livello internazionale già vede grandi artisti come Dalì e Picasso, e in Italia farà proseliti fra Donghi, De Chirico, Casorati e Carrà. Ad unirli: l’amore per Piero della Francesca.
-
3. Lo stile di Piero
Il nostro viaggio si sta per concludere: tutti i nodi vengono al pettine, e finalmente capiremo qual è il dipinto più bello del mondo, e soprattutto perché quella di Piero è l’arte più bella del mondo. Esiste un trattato in cui Piero ci illustra e sintetizza il suo pensiero circa il proprio metodo artistico. Un pensiero che trae origine da Giotto, si sviluppa durante la sua vita di bottega, e si conclude con il maestoso silenzio della sua opera principale. La stessa quiete che lo ha salvato durante la Seconda Guerra Mondiale, e che lo ha fatto innalzare al di sopra del caos, al di sopra della mediocrità, in una pace sovrannaturale.
Recensioni dei clienti
Iscriviti per rimanere sempre aggiornato sulle ultime uscite!
Iscriviti per rimanere sempre aggiornato sulle ultime uscite!