25 episodi

Marco Panfili, attore, regista e formatore teatrale, ma soprattutto appassionato di lettura.
Nel canale sono presenti letture riguardanti fiabe e favole, poesie, brani di letteratura, ma anche interpretazioni di brevi monologhi teatrali.
Buon divertimento!

Letteratura in Movimento - Fiabe - Racconti - Poesia - Teatro Marco Panfili

    • Arte
    • 5,0 • 1 valutazione

Marco Panfili, attore, regista e formatore teatrale, ma soprattutto appassionato di lettura.
Nel canale sono presenti letture riguardanti fiabe e favole, poesie, brani di letteratura, ma anche interpretazioni di brevi monologhi teatrali.
Buon divertimento!

    Tutto in n punto - Italo Calvino - da le Cosmicomiche

    Tutto in n punto - Italo Calvino - da le Cosmicomiche

    Tratto dalle Cosmicomiche (1965), raccolta di racconti ironici sull’origine e l’evoluzione dell’Universo, Tutto in un punto, narra come, attraverso il “big bang” (la “grande esplosione”), da una concentrazione di materia, in cui tutto e indistinguibile e fuso insieme, siano nate le stelle, le galassie e i sistemi solari. In quel “punto” della storia umana che la nostra immaginazione raffigura a fatica nonostante le spiegazioni della scienza, Calvino colloca mitici abitanti animati da simpatie e antipatie, amori e invidie, pregiudizi e impulsi generosi, quasi come in un condominio troppo
    affollato, dove tutti parlano e sparlano degli altri. In mezzo a questo caos originario, un piccolo gesto scatena il cambiamento da cui nasce il cosmo. E una spiegazione fantastica per raccontare l’improvvisa esplosione ed espansione dell’universo, che avviene grazie a una bella signora sorridente e vitale che decide di fare le tagliatelle. Qui il testo da Rizzoli Education.

    Undercover Vampire Policeman di Chris Zabriskie è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribution 4.0. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Fonte: http://chriszabriskie.com/uvp/Artista: http://chriszabriskie.com/

    • 12 min
    Radiodramma - Radio Tre - L'arte in modulazione di frequenza. (Danger - di Richard Hughes)

    Radiodramma - Radio Tre - L'arte in modulazione di frequenza. (Danger - di Richard Hughes)

    Questo tema offre la possibilità di approfondire il teatro da un altro punto di vista: l’opera teatrale fruita via etere, attraverso la Radio. Il testo teatrale viene appositamente scritto per il mezzo radiofonico e non riadattato, cioè trasposto dal palcoscenico alla radio, come lo sono stati i primi esperimenti italiani in questo campo. In Italia l’URI: Unione radiofonica Italiana è «la prima società concessionaria della radiodiffusione italiana», fondata nell’agosto del 1924, sette mesi dopo l’andata in onda del primo radiodramma. «URI: Unione Radiofonica Italiana. 1-RO: Stazione di Roma. Lunghezza d’onda: metri 425. A tutti coloro che sono in ascolto il nostro saluto e il nostro buonasera [...]»1. Il 6 ottobre 1924, alle ore 21.00, la voce di Ines Viviani Donarelli, inaugura la «prima stazione radiofonica italiana» e il neonato ente radiofonico fa il suo debutto nel panorama sonoro internazionale. Nasce quindi, da un’idea del regista Marco Panfili, una sorta di restituzione in pillole di storia del teatro alla radio, unendo passato e presente. Questo viaggio nel tempo si tesse intorno al primo Radiodramma trasmesso via etere “Danger”, dell’inglese Richard Hughes, trasmesso dalla BBC nel gennaio del 1924. È la storia di tre persone che si ritrovano intrappolate nel sottosuolo, durante una visita in miniera. È nel buio che i protagonisti aprono gli occhi sulle loro vite, confrontandosi con le proprie paure e ambizioni. “Danger” è anche un confronto generazionale sul senso della vita. Una storia breve dalla duplice profondità: non soltanto per l'ambientazione nelle viscere della terra, ma anche per la morale che, implicitamente, ci restituisce. Di fronte ad eventi eccezionali, il saper reagire con lucidità e freddezza è segno di saggezza e riconoscenza per ciò che la vita ci dà.

    Prodotto dalla compagnia Arte Dintorni.

    Proposto al festival teatrale: “Concorso Nazionale di Radiodramma”, organizzato dalla FITA Federazione Italiana Teatro Amatoriale.

    Vincitori secondo posto.

    SI CONSIGLIA ASCOLTO STEREO!

    • 30 min
    Dal libro "Se questo è un uomo" di Primo Levi, una lettura del capitolo "Iniziazione"

    Dal libro "Se questo è un uomo" di Primo Levi, una lettura del capitolo "Iniziazione"

    Se questo è un uomo è un'opera memorialistica di Primo Levi scritta tra il dicembre 1945 e il gennaio 1947. Rappresenta la coinvolgente ma meditata testimonianza di quanto vissuto dall'autore nel campo di concentramento di Auschwitz. Levi sopravvisse infatti alla deportazione nel campo di Monowitz, lager satellite del complesso di Auschwitz e sede dell'impianto Buna-Werke proprietà della I.G. Farben. Fonte Wikipedia

    • 11 min
    "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" PARTE PRIMA - CAPITOLO TERZO - Amburgo in vista

    "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" PARTE PRIMA - CAPITOLO TERZO - Amburgo in vista

    Capitolo 3, del romanzo dello scrittore cileno Luis Sepulveda "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" 

    Tratto da: "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" di Luis Sepulveda - Istrici d'oro - Salani editore - Traduzione Ilide Carmignani

    PARTE PRIMA - CAPITOLO TERZO - Amburgo in vista

    • 7 min
    Il gigante egoista - da "Il Pricipe felice ed altre storie" di Oscar Wilde

    Il gigante egoista - da "Il Pricipe felice ed altre storie" di Oscar Wilde

    Il gigante egoista è una fiaba tratta da "Il Principe felice e altre storie" di Oscar Wilde - Oscar Classici Mondadori - traduzione e introduzione Masolino d'Amico. Voce Marco Panfili.

    Dalla quarta di copertina: "Il principe felice  e altre storie raccolte in questo volume per divertire e far riflettere i suoi figli. Con queste squisite fiabe, infatti, raccontava loro qualche cosa di più che storie di principi, giganti e usignoli, soffermandosi piuttosto sulla vita e sul modo giusto di viverla e nel fare ciò poneva in esse tale e tanta tenerezza da renderle indimenticabili. Si Tratta, in effetti, di fiabe senza età, corredate da una serie di illustrazioni prese da edizioni celebri dell'Ottocento, che sembrano scritte per chiunque è o è stato fanciullo - nel più completo senso del termine - ed è abbastanza saggio o fortunato da aver conservato un poco dell'incomparabile freschezza che da sempre contraddistingue l'infanzia."

    Laid Back Guitars di Kevin MacLeod è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribuzione 4.0. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/ Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-free/index.html?isrc=USUAN1100181 Artista: http://incompetech.com/

    • 10 min
    Lettera d'amore - da Tingeltangel - di Karl Valentin

    Lettera d'amore - da Tingeltangel - di Karl Valentin

    Breve monologo teatrale dell'attore e scrittore tedesco Karl Valentin. "Lettera d'amore" da "Tingeltangel" - Ed. Adelphi - a cura di Mara Fazio. Voce Marco Panfili

    Breve monologo teatrale dell'attore e scrittore tedesco Karl Valentin. "Lettera d'amore" da "Tingeltangel" - Ed. Adelphi - a cura di Mara Fazio. Voce Marco Panfili

    Dalla IV di copertina: La comicità più singolare che da tempo ormai si vedesse sulla scena: una danza infernale della ragione attorno ai due poli della follia: così Tucholsky ogni sera, perlopiù nei Tingeltangel bavaresi, locali fumosi, ingombri di sedie tavolini con lastre di marmo, un pubblico di piccoli impiegati, casalinghe, commercianti applaudiva le apparizioni della sua silhouettes allampanata, che subito provocava “un'incessante risata interiore”, di una specie però  che non ha nulla di particolarmente bonario. Ma negli Anni Venti, mescolati a quel pubblico variegato, si entusiasmavano per Valentin anche essere così diversi come Brecht e Hesse,  Tucholsky e Polgar. La sua “clownerie metafisica” gli aveva fatto inventare, quasi senza accorgersene, ciò che decenni dopo, con qualche pomposità, sarebbe stato chiamato il “teatro dell'assurdo”. E le sue scene e monologhi, ricamati sull'esasperazione, apparivano come una grandiosa conferma della “inadeguatezza di tutte le cose, compresi noi stessi” (diceva Brecht, ma curiosamente anche Hesse vedeva in Valentin il disvelatore di una radicale  “inadeguatezza”). Davanti alla faccia di Valentin, come davanti a quella di Buster Keaton o di Totò ci sentiamo scossi, al tempo stesso, dalla commozione e dal riso. Ed è difficile guardarlo, o leggerlo, senza essere contagiati dalla sua insondabile perplessità, in cui Polgar riconosceva “un frammento della perplessità ancestrale propria della creatura umana per il fatto di esistere”. Scritti in un saporoso bavarese, i testi di scena  di Karl Valentin conservano intatta la sua comicità, come una mosca nell'ambra: ne presentiamo qui per la prima volta una scelta dove sono rappresentati i suoi vari generi, dal monologo alla scena a due, alle piccole commedie. A cura di Mara Fazio

    • 2 min

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