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Libro III, Capitolo IX - Relitti e alluvioni (Flotsam and Jetsam‪)‬ Il Signore degli Anelli: un Audiolibro a cura di Libri Per Passione

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Mentre Gandalf e il corteo reale si avviano ad incontrare Barbalbero, Gimli, Legolas e Aragorn rimangono con gli hobbit, per consumare insieme un lieto pasto, fumare in pace e ricostruire insieme i frammenti sparsi delle loro storie parallele. Gli hobbit raccontano dunque la loro prigionia e l'incontro con gli Ent, fino agli eventi decisivi dell'attacco a Isengard.

La marcia trionfale degli Ent era giunta alla valle dello stregone sul calar della notte, proprio mentre gli eserciti di Saruman uscivano dalle mura per portare il loro attacco al Fosso di Helm. Lasciato passare l'esercito, al cui inseguimento subito erano stati posti molti degli Ucorni (Huorns) – ovvero gli alberi viventi della foresta di Fangorn -, gli Ent si buttarono furiosamente alla demolizione delle mura di Isengard. Superato l'ostacolo, essi si avventarono nella valle, trovando sulla loro strada pozzi eruttanti fuochi e fumi avvelenati. Per sconfiggere Saruman, l'unica soluzione era deviare il corso del fiume Isen e creare un'inondazione in grado di allagare le profonde caverne nelle quali si nascondevano le fucine di guerra dello stregone: e così fu.

Quello che dunque si presenta agli occhi degli amici ritrovatisi è un bacino di acque morte e inquinate sulle quali galleggiano relitti di guerra, e nel mezzo del quale sorge il pinnacolo spettrale di Orthanc. Saruman è prigioniero, e la sua potenza, forse, definitivamente offuscata.

Mentre Gandalf e il corteo reale si avviano ad incontrare Barbalbero, Gimli, Legolas e Aragorn rimangono con gli hobbit, per consumare insieme un lieto pasto, fumare in pace e ricostruire insieme i frammenti sparsi delle loro storie parallele. Gli hobbit raccontano dunque la loro prigionia e l'incontro con gli Ent, fino agli eventi decisivi dell'attacco a Isengard.

La marcia trionfale degli Ent era giunta alla valle dello stregone sul calar della notte, proprio mentre gli eserciti di Saruman uscivano dalle mura per portare il loro attacco al Fosso di Helm. Lasciato passare l'esercito, al cui inseguimento subito erano stati posti molti degli Ucorni (Huorns) – ovvero gli alberi viventi della foresta di Fangorn -, gli Ent si buttarono furiosamente alla demolizione delle mura di Isengard. Superato l'ostacolo, essi si avventarono nella valle, trovando sulla loro strada pozzi eruttanti fuochi e fumi avvelenati. Per sconfiggere Saruman, l'unica soluzione era deviare il corso del fiume Isen e creare un'inondazione in grado di allagare le profonde caverne nelle quali si nascondevano le fucine di guerra dello stregone: e così fu.

Quello che dunque si presenta agli occhi degli amici ritrovatisi è un bacino di acque morte e inquinate sulle quali galleggiano relitti di guerra, e nel mezzo del quale sorge il pinnacolo spettrale di Orthanc. Saruman è prigioniero, e la sua potenza, forse, definitivamente offuscata.

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