Market Flash

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Il podcast rivolto a chi desidera restare aggiornato sulle ultime notizie dai mercati finanziari raccontate da Alberto Tocchio, Head of Global Equity and Thematics di Kairos. Per non perdere tutti gli aggiornamenti di Kairos, iscriviti alla sezione Approfondimenti del sito www.kairospartners.com

  1. 1 LUG

    Market Flash del 1 luglio 2025

    In questo episodio:  I mercati azionari hanno stupito per resilienza, con l’S&P 500 salito di quasi il 30% dai minimi di aprile, spinto dal dominio USA nei settori Tech e AI, che hanno compensato una partecipazione ristretta e multipli elevati. Al contrario, petrolio e dollaro hanno segnato performance negative, con quest’ultimo in calo dell’11%, il peggior semestre da 40 anni.Le dinamiche macroeconomiche cominciano a mostrare segnali misti, con revisioni al ribasso del PIL americano, fiducia dei consumatori in peggioramento, richieste di sussidi in aumento e settore immobiliare in contrazione. Tuttavia, la Fed di Atlanta stima ancora un +3,4% nel secondo trimestre, e i mercati prezzano fino a tre tagli ai tassi entro fine anno.Lo scenario geopolitico e fiscale resta in primo piano, tra l'effetto stabilizzante del cessate il fuoco non ufficiale tra USA e Iran, il rilancio della spesa per la difesa al vertice NATO, e la spinta di Trump per il “Big Beautiful Bill”. Intanto in Europa, la Germania vara un piano di investimenti che porterà il deficit verso il 4%, mentre la Francia rischia instabilità politica, con riflessi su spread e borse.Siamo entrati nella seconda metà del 2025 con mercati forti in apparenza, ma sorretti da una narrativa fragile. La resilienza finora è notevole, ma si basa su aspettative elevate di stimoli fiscali e tagli ai tassi, mentre i segnali macro iniziano a indebolirsi.L’equilibrio è precario. Il posizionamento degli investitori è più aggressivo rispetto al bottom di aprile, ma ancora lontano dai livelli di euforia. La traiettoria dei prossimi mesi dipenderà dalla tenuta dell’economia reale e dalle mosse delle banche centrali: ogni dato su inflazione, lavoro o consumi può diventare catalizzatore di volatilità.In questo contesto, la gestione del rischio torna centrale, perché la narrativa attuale – guidata da tech, stimoli e geopolitica contenuta – potrebbe non reggere se il quadro macro peggiorasse.

    12 min
  2. 17 GIU

    Market Flash del 17 giugno 2025

    In questo episodio:  Il rally dei mercati azionari, sostenuto da riposizionamenti forzati e programmi di buyback, si scontra con indicatori tecnici e fondamentali che segnalano l’esaurimento della fase risk-on, tra cui un premio al rischio negativo sull’S&P 500, la risalita dei rendimenti obbligazionari e il progressivo disimpegno degli investitori americani penalizzati anche dal cambio.Le tensioni geopolitiche, riaccese dall’attacco israeliano a infrastrutture nucleari iraniane, aumentano il rischio di escalation in Medio Oriente, mentre i rapporti tra Stati Uniti e Cina restano tesi nonostante timidi segnali di dialogo, con dazi in forte crescita e ripercussioni evidenti su commercio, inflazione e stabilità interna americana.La spinta dei settori tecnologici legati all’Intelligenza Artificiale sostiene alcuni segmenti del mercato statunitense, ma la fragilità strutturale dell’attuale equilibrio, unita alla composizione meno tech-oriented degli indici europei, limita la portata del rally e accentua le divergenze regionali. In questo scenario dominato da incertezza geopolitica, pressioni interne e transizioni economiche complesse, il mercato mostra una vulnerabilità crescente dietro la stabilità apparente. È in momenti come questi che diventa centrale adottare un approccio prudente, diversificare con attenzione e concentrarsi su qualità e solidità di medio-lungo termine per navigare tra volatilità e cambi di paradigma.

    14 min
  3. 4 GIU

    Market Flash del 4 giugno 2025

    In questo episodio:   L’S&P 500 ha chiuso il mese con un rialzo di oltre il 6%, la migliore performance di maggio da oltre trent’anni. Dai minimi dell’8 aprile, l’indice è salito del 19%, sostenuto in gran parte dalle “Magnificent Seven” e dall’attivismo record degli investitori retail, che hanno rappresentato il 36% dei volumi giornalieri.Il “Big Beautiful Bill” di Trump, approvato alla Camera con un solo voto di scarto, prevede forti tagli fiscali, finanziati da dazi il cui gettito è sempre più incerto. Il disegno di legge rischia di far esplodere il debito pubblico e ha già innescato tensioni politiche, con le dimissioni di Elon Musk. In parallelo, Trump ha raddoppiato i dazi su ferro e alluminio respingendo l’immagine di leader arrendevole riassunta nell’acronimo “TACO” (“Trump Always Chickens Out”).L’inasprimento delle relazioni USA-Cina, con possibili restrizioni al settore tech e misure sugli studenti cinesi, si somma a una situazione fiscale sempre più fragile. I rendimenti dei Treasury sono ai massimi dal 2007, il mercato immobiliare rallenta e la fiducia dei CEO è ai minimi storici. Intanto, l’inflazione resta sotto osservazione in un contesto globale di tassi in salita e rischi sistemici crescenti.Il rally recente si basa su riposizionamenti forzati e aspettative ottimistiche, ma si muove su fondamenta fragili. In un clima di crescente incertezza su dazi, debito e geopolitica, è forse il momento di ridurre l’esposizione al rischio, aumentare la qualità dei portafogli e usare la bassa volatilità per coprirsi.

    14 min

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