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Radio degli studenti universitari di Cagliari. Mission del media è raccontare il movimento culturale e la città nei suoi molteplici aspetti

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    • Cultura e società
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Radio degli studenti universitari di Cagliari. Mission del media è raccontare il movimento culturale e la città nei suoi molteplici aspetti

    Un Viaggio nel Jazz: Tedde, Maltana e Russino in Concerto

    Un Viaggio nel Jazz: Tedde, Maltana e Russino in Concerto

    Al Music Hall di Sassari il Trio d'Eccezione in Concerto



    Il Music Hall Live Club di Sassari si prepara ad accogliere un concerto imperdibile per tutti gli amanti del jazz. Venerdì 7 giugno, alle ore 21:30, salirà sul palco un trio d'eccezione, frutto di una consolidata collaborazione tra tre musicisti di spicco sulla scena jazzistica nazionale e internazionale: Mariano Tedde al pianoforte, Salvatore Maltana al contrabbasso e Massimo Russino alla batteria.



    Questo trio, noto per la sua affinità artistica e per la capacità di trasportare il pubblico, si esibirà in un concerto che promette di essere un vero e proprio tuffo nell'America Songbook. Il repertorio scelto per la serata comprende gli standard più celebri che hanno segnato il cammino del jazz.



    Tra gli autori dei brani proposti figurano nomi come George Gershwin, Rodgers & Hart, Cole Porter, Duke Ellington e Tom Jobim, compositori che hanno saputo catturare e definire l'essenza del jazz. La performance di Tedde, Maltana e Russino, renderà omaggio a questi giganti della musica.



    Mariano Tedde, pianista di grande sensibilità e talento, è riconosciuto per il suo stile raffinato e la sua capacità di improvvisazione. Salvatore Maltana, con il suo contrabbasso, aggiunge profondità e dinamismo, mentre Massimo Russino, alla batteria, completa il trio con il suo ritmo incisivo.



    Il concerto rappresenta un'occasione unica per ascoltare dal vivo questi tre straordinari musicisti, che con passione e dedizione continuano a tenere viva la tradizione jazzistica. Gli spettatori saranno trasportati in un'atmosfera dove le melodie senza tempo del jazz risuoneranno ancora una volta.

    • 11 min
    Casa Famiglia Killia, centro specializzato in pet-therapy

    Casa Famiglia Killia, centro specializzato in pet-therapy

    Un progetto per tutti che prevede pet-therapy con cani coterapeuti. Ad esempio bambini, giovani adulti con disabilità e anziani con difficoltà comunicative







    Casa "Killia" nasce dal desiderio di una famiglia che ha accolto Asia, una bimba con disabilità adottata quando aveva 7 mesi di vita, in particolare dal 2015 hanno creato una Cooperativa sociale che si occupa del benessere degli animali e degli esseri umani. Inoltre fa parte del progetto anche un’equipe di professionisti. Tra questi una veterinaria, un psicologo, otto esperti in pet- therapy, un tecnico della riabilitazione psichiatrica e un educatore cinofilo. A parlarcene Simona Cao, presidente della cooperativa e veterinaria esperta in comportamento animale e coadiutrice delle attività di pet-therapy.



    "L'origine di casa "Killia" fa riferimento alla sfera personale e professionale- commenta Simona Cao-, con mio marito abbiamo adottato una bambina con disabilità e l'esperienza della cooperativa e delle communità per minori ci ha permesso di comprendere meglio la necessità di questi bambini di avere una famiglia e le cure di persone competenti in attesa di far parte di un vero e proprio nucleo familiare o di essere inseriti nuovamente in quello originario".



    Il loro scopo è quello di occuparsi del benessere delle persone dall'età dell'infanzia fino agli adulti con un percorso di pet- therapy insieme ai cani coterapeuti come sostegno educativo ed emotivo. In gergo professionale si chiama "effetto soglia", ovvero la diversità dell'animale permette all’uomo di instaurare subito una relazione senza pregiudizi attraverso una comunicazione profonda. Il legame che nasce consente ai professionisti di guidare gli utenti verso apprendimenti emozionali, sociali, cognitivi e psicomotori.



    "Facendo riferimento al cane osserviamo che si è coevoluto con l'essere umano- conclude-, questo butta giù le barriere soprattutto in ambito comunicativo creando una relazione di tipo emozionale. Fenomeno che prende il nome di "effetto soglia", il superamento di quei preconcetti che porta le persone ad aprirsi maggiormente nei rapporti interpersonali".

    • 4 min
    Volontariato: Ninni Santus con Domu mia e Andrea Camedda con Liberitutti

    Volontariato: Ninni Santus con Domu mia e Andrea Camedda con Liberitutti

    Il podcast che racconta il volontariato in Sardegna ci porta a conoscere una nuova realtà. L'appuntamento di oggi è con Domu mia e Liberitutti



    Ninni Santus, presidente dell'associazione "Domu mia" di Muravera, e Andrea Camedda della cooperativa sociale "Liberitutti" (che si occupa della progettazione locale all'interno della stessa associazione) ci raccontano le molteplici attività svolte nel territorio del Sarrabus Gerrei, ma non solo. L'impegno e la dedizione di questo attivissimo gruppo di volontari hanno suscitato l'interesse e il riconoscimento di amministrazioni comunali anche al di fuori del loro bacino di intervento abituale.



    In particolare, il Comune di Quartu Sant'Elena, riconoscendo la qualità e l'efficacia degli interventi messi in campo, ha richiesto alcuni servizi in ambito sociale, dimostrando così la volontà di instaurare una proficua collaborazione. Proprio a Quartu, nei mesi scorsi, è stata aperta una nuova sede che vuole rappresentare un punto di riferimento non solo per le realtà del Terzo settore del Cagliaritano, ma anche per le comunità e i cittadini che necessitano di servizi e progetti sociali innovativi e di qualità.



    Questa espansione e il riconoscimento da parte di altre amministrazioni comunali testimoniano la rilevanza e l'impatto positivo che il lavoro di "Domu mia" e "Liberitutti" sta avendo sul territorio, diventando un modello di riferimento per l'intero contesto regionale. L'obiettivo comune è quello di continuare a offrire servizi di eccellenza e di creare sinergie sempre più ampie per migliorare la qualità di vita delle comunità locali.



    Il CSV, operativo dal 1 Giugno 2021, è gestito dal CSS e si impegna a sostenere il Terzo Settore con risorse finanziarie e umane. Il podcast, condotto da giornalisti esperti del settore sociale, presenterà interviste con ospiti provenienti da realtà come Mondo X-Sardegna, Soccorso Alpino e Speleologico, Domus de Luna e molti altri.

    • 24 min
    Maurizio Barbarossa: regista del corto “Giochi d’Estate”

    Maurizio Barbarossa: regista del corto “Giochi d’Estate”

    Maurizio Barbarossa, nato nel 1973, ha iniziato la sua carriera nel mondo del cinema come attore. Nella sua carriera coem attore ha partecipato a diversi film, tra cui “Fiore Gemello”. Successivamente iniziò a lavorare come regista. Il suo più recente cortometraggio si intitola “Giochi d’estate”.



    “Giochi d’estate” racconta una memoria dell’ormai defunto Bruno Muntoni. Maurizio Barbarossa era suo amico, e parlando con lui li venne l’idea per questo cortometraggio. Il film è stato parzialmente finanziato dalla regione Sardegna, in quanto considerato d’interesse culturale.



    L’episodio rappresentato nel cortometraggio è una tragedia dell’infanzia di Bruno Muntoni, che si portò con se tutta la vita. Una storia molto conosciuta all’epoca, era stata coperta dai giornali del tempo.



    Breve sinossi di “Giochi d’estate”



    Il film corto ci riporta alla Cagliari del 1942, negli anni della seconda guerra mondiale. Bruno aveva 13 anni al tempo, per noia convinse i suoi cugini a seguire un piano per rubare le sigarette alla nonna. Riuscirono a impadronirsi non solo delle sigarette, ma anche di una scatola di fiammiferi. Mentre Bruno e uno dei cugini stavano festeggiando col bottino, dal pagliaio dove avevano lasciato i due fratelli minori gemelli salì una colonna di fumo.



    Per scherzo o per gioco, i due gemelli avevano iniziato un fuoco con i fiammiferi, ma ciò che seguì fu una tragedia. Uno dei gemelli era rimasto indietro, bloccato nel pagliaio. Arrivò la madre, che si buttò al salvataggio. Ma alla fine, non c’è la fecero. Un terribile incendio, nato per gioco, costò la vita a madre e figlio. Bruno vivrà il resto della sua lunga vita con la memoria di questa tragedia, con i sensi di colpa che son nati quel giorno.

    • 7 min
    Festival del Respiro: in contatto con l’ambiente

    Festival del Respiro: in contatto con l’ambiente

    Festival del Respiro: la respirazione come pratica fondamentale



    Oggi a Unica Radio si è svolta l'intervista a Giulia Muroni, curatrice del Festival del Respiro, un festival nomade di arti performative di Sardegna Teatro che si terrà dal 19 al 29 giugno 2024. L'intervista è partita proprio dall'idea del festival, dove Giulia ci ha spiegato che nasce nel 2020 con la drammatica parentesi pandemica che ha costretto tuttə a interrogarsi sull'importanza del respiro, quindi quasi a fermarsi ed esplorare questa pratica apparentemente semplice e comune ma che racchiude dentro se un grande potenziale.



    Il Festival del Respiro parte sia da questa considerazione che da altre che sono da ricercare in un fattore geografico, partito da un luogo ex minerario nel quale si è iniziato a pensare e sperimentare le capacità delle arti performative: l'idea era quella di dialogare con le nuove ecologie e con una mutata percezione dell'ambiente. Fondamentale quindi la comprensione dell'importanza del respiro, pratica da cui prende il nome lo stesso festival.



    Successivamente si è passati a parlare di quanto effettivamente sia importante la respirazione e qui emerge che questo aspetto è dato soprattutto dall'essere comune a tutti gli esseri viventi, poiché permette le loro esistenze. La respirazione di fatto unisce i viventi all'ambiente, ambiente da cui trae possibilità e pulsazioni agendo in un territorio di interdipendenza.



    Parlando dell'organizzazione del festival Giulia Muroni spiega che inizierà con un lavoro già precedentemente proposto dal titolo "Città che cammina", un lavoro che ha una lunga attraversata dentro la città di Cagliari per rimarcare l'importanza di un profilo side specific, vale a dire delle performance proposte declinate e lavorate sul luogo. Si parla quindi del teatro non come contenitore di prodotti già finiti ma come un luogo in cui i processi vengono modellati e di volta in volta forniscono dei modelli differenti per chi assiste.



    Gli artisti presenti



    Si parla poi dei numerosi artisti che saranno presenti al festival, tra cui i Dom, un gruppo anarchico, queer, ibrido che ha base a Roma ma che lavora in tutta Italia, i Motus, altro gruppo della zona di Rimini molto importanti nella storia contemporanea della performance in Italia con un lavoro interessante che si chiama MDLSX, ci saranno Industria Indipendente, Cristina Kristal Rizzo, Parini Secondo e Thjerza Balaj, un'artista più legata al mondo della danza.



    Ci sarà inoltre Basel Zaraa che proporrà, in una performance uno a uno dal 23 al 29, un racconto fatto attraverso gli oggetti della propria casa natale in un campo profughi che ormai non c'è più. Un racconto, quello di Zaraa, che nasce dall'esigenza di raccontare alla propria figlia che cosa accadde alla sua casa d'infanzia, una storia che merita indubbiamente di essere raccontata e che con l'arte trova la sua massima espressione.



    Successivamente Giulia si sofferma brevemente, un pò come nella pratica della respirazione, a riconoscere la gratitudine verso la sua opportunità per aver lavorato e di lavorare a questi progetti che insegnano tanto e che lasciano tanto, di poterli vedere e toccare con mano. Una grande ricchezza che va a sviluppare una forma di spettatorialità critica, aperta e senziente in un territorio di continuo confronto.



    Il contatto fra la natura e i suoi viventi



    Ci si sofferma poi sul tema della natura e del suo contatto con i viventi, dove secondo Giulia la natura non è qualcosa di distinto e distante dai viventi, bensì pensa che loro stessi siano natura e che questa dicotomia tra natura e cultura sia ormai superata. Pensa quindi che questo processo sia necessario e che sia come un atto di posizionamento per immaginare dei futuri possibili.



    L'intervista si conclude discutendo dei progetti per il futuro, progetti per i quali Giulia si definisce entusiasta. Numerosi di questi lavori saranno sempre rivolti a quello che non hanno ancora raggiunto

    • 8 min
    Roberto Zucca scrive le “Storie di Sportisola”

    Roberto Zucca scrive le “Storie di Sportisola”

    Abbiamo intervistato Roberto Zucca, autore della collana "Storie di Sportisola". Il quarto volume tratta del volley maschile



    Lo sport è la passione di Roberto Zucca, giornalista pubblicista, blogger e autore di "Storie di Sportisola", la collana che raccoglie i racconti dei personaggi più importanti del panorama sportivo sardo. Ogni volume affronta uno sport diverso; il volume IV, l'ultimo pubblicato, raccoglie le vicende dei protagonisti del volley maschile. Sul suo blog Sportisola, Zucca aggiorna i suoi lettori sulle ultime novità dello sport isolano che preferisce e sui suoi personaggi più importanti. I suoi libri sono una selezione e un ampliamento delle storie del suo blog, persone che si sono distinte nel corso di questi anni per il proprio talento sportivo.



    Ai nostri microfoni, Zucca ci ha raccontato i suoi inizi come cronista e come redattore, da cosa scaturisce la sua passione per lo sport e come mai ha deciso di creare questa collana di volumi tematici. Ci ha anche raccontato le sue esperienze come consulente e autore di diverse trasmissioni televisive e radiofoniche, spiegandoci come è riuscito a renderle interessanti per il pubblico. Inoltre, ci ha spiegato quanto la sua presenza sul web lo abbia aiutato a differenziarsi dagli altri: Sportisola, infatti, è il suo modo di condividere la sua passione con i suoi follower più affezionati. Per concludere, ha dato un consiglio a chi sta muovendo i primi passi come cronista sportivo e ci ha dato un parere sull'importanza dello sport nella nostra vita quotidiana.



    Classe 1984, Roberto Zucca è laureato in Filologie e Letterature Classiche e Moderne presso l’Università degli Studi di Cagliari. Oltre a scrivere per il suo blog, collabora con diverse testate nazionali in qualità di redattore in ambito sportivo e non solo. Ha anche lavorato come consulente di alcune trasmissioni televisive e radiofoniche del Gruppo Mediaset.

    • 11 min

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