49 min

RICORDI A PIEDE LIBERO. L'AUTONOMIA OPERAIA, L'ESILIO, GLI STUDI SULL'HIV | Catia SIMONE dialoga con Gianfranco PANCINO VITE PARALLELE

    • Narrativa

BARDOLINO (VR) – FRANCIA - ROMA

Per la rubrica VITE PARALLELE Extra:

RICORDI A PIEDE LIBERO. L’Autonomia Operaia, l’esilio, gli studi sull’HiV | Catia SIMONE dialoga con Gianfranco PANCINO

Gianfranco Pancino
Laureato in medici­na a Padova nel 1971, ha lavorato come me­dico del lavoro a Milano. Impegnato in politica, ha fatto parte di Potere Operaio, è stato tra i fondatori di Auto­nomia Operaia, militando nell’area di Rosso. Colpito da un mandato di cattura nel 1977 fu costretto alla latitanza ed venne poi imputato nel processo del 7 aprile. Partito per il Messico nel 1979 si rifugiò infine in Francia, dove è vissuto in esilio fino al 2008. Mentre in Italia subiva pesanti condanne, ha ottenuto un dottorato in scienze in Francia e si è dedicato alla ricerca sul can­cro e più tardi sull’HIV, come direttore di ricer­ca all’Istituto Pasteur.

Abstract:
Ricordi a piede libero è un avvincente autobiografia che si muove tra la passione rivoluzionaria e l’impegno scientifico. Gianfranco Pancino ripercorre il sentiero tortuoso della sua vita, un percorso cominciato nell’azione politica con il movimento studentesco nel 1967, durante gli studi di medicina a Padova, e poi proseguito a Milano con la militanza nell’area dell’Autonomia operaia e l’esperienza del giornale “Rosso”; sullo sfondo la strategia della tensione, gli anni di piombo e l’insorgenza della lotta armata. Imputato nel Processo 7 aprile, nel 1979 Pancino è costretto alla latitanza, alla fuga e quindi all’esilio. Prima Messico, poi Parigi dove, tra precarietà, attentati subiti e arresti per richieste di estradizione, riuscirà a imboccare l’appassionante strada della ricerca scientifica, acquisendo fama internazionale per i suoi studi sul cancro e sull’HIV fino a ricoprire la carica di direttore di ricerca all’INSERM e a far parte dell’équipe di Françoise Barré-Sinoussi, futuro premio Nobel per la Medicina, all’Istituto Pasteur di Parigi.

Marco Lodi
Regia, editing, grafica, musica con licenza d’uso Epidemic Sound

GIANO PUBLIC HISTORY APS
afferente al Centro interuniversitario per la ricerca e lo sviluppo della Public History
Sostienici con il 5×1000 : CF 97901110581

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Laureato in medici­na a Padova nel 1971, ha lavorato come me­dico del lavoro a Milano. Impegnato in politica, ha fatto parte di Potere Operaio, è stato tra i fondatori di Auto­nomia Operaia, militando nell’area di Rosso. Colpito da un mandato di cattura nel 1977 fu costretto alla latitanza ed venne poi imputato nel processo del 7 aprile. Partito per il Messico nel 1979 si rifugiò infine in Francia, dove è vissuto in esilio fino al 2008. Mentre in Italia subiva pesanti condanne, ha ottenuto un dottorato in scienze in Francia e si è dedicato alla ricerca sul can­cro e più tardi sull’HIV, come direttore di ricer­ca all’Istituto Pasteur.

Abstract:
Ricordi a piede libero è un avvincente autobiografia che si muove tra la passione rivoluzionaria e l’impegno scientifico. Gianfranco Pancino ripercorre il sentiero tortuoso della sua vita, un percorso cominciato nell’azione politica con il movimento studentesco nel 1967, durante gli studi di medicina a Padova, e poi proseguito a Milano con la militanza nell’area dell’Autonomia operaia e l’esperienza del giornale “Rosso”; sullo sfondo la strategia della tensione, gli anni di piombo e l’insorgenza della lotta armata. Imputato nel Processo 7 aprile, nel 1979 Pancino è costretto alla latitanza, alla fuga e quindi all’esilio. Prima Messico, poi Parigi dove, tra precarietà, attentati subiti e arresti per richieste di estradizione, riuscirà a imboccare l’appassionante strada della ricerca scientifica, acquisendo fama internazionale per i suoi studi sul cancro e sull’HIV fino a ricoprire la carica di direttore di ricerca all’INSERM e a far parte dell’équipe di Françoise Barré-Sinoussi, futuro premio Nobel per la Medicina, all’Istituto Pasteur di Parigi.

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