1h 4 min

S3 E6 | Sapore Mediterraneo Vino al Vino 50 anni dopo

    • Cultura e società

Negli ultimi vent’anni il comparto vitienologico ha visto un susseguirsi di mode e tendenze completamente diverse tra loro, con veri e propri capovolgimenti di fronte. Viene dunque da chiedersi: cosa ci aspetta nel futuro prossimo e come sarà il vino degli anni ‘20?

Superato il mantra muscolare e il suo contraltare “acidista-sottrattivo”, la sensazione è che si vada sempre più verso modelli meno stereotipati, capaci di definire i vari percorsi in maniera più equilibrata e sartoriale.
Il che significa prima di tutto rispetto dei territori di origine e delle varietà, cercando magari di far coesistere “osso e polpa” (cit.), tessitura e souplesse, al netto delle legittime inclinazioni stilistiche di ciascuno. In una parola: voglia di sapore. Senza orpelli, ma anche schivando i pericoli di improbabili cure dimagranti.

Ovvio che le nuove coordinate ci riportino sulle rotte mediterranee, ad esplorare le loro espressioni più riuscite e contemporanee. Musica per le orecchie del nostro Giovanni Ascione, che ha ispirato l’intera puntata con un articolo-saggio a tema pubblicato recentemente su Bibenda.

Un’occasione imperdibile per ritornare in luoghi che amiamo profondamente, in una sorta di crociera del vino mediterraneo che spazia su più fronti e si arricchisce come non mai di ricordi e consigli per itinerari, soste, bottiglie e cantine.
Per cominciare l’intera Francia del Sud, dalla Provenza alla Catalogna (passando per Rodano e Languedoc-Roussillon). E poi l’Italia, quella non ancora toccata dalle nostre tappe soldatiane che si rivela capace di restituire al meglio – sia in bianco che in rosso – questo speciale carattere che unisce mare e appennino: Maremma e Costa Toscana, Bolgheri e Colline Lucchesi, Soave, San Gimignano, l’Irpinia di Fiano e Greco.

Ma non finisce qui. Vino al Vino si conferma fonte di ispirazione inesauribile, imprevedibile e trasversale: da una lettura dedicata alla superiorità del “vino di botte”, scaturisce una riflessione su più fronti a tema birra. La facciamo con una delle menti più sensibili e preparate della narrazione brassicola in Italia, nonché firma di primo piano del Magazine Fermento Birra: Simone Cantoni.
La birra alla spina è sempre da preferire? Cosa sono le Grape Ale, ibrido a metà strada tra Bacco e Cerere? E quali le espressioni migliori? E ancora: nel vino come nella birra, è arrivato il tempo in cui alcuni produttori scimmiottano il presunto stile artigianale per occupare quote di mercato altrui? Molte domande e altrettanti tentativi di risposte franche e dirette.

Di birra, anzi di birre, parliamo sorprendentemente anche con l’enogastro-detective più scatenato del web: l’Ispettore Palma. Nemmeno questa volta riusciamo a prenderlo in castagna e lo seguiamo nel suo proverbiale gioco di provocazioni e rimandi, con tanto di borsino profetico sui territori emergenti di oggi e domani.

Insomma, ce n’è davvero per ogni tipo di sete: salite a bordo, si salpa!

TIPICAMENTE PRESENTA

Vino al vino 50 anni dopo
Un podcast di Paolo De Cristofaro e Antonio Boco

S3 E6
SAPORE MEDITERRANEO
Il vino degli anni Venti

Con l’amichevole partecipazione di Simone Cantoni, Giovanni Ascione e l’Ispettore Palma

Letture e grafica di Tiziana Battista

www.tipicamente.it

CREDITI

Vino al Vino | Alla ricerca dei vini genuini, Mario Soldati - Bompiani (2017)

LETTURE, ASCOLTI, VISIONI

Breviario Mediterraneo, Predrag Matvejević – Garzanti (2006)

BIRRIFICI

Montegioco – Montegioco (AL)
Cà del Brado – Rastignano (BO)
Barley – Maracalagonis (CA)

CANTINE

Château Simone – Meyreuil (Provenza)
Domaine Trevallon - Saint-Étienne-du-Grès (Provenza)
Château de Pibarnon - La Cadière-d'Azur (Provenza)
Domaine...

Negli ultimi vent’anni il comparto vitienologico ha visto un susseguirsi di mode e tendenze completamente diverse tra loro, con veri e propri capovolgimenti di fronte. Viene dunque da chiedersi: cosa ci aspetta nel futuro prossimo e come sarà il vino degli anni ‘20?

Superato il mantra muscolare e il suo contraltare “acidista-sottrattivo”, la sensazione è che si vada sempre più verso modelli meno stereotipati, capaci di definire i vari percorsi in maniera più equilibrata e sartoriale.
Il che significa prima di tutto rispetto dei territori di origine e delle varietà, cercando magari di far coesistere “osso e polpa” (cit.), tessitura e souplesse, al netto delle legittime inclinazioni stilistiche di ciascuno. In una parola: voglia di sapore. Senza orpelli, ma anche schivando i pericoli di improbabili cure dimagranti.

Ovvio che le nuove coordinate ci riportino sulle rotte mediterranee, ad esplorare le loro espressioni più riuscite e contemporanee. Musica per le orecchie del nostro Giovanni Ascione, che ha ispirato l’intera puntata con un articolo-saggio a tema pubblicato recentemente su Bibenda.

Un’occasione imperdibile per ritornare in luoghi che amiamo profondamente, in una sorta di crociera del vino mediterraneo che spazia su più fronti e si arricchisce come non mai di ricordi e consigli per itinerari, soste, bottiglie e cantine.
Per cominciare l’intera Francia del Sud, dalla Provenza alla Catalogna (passando per Rodano e Languedoc-Roussillon). E poi l’Italia, quella non ancora toccata dalle nostre tappe soldatiane che si rivela capace di restituire al meglio – sia in bianco che in rosso – questo speciale carattere che unisce mare e appennino: Maremma e Costa Toscana, Bolgheri e Colline Lucchesi, Soave, San Gimignano, l’Irpinia di Fiano e Greco.

Ma non finisce qui. Vino al Vino si conferma fonte di ispirazione inesauribile, imprevedibile e trasversale: da una lettura dedicata alla superiorità del “vino di botte”, scaturisce una riflessione su più fronti a tema birra. La facciamo con una delle menti più sensibili e preparate della narrazione brassicola in Italia, nonché firma di primo piano del Magazine Fermento Birra: Simone Cantoni.
La birra alla spina è sempre da preferire? Cosa sono le Grape Ale, ibrido a metà strada tra Bacco e Cerere? E quali le espressioni migliori? E ancora: nel vino come nella birra, è arrivato il tempo in cui alcuni produttori scimmiottano il presunto stile artigianale per occupare quote di mercato altrui? Molte domande e altrettanti tentativi di risposte franche e dirette.

Di birra, anzi di birre, parliamo sorprendentemente anche con l’enogastro-detective più scatenato del web: l’Ispettore Palma. Nemmeno questa volta riusciamo a prenderlo in castagna e lo seguiamo nel suo proverbiale gioco di provocazioni e rimandi, con tanto di borsino profetico sui territori emergenti di oggi e domani.

Insomma, ce n’è davvero per ogni tipo di sete: salite a bordo, si salpa!

TIPICAMENTE PRESENTA

Vino al vino 50 anni dopo
Un podcast di Paolo De Cristofaro e Antonio Boco

S3 E6
SAPORE MEDITERRANEO
Il vino degli anni Venti

Con l’amichevole partecipazione di Simone Cantoni, Giovanni Ascione e l’Ispettore Palma

Letture e grafica di Tiziana Battista

www.tipicamente.it

CREDITI

Vino al Vino | Alla ricerca dei vini genuini, Mario Soldati - Bompiani (2017)

LETTURE, ASCOLTI, VISIONI

Breviario Mediterraneo, Predrag Matvejević – Garzanti (2006)

BIRRIFICI

Montegioco – Montegioco (AL)
Cà del Brado – Rastignano (BO)
Barley – Maracalagonis (CA)

CANTINE

Château Simone – Meyreuil (Provenza)
Domaine Trevallon - Saint-Étienne-du-Grès (Provenza)
Château de Pibarnon - La Cadière-d'Azur (Provenza)
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