War Economy Il Sole 24 Ore
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Il gas, il petrolio, l’approvvigionamento energetico e le materie prime. Le sanzioni e le loro ripercussioni su borse e valute. La deglobalizzazione e il ruolo di Usa e Cina nello scacchiere mondiale. Il digitale e il ruolo della cybersecurity. Come cambia l’economia con la guerra in Ucraina? Nel podcast “War Economy” Alberto Magnani ed Enrico Marro ripercorrono gli effetti e disegnano gli scenari della prima guerra in cui l’Europa è entrata in campo anche in ambito finanziario.
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La guerra della comunicazione
Sui media occidentali è meglio un consumato attore come Zelensky o un tetro autocrate come Putin? Sono più efficaci i social invasi dai post della gente comune ucraina o la “disinformatia” russa? Tutte le nuovi armi della comunicazione sdoganate da questa guerra.
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Difesa, l’Europa si riarma
Putin è riuscito nel miracolo: unire tutti contro di lui e riarmare il Vecchio continente, compresa una Germania terrorizzata dal suo passato (e fino a ieri nano militare). Ma durerà? E vedremo davvero un esercito comune europeo?
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La Ue alla ricerca del gas perduto
L’Unione europea si era già fissata l’obiettivo di ridurre la dipendenza da gas e petrolio russi, virando su rinnovabili e diversificazione delle fonti. La guerra in Ucraina l’ha costretta ad accelerare la sua agenda, per conquistare quella “autonomia energetica” immaginata da anni.
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Russia o Europa? La Cina al bivio
Appoggiare Mosca in chiave antiamericana, con il rischio di giocarsi i buoni rapporti con l’Europa, oppure prendere le distanze da Putin costringendolo a una tregua? Il dilemma di Pechino nella crisi ucraina.
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Alleanze e America first: la doppia via degli Usa
Joe Biden ha riaggiustato i rapporti internazionali distrutti dal quadriennio di Trump alla Casa Bianca, senza perdere mai di vista un principio caro anche al suo predecessore: America First. Con la crisi ucraina, Washington deve bilanciare le due missioni. Anche a scapito di qualche equilibrio diplomatico.
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L’era della deglobalizzazione
Prima la grande crisi finanziaria post Lehman, poi il protezionismo di Donald Trump e il coronavirus. E ora la guerra in Ucraina, con le sanzioni e l’isolamento della Russia. La globalizzazione è davvero al capolinea?