15 min

Sara Gama We Can Be Heroes

    • Society & Culture

Se c'è una paladina del femminismo, in Italia, oggi, è Sara Gama. La capitana della Juventus Women e della nazionale di calcio femminile italiana, è la protagonista della quarta puntata del podcast We can be heroes, a cura di Silvia Bombino. Le abbiamo dedicato una puntata adesso perché, dopo il trionfale mondiale di Francia del 2019, è anche grazie al suo impegno “politico” per il calcio femminile - da novembre scorso è vicepresidente dell'Associazione Calciatori, prima donna nella Storia a ricoprire il ruolo - che alla fine la riforma dello sport che le ragazze azzurre inseguono da anni per poter essere considerate professioniste e avere pari tutele rispetto agli uomini, è arrivata.

Nel consiglio dei ministri del 25 febbraio scorso il nuovo premier Mario Draghi ha varato ufficialmente la riforma dello sport ideata da Vincenzo Spadafora. A partire dalla stagione 2022/2023 le calciatrici italiane saranno quindi professioniste. la bella notizia arriva dopo la partita Italia-Israele finita 12-0, che ha qualificato le azzurre per l'Europeo inglese del 2022. La parità di genere è un po' più vicina.

Sara è nata a Trieste 32 anni fa. Ha iniziato a giocare a 7 anni, ha continuato nonostante tutti le sconsigliassero di andare avanti, ha studiato di notte per laurearsi e garantirsi un futuro quando il calcio non sembrava poterlo garantire. Ha ispirato una famosa bambola della Mattel e centinaia di bambine che oggi sono calciatrici anche grazie al suo e a quello di tante sue compagne nel calcio. Un esempio che lei si è dovuta inventare.

Se c'è una paladina del femminismo, in Italia, oggi, è Sara Gama. La capitana della Juventus Women e della nazionale di calcio femminile italiana, è la protagonista della quarta puntata del podcast We can be heroes, a cura di Silvia Bombino. Le abbiamo dedicato una puntata adesso perché, dopo il trionfale mondiale di Francia del 2019, è anche grazie al suo impegno “politico” per il calcio femminile - da novembre scorso è vicepresidente dell'Associazione Calciatori, prima donna nella Storia a ricoprire il ruolo - che alla fine la riforma dello sport che le ragazze azzurre inseguono da anni per poter essere considerate professioniste e avere pari tutele rispetto agli uomini, è arrivata.

Nel consiglio dei ministri del 25 febbraio scorso il nuovo premier Mario Draghi ha varato ufficialmente la riforma dello sport ideata da Vincenzo Spadafora. A partire dalla stagione 2022/2023 le calciatrici italiane saranno quindi professioniste. la bella notizia arriva dopo la partita Italia-Israele finita 12-0, che ha qualificato le azzurre per l'Europeo inglese del 2022. La parità di genere è un po' più vicina.

Sara è nata a Trieste 32 anni fa. Ha iniziato a giocare a 7 anni, ha continuato nonostante tutti le sconsigliassero di andare avanti, ha studiato di notte per laurearsi e garantirsi un futuro quando il calcio non sembrava poterlo garantire. Ha ispirato una famosa bambola della Mattel e centinaia di bambine che oggi sono calciatrici anche grazie al suo e a quello di tante sue compagne nel calcio. Un esempio che lei si è dovuta inventare.

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