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Focus economia è il programma quotidiano dedicato all'approfondimento dei temi dell'attualità dell'economia e della finanza, realizzato con i protagonisti della giornata economico finanziaria e il contributo di giornalisti e analisti de Il Sole 24 ORE. L'obiettivo della trasmissione è di spiegare e analizzare, in termini comprensibili anche "ai non addetti ai lavori", i temi più interessanti della giornata. Appuntamento fisso per i commenti a caldo pochi minuti dopo la chiusura della Borsa.

Focus economia Radio24

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Focus economia è il programma quotidiano dedicato all'approfondimento dei temi dell'attualità dell'economia e della finanza, realizzato con i protagonisti della giornata economico finanziaria e il contributo di giornalisti e analisti de Il Sole 24 ORE. L'obiettivo della trasmissione è di spiegare e analizzare, in termini comprensibili anche "ai non addetti ai lavori", i temi più interessanti della giornata. Appuntamento fisso per i commenti a caldo pochi minuti dopo la chiusura della Borsa.

    La classifica degli sprechi

    La classifica degli sprechi

    Radio24 presente a Padova al Galileo Festival della scienza e dell'innovazione
    Da ieri a domenica si svolge a Padova la dodicesima edizione di Galileo Festival della scienza e dell'innovazione. Sono previsti 50 eventi e 200 relatori per approfondire le nuove frontiere dell'innovazione, la space economy, le life sciences e i processi per innovare. Radio24 è presente con un proprio stand in piazza Garibaldi. Il Festival ha l'obiettivo di promuovere e diffondere la cultura dell'innovazione e del trasferimento tecnologico, attraverso una manifestazione di grande eco locale, nazionale e internazionale, capace di coinvolgere in particolare il mondo dei giovani, della ricerca e dell'impresa. Inoltre l'evento punta a costruire sinergie tra le universitàitaliane, il mondo della formazione e della ricercascientifica, i centri di innovazione e le imprese. Tra gli ospiti del festival anche il virologo Fabrizio Pregliasco, il fisico Federico Faggin e l'ex ministro Francesco Profumo. Ieri hanno discusso di Politiche per l'innovazione: cosa possono fare i territori Cristina Balbo, direttore regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige di Intesa Sanpaolo, Enrico Carraro, presidente di Confindustria Veneto e del Gruppo Carraro, Margherita Cera, assessore al Programma Agenda Digitale, Programmi e Progetti Comunitari del Comune di Padova, Daniela Mapelli, rettrice dell'Università di Padova, Gilberto Muraro, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, e Roberto Tosetto, direttore generale dell Interporto di Padova. Ne parliamo proprio con Enrico Carraro, presidente Confindustria Veneto e Roberto Tosetto, direttore generale Interporto di Padova.

    L'inflazione morde sempre meno: giù i prezzi dell'industria. L'Ocse conferma crescita 24 a +0,7%

    L'inflazione morde sempre meno: giù i prezzi dell'industria. L'Ocse conferma crescita 24 a +0,7%

    A marzo 2024, i prezzi alla produzione dell'industria diminuiscono dello 0,2% su base mensile e del 9,6% su base annua (marzo 2023 - marzo 2024, era -10,8% a febbraio). Lo rende noto l'Istat. Sul mercato interno, i prezzi calano dello 0,4% rispetto a febbraio e del 12,7% su base annua (da -14,2% del mese precedente). Al netto del comparto energetico, i prezzi crescono in misura modesta (+0,1%) e registrano una flessione tendenziale stazionaria al -2,2%. Sul mercato estero i prezzi restano invariati su base mensile (+0,1% area euro, -0,2% area non euro) e flettono dell'1,2% su base annua (-2,0% area euro, -0,5% area non euro). Nel primo trimestre 2024, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell'industria diminuiscono del 3,4% (-4,8% mercato interno, -0,3% mercato estero). "A marzo - per Istat - i prezzi alla produzione dell'industria mostrano un nuovo calo congiunturale, più contenuto rispetto ai mesi precedenti, e dovuto principalmente al ribasso sul mercato interno dei prezzi di fornitura di energia elettrica". È il commento dell'Istat ai dati sui prezzi alla produzione dell'industria e delle costruzioni a marzo 2024.  Sempre per Istat nel mese di aprile l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base mensile e dello 0,9% su base annua (da +1,2% di marzo). Intanto Ocse conferma una crescita italiana al di sotto delle stime del governo (+1%): le prospettive economiche dell'Ocse pubblicate ieri a Parigi il Pil dell'Italia dovrebbe crescere dello 0,7% nel 2024 e dell'1,2% nel 2025. L'attività, sottolinea l'Ocse, ''resta debole''. "L'elevata inflazione nel corso degli ultimi due anni ha eroso i redditi reali, le condizioni finanziarie rimangono restrittive e la maggior parte degli aiuti eccezionali legati alla pandemia da Covid-19 e alle crisi energetiche sono stati soppressi",prosegue l'organismo parigino, sottolineando che tutto ciò "pesa sui consumi e gli investimenti privati. Il previsto rilancio della crescita dei salari reali e l'aumento dell'investimento pubblico legato ai fondi provenienti dal piano Next Generation EU (NGEU) compenseranno solo parzialmente queste difficoltà", avverte l'Ocse. Ne parliamo con Fedele De Novellis, partner di Ref Ricerche.
    Torna la campagna Telethon per per sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare 
    Torna la campagna Io per Lei di Telethon dedicata alle mamme, da sempre al centro della missione della Fondazione nata trent anni fa dall appello di un gruppo di mamme dell Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM). Organizzata in prossimità della Festa della Mamma, la campagna Io per lei è un invito a sostenere la grande catena di solidarietà verso le mamme dei bambini con una malattia genetica rara scegliendo, con i Cuori di biscotto che quest anno celebrano 10 anni, di compiere un gesto d amore per sostenere la ricerca scientifica di Fondazione Telethon. In tutta Italia, il 4 e 5 maggio sarà possibile trovare oltre 2.000 punti di raccolta dove i volontari di Fondazione Telethon e UILDM - Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, di AVIS - Volontari Italiani Sangue, Anffas - Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, UNPLI - Unione Nazionale delle Pro Loco d Italia, Azione Cattolica, e presso le edicole di SI.NA.GI aderenti, distribuiranno i Cuori di biscotto a fronte di una donazione minima di 15 euro. Si rinnova anche l appuntamento con la settimana di sensibilizzazione di Fondazione Telethon sulle reti Rai dal 29 aprile al 5 maggio 2024, con il supporto di Rai per la Sostenibilità-ESG, per continuare a sostenere il lavoro dei ricercatori e dare risposte concrete in termini di cure e terapie a chi affronta le difficoltà di una malattia genetica rara. La campagna Io per lei ha il sostegno di BNL BNP Paribas, partner storico al fianco di Fondazione Telethon con oltre 336 milioni di euro raccolti in 33 anni a sostegno de

    G7 Energia, stop al carbone dal 2035

    G7 Energia, stop al carbone dal 2035

    I Paesi del G7, confermando le anticipazioni  di ieri si impegnano a "eliminare progressivamente la generazione di energia a carbone durante la prima metà degli anni 2030 o in un periodo coerente con il mantenimento dell'aumento della temperatura entro un grado e mezzo". È questa la rotta tracciata, con il documento finale, dalla riunione del G7 Ambiente Clima ed Energia che si chiude oggi alla reggia di Venaria Reale (Torino) e che ribadisce la traiettoria disegnata dalla COP 28 e dalle precedenti sessioni del G7 nell'ottica di mettere in campo misure concrete come auspicato alla vigilia dal padrone di casa, il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
    Ne parliamo con:
    - Sergio Ferraris, Direttore QualEnergia e autore del libro "Vivere senza gas"
    - Agostino Re Rebaudengo, Presidente Elettricità Futura

    Lavoro e Fisco, da Cdm ok a riforma Coesione e decreto Ires-Irpef
    Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che riforma le politiche di Coesione e il decreto legislativo per la revisione del regime Irpef e Ires. Ora le nuove misure sono contenute nel decreto Coesione, che riforma le relative politiche in materia, e in un decreto legislativo, nell'ambito dell'attuazione della delega fiscale.
    Ieri la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, insieme a metà Governo, aveva presentato ai sindacati le novità in arrivo sul lavoro e sul fisco in vista della festa dei lavoratori mettendo sul tavolo un "nuovo decreto Primo maggio" - come già ribattezzato - dopo che l'anno scorso in quella data furono approvate le norme sull'inclusione, con l'addio al Reddito di cittadinanza, sulle causali per i contratti a termine e sul taglio del cuneo fiscale fino a 7 punti. L'obiettivo, come rimarcato da Meloni è quello di continuare a sostenere la crescita dell occupazione, la riduzione della disoccupazione e degli inattivi, ovvero di coloro che non hanno un lavoro e neppure lo cercano, per farli rientrare nel mercato. E anche di difendere il potere d acquisto delle famiglie e dei lavoratori, segnatamente quelli più esposti.
    La premier aveva preannunciato anche una misura per erogare «a gennaio 2025, un indennità di 100 euro a favore dei lavoratori dipendenti, con reddito complessivo non superiore a 28.000 euro con coniuge e almeno un figlio a carico, oppure per le famiglie monogenitoriali con un unico figlio a carico». La misura è già stata ribattezzata "Bonus Befana".
    Ne parliamo con Giorgio Pogliotti - Sole 24 Ore.

    Pil, inflazione e protezionismo, tra macroeconomia e geopolitica
    Oggi sono usciti i dati del Pil dell'Eurozona e di Italia, Spagna, Francia e Germania. Anche i dati sull'inflazione.
    Il Pil cresce ovunque e l'inflazione cala dappertutto, con l'eccezione della Germania.
    Dopo oltre due decenni di globalizzazione, da qualche anno è in corso un fenomeno opposto di deglobalizzazione, con politiche protezioniste, sanzioni e accorciamento delle filiere.
    Ne parliamo con Adriana Castagnoli, Professoressa di Storia Contemporanea ed economica all'Università di Torino ed editorialista del Sole 24 ore.

    Il Caso Ariston e la situazione delle sanzioni alla Russia

    Il Caso Ariston e la situazione delle sanzioni alla Russia

    Il 26 aprile il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che stabilisce il «trasferimento temporaneo» del 100% delle filiali russe dell'italiana Ariston Thermo e della tedesca BSH Hausgeräte (di cui fanno parte i brand Bosch e Siemens) a Gazprom Domestic Systems, produttrice di elettrodomestici. Una decisione definita «inattesa» dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, che sabato 27 aprile ha convocato alla Farnesina per chiarimenti Aleksej Paramonov, ambasciatore della Federazione Russa a Roma.
    Intanto, stando a quanto riportato dal Financial Times, le maggiori banche occidentali che sono rimaste in Russia hanno pagato lo scorso anno più di 800 milioni di euro in tasse al Cremlino, una cifra quattro volte superiore ai livelli pre-guerra. Il FT ha sottolineato che le imposte pagate, pari allo 0,4% delle entrate russe non legate all'energia per il 2024, sono un esempio di come le aziende straniere che restano nel Paese aiutano il Cremlino a mantenere la stabilità finanziaria nonostante le sanzioni.
    Ne parliamo con Antonella Scott del Sole 24 ORE.
    Autotrasporti: le possibili risposte alla carenza di autisti
    La carenza di autisti è una delle principali criticità che il settore dell'Autotrasporto si trova oggi a dover affrontare. Secondo le ultime stime elaborate dalle associazioni di categoria, in questo momento in Italia mancano circa 20mila conducenti di mezzi pesanti. Il problema non è solo italiano, anche se nel nostro paese il tema è particolarmente sentito anche alla luce dell'età media particolarmente elevata dei lavoratori, che si assesta tra i 50 e i 55 anni.
    Tra le proposte avanzate per rispondere a questa mancanza di personale, la principale arriva dal Parlamento Europeo: l'abbassamento dell'età per conseguire le patenti per i camion e autobus a 18 anni, con la possibilità di scendere a 17 anni se accompagnati da un conducente esperto (per le categorie C e C1). Ciò dovrebbe servire a ridurre la carenza di conducenti. Sempre a tale scopo, il testo comprende la possibilità di convertire il Certificato di abilitazione professionale di persone provenienti da Paesi extra-comunitari.
    Ne parliamo con Patrizio Ricci, presidente nazionale di CNA Fita.
    Lavoro, tra sicurezza e salute
    Sanzioni più dure e regole più stringenti per rendere gli appalti più sicuri. Una delle misure individuate dal Governo per tentare di ridurre l'incidenza e la gravità degli infortuni sul lavoro consiste nell'inasprimento delle sanzioni e delle regole applicabili agli appalti e ai subappalti, forme di decentramento produttivo più utilizzate per realizzare e fornire opere e servizi complessi.
    Ne parliamo con l'avv. Giampiero Falasca, giuslavorista ed esperto per Il Sole 24 ORE.
    Lavoro e salute mentale
    Secondo i dati Ocse, prima della pandemia, il 17,3% della popolazione europea, circa 84 milioni di persone, soffrivano di una qualche patologia mentale: una persona su 6.
    Dopo la pandemia, la situazione è peggiorata. Un indagine Eurobarometro mostra che nel 2023, quasi 1 persona su 2, il 46% della popolazione, riportava problemi emotivi o psicosociali, come depressione o ansia. Di queste, circa una persona su 3 era occupata.
    Dopo la pandemia, la relazione tra lavoro e salute mentale è stata oggetto di particolare attenzione. Nella prima conclusione sul tema, il Consiglio Europeo ha osservato che la salute mentale e il lavoro sono strettamente interconnessi. Per il Consiglio Europeo, l'impatto negativo del lavoro sulla salute mentale deriva in particolare dalla precarietà, dalle basse tutele e retribuzioni. 
    Ne parliamo con Francesca Coin, sociologa e docente universitaria nel Centro di competenze lavoro welfare società del dipartimento di Economia aziendale sanità e sociale (Deass) della Supsi in Svizzera e autrice del libro "Le grandi dimissioni. Il nuovo rifiuto del lavoro e il tempo di riprenderci la vita".

    La classifica degli sprechi

    La classifica degli sprechi

    Nel Nord Italia 2,4 milioni di lavoratori in meno entro il 2040
    Per il Nord Italia lo scenario demografico è allarmante: si va verso una diminuzione di 3,2 milioni delle persone in età di lavoro entro il 2040 e di 2,4 milioni i lavoratori. Questo si traduce in drammatiche carenze di occupati nelle grandi regioni settentrionali: 804mila in Lombardia, 442mila in Veneto, 390mila in Emilia-Romagna e 378mila in Piemonte. Il numero di 3,2 milioni è numero nettamente superiore al calo della popolazione perché le coorti che entrano in quell'età sono molto più piccole di quelle che escono, e per queste ultime finisce la fase lavorativa, non la vita. Il 70% della flessione avviene nel prossimo decennio, non solo perché di questo restano sette anni ma perché gli effetti della denatalità si faranno sentire maggiormente. La Fondazione Nord Est elabora una stima su quella che definisce la glaciazione demografica , uno scenario che va ben oltre il concetto di inverno , visto che non è alle viste di una primavera. L'orizzonte temporale scelto dalla Fondazione Nord Est è al 2040, come fatto nella prima nota sulla popolazione. In materia di andamenti demografici è una scadenza ravvicinata e sulla quale poco incidono le scelte riproduttive che verranno fatte, perché i nati oggi non avranno compiuto allora che sedici anni, un età ancora scolare (a maggior ragione se osserviamo l'allungamento del periodo di istruzione in un contesto di economia della conoscenza). Quindi sono persone che non entreranno ancora tra quelle occupabili. 
    Ne parliamo con Luca Paolazzi, advisor di Ceresio Investors, direttore scientifico della Fondazione Nord Est.

    Irpef, il 20% degli italiani paga due terzi delle tasse

    Irpef, il 20% degli italiani paga due terzi delle tasse

    Se ne riparlerà tra una settimana, forse due. Il tredicesimo decreto legislativo di attuazione della delega fiscale, con la riproposizione degli sgravi sulle tredicesime per i lavoratori a basso reddito, atteso ieri al Consiglio dei ministri, è slittato. Servono approfondimenti tecnici su alcune misure e, soprattutto, vanno trovate le coperture per finanziare gli sgravi, che al momento non sono state ancora individuate con precisione. Così il titolare del ministero dell'Economia, Giancarlo Giorgetti (nella foto), e il suo vice Maurizio Leo, che ha la delega sul Fisco, hanno deciso di accantonare per il momento il progetto.Il piatto forte del pacchetto è la detassazione delle tredicesime, che il governo Meloni aveva immaginato di rafforzare già nel 2023, ma che poi era stato costretto ad accantonare per mancanza di risorse. Nel 2023 le tredicesime hanno così goduto di uno sconto di 2-3 punti percentuali per effetto del taglio dei contributi deciso nel 2022, mentre l aumento degli sgravi scattato da luglio 23 (6 o 7 punti a seconda del reddito) era stato sterilizzato. Ora il governo ci riprova, ma resta il problema dei costi. Le proposte avanzate prevedevano prima un contributo fino a 80 euro per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 15 mila euro. Costo dell'ntervento stimato tra i 400 e i 600 milioni di euro. La seconda ipotesi presentata al preconsiglio di ieri prevedeva un bonus di Natale fino a 100 euro da corrispondere sempre con la tredicesima mensilità ai lavoratori dipendenti con redditi fino a 28mila euro con coniuge e almeno un figlio a carico, anche avuto fuori dal matrimonio riconosciuto, affidato o adottato. In questo caso il costo dell intervento di aiuto alle famiglie era stimato in circa 100 milioni. Ma, in tutte e due le versioni, la formula scelta per coprire i costi non avrebbe convinto i tecnici di Palazzo Chigi e della Ragioneria. Le platee interessante sarebbero comunque molto limitate. Nulla che potrebbe cambiare lo stato dell'arte che, come spiegano oggi bene sul Sole Giuseppe Latour e Giovanni Parente, pesa in modo considerevole solo su alcuni italiani.Ne parliamo proprio con Giuseppe Latour, Il Sole 24 Ore.
    Valichi, verso nuove chiusure: allarme con Francia e Svizzera
    Si va verso un estate e un autunno roventi sul fronte dei valichi alpini. Mentre resta sospesa la questione del Brennero, in attesa che la Commissione europea assuma una decisione ufficiale sulla controversia tra Italia e Austria relativa ai divieti imposti da Vienna ai transiti dei Tir lungo il suo territorio, si annunciano fin da ora nuove emergenze. I punti caldi interessano i collegamenti transfrontalieri tra Italia e Francia e tra Italia e Svizzera, dove sono previsti cantieri e chiusure forzate, tra tunnel stradali e linee ferroviarie, che potrebbero causare gravi danni all export italiano diretto in Europa, ma anche alle forniture di materie prime e semilavorati destinati alle industrie italiane di trasformazione. La fragilità del sistema dei valichi alpini, pur avendo una dimensione europea, crea il maggiore impatto sull economia italiana, proprio per la loro funzione di barriere naturali. Ne parliamo con Massimo Masotti, responsabile trasporti internazionali di Anita | Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici.
    Cybersecurity, nel 2023 più di 1.400 attacchi (+29%)
    Nel 2023 sono stati 1.411 gli attacchi cyber trattati dall'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, il 29% in più rispetto all'anno precedente. È quanto è emerso dalla relazione annuale dell'ACN Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale presentata al Parlamento questa mattina dall'Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano, e dal direttore dell'Agenzia, Bruno Frattasi. Risultano quasi triplicati i soggetti colpiti: da 1.150 a 3.302. In forte aumento anche gli incidenti (da 126 a 303) e le segnalazioni (da 81 a 349). Calano (-8%) invece, le comunicazioni ricevute dall'Agenzia (da 5.974 a 5.444). Nel corso dello

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