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Le PUBLIC MEMORIES possono riferirsi a diverse cose, ma in generale si riferisce a tutti quei documenti, eventi, monumenti e tradizioni che sono condivisi dalla collettività e che contribuiscono a creare un senso di identità e di appartenenza ad una determinata comunità o nazione.Tra le PUBLIC MEMORIES più comuni ci sono:
I monumenti e le opere d'arte pubbliche, come statue, monumenti commemorativi, architetture e murales, che celebrano eventi e personaggi importanti nella storia della comunità.Le feste e le celebrazioni pubbliche, come i giorni di festa nazionale, le parate e i festival culturali, che rafforzano il senso di identità e di appartenenza alla comunità.I documenti storici, come le costituzioni, le leggi, i discorsi ufficiali e i diari, che descrivono l'evoluzione della società e delle istituzioni nel tempo.I luoghi di memoria, come i musei, i cimiteri, i campi di battaglia e i monumenti ai caduti, che commemorano gli eventi e le persone importanti nella storia della comunità.In generale, le PUBLIC MEMORIES sono importanti per preservare la storia e la cultura di una comunità e per trasmetterle alle generazioni future. Ciò contribuisce a creare un senso di continuità tra il passato, il presente e il futuro, e a consolidare l'identità collettiva della comunità stessa.

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PUBLIC MEMORIES RADIO GIANO PH

    • Historia

Le PUBLIC MEMORIES possono riferirsi a diverse cose, ma in generale si riferisce a tutti quei documenti, eventi, monumenti e tradizioni che sono condivisi dalla collettività e che contribuiscono a creare un senso di identità e di appartenenza ad una determinata comunità o nazione.Tra le PUBLIC MEMORIES più comuni ci sono:
I monumenti e le opere d'arte pubbliche, come statue, monumenti commemorativi, architetture e murales, che celebrano eventi e personaggi importanti nella storia della comunità.Le feste e le celebrazioni pubbliche, come i giorni di festa nazionale, le parate e i festival culturali, che rafforzano il senso di identità e di appartenenza alla comunità.I documenti storici, come le costituzioni, le leggi, i discorsi ufficiali e i diari, che descrivono l'evoluzione della società e delle istituzioni nel tempo.I luoghi di memoria, come i musei, i cimiteri, i campi di battaglia e i monumenti ai caduti, che commemorano gli eventi e le persone importanti nella storia della comunità.In generale, le PUBLIC MEMORIES sono importanti per preservare la storia e la cultura di una comunità e per trasmetterle alle generazioni future. Ciò contribuisce a creare un senso di continuità tra il passato, il presente e il futuro, e a consolidare l'identità collettiva della comunità stessa.

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    VENAFRO (IS) | 15 marzo 1944-2024 ad 80anni dall’errato bombardamento alleato

    VENAFRO (IS) | 15 marzo 1944-2024 ad 80anni dall’errato bombardamento alleato

    GIANO PUBLIC HISTORY APS e RADIOGIANO PH presentano:

    VENAFRO (IS) | 15 marzo 1944-2024 ad 80anni dall’errato bombardamento alleato. Rievocazione storica con veicoli e uniformi militari d’epoca

    Continua il nostro lavoro nella raccolta di testimonianze in occasione dell’80° anniversario della Guerra di Liberazione e di Resistenza.
    In questa occasione ci siamo recati a Venafro in provincia di isernia per assistere alla rievocazione della battaglia degli Alleati contro le forze dell’Asse sulla linea Gustav, rievocazione organizzata dalla associazione Winter line Venafro
    Ringraziamo Luciano Bucci presidente del Museo e associazione Winterline, il vice sindaco di Venafro Marco Valvona, il figurante e scrittore Paolo Carotenuto, Alberto Sorci possessore di una Jeep Willis, il testimone Nicantro Bocchini, il tedesco Roberto Cottini,  e i giovanissimi figuranti  della GI Reenactment Group Alessio Lombardi, Nico Di Loreto,  Laura Smimmo,  e, a seguire Francesco Di Tommaso, Stefano Solferini, Leonardo Vetta, Emanuele Mariniello, Elisa Pezzi, Alice Bonucci

     Interviste di Luciano Alberghini Maltoni


    Marco Lodi
    regia, grafica, editing e musiche con licenza d’uso, Epidemic Sound

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    • 45 min
    VINCENZO COLELLA (1915-2015) | Un Uomo un Soldato Un Deportato Un Professore Un Marito Un Padre Un Nonno Un Amico

    VINCENZO COLELLA (1915-2015) | Un Uomo un Soldato Un Deportato Un Professore Un Marito Un Padre Un Nonno Un Amico

    GIANO PUBLIC HISTORY APS, RADIOGIANO PH e BLOG Giano PH presentano:

    Fosse Ardeatine 24 marzo 1944-2024

    Omaggio a : VINCENZO COLELLA (1915-2015)
    Da Ufficiale del Regio Esercito, torturato al carcere SS di Via Tasso. Nei giorni passati a Regina Coeli conoscerà i futuri presidenti della repubblica Giuseppe Saragat e Sandro Pertini. Condannato a morte, la sua pena verrà tramutata in due anni di lavori forzati. Trasferito a Monaco di Baviera poi a Potsdam e, quindi, al campo di Sonnenburg. Tornato in Italia racconterà la sua storia soltanto dal 1975.
    Luca De Bernardis nipote di Vincenzo

    Marco Lodi presidente Giano PH APS e Vice direttore Centro Studi e Ricerche Storiche sulla guerra di Liberazione (ANCFARGL) 

    Letture di Florena Iavarone e Fumiko Miyabi (Giapponese e inglese)

    Marco Lodi
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    • 1 tim. 7 min
    ANTONIO VIGNA UN BERSAGLIERE SEMPRE DI CORSA | Marco LODI dialoga con Claudio VIGNA

    ANTONIO VIGNA UN BERSAGLIERE SEMPRE DI CORSA | Marco LODI dialoga con Claudio VIGNA

    UDINE – ROMA

    In occasione dell’80° anniversario della Guerra di Liberazione, grazie alle molteplici testimonianze di ex combattenti che abbiamo raccolto negli anni passati, grazie a Radio Giano PH e in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche storiche sulla Guerra di Liberazione (ANCFARGL), coinvolgendo in prima persona i figli e i nipoti di questi, vogliamo dare voce a coloro che grazie ai loro sacrifici ci hanno donato la democrazia.

    ANTONIO VIGNA UN BERSAGLIERE SEMPRE DI CORSA | MARCO LODI DIALOGA CON CLAUDIO VIGNA

    Antonio Vigna nasce a Udine il 6/8/1920 da Elisa Silvestri e Pietro Vigna.
    Fin da giovane respira aria Bersaglieresca in quanto nipote di Attilio Silvestri, fratello della madre, caduto eroicamente il 16/9/1916 su quota 44 sopra Doberdò del lago e commilitone di Enrico Toti caduto il 16/6/1916 su quota 85 sopra Monfalcone.
    Vive e cresce a Udine e bambino, abita nei pressi della Caserma dei Vigili del Fuoco di Udine che frequenta assiduamente tanto da diventarne la “mascotte”.
    Nel 1938 frequenterà il corso di formazione per entrare nei reparti dei VVFF ed il corso pre-militare sul Carso Triestino.
    Ammesso alla ferma ridotta di 6 mesi quale 3° fratello alle armi, viene chiamato alle armi il 2/2/1940 per essere assegnato al 3°Reggimento Bersaglieri di stanza a Milano: prima della partenza però viene trasferito al 11°Reggimento Bersaglieri di stanza a Gradisca d’Isonzo (GO) presso la “Caserma Lamarmora” come bersagliere ciclista.

    Lettura introduttiva di Florena Iavarone

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    • 1 tim. 3 min
    GIORNO DEL DEL RICORDO 10 FEBBRAIO 1947-2024 | I "GIULIANI" RIMASTI | Luigi FATTORINI dialoga con Arrigo BONIFACIO

    GIORNO DEL DEL RICORDO 10 FEBBRAIO 1947-2024 | I "GIULIANI" RIMASTI | Luigi FATTORINI dialoga con Arrigo BONIFACIO

    GIANO PUBLIC HISTORY APS e RADIOGIANO PH presentano:

    GIORNO DEL DEL RICORDO 10 FEBBRAIO 1947-2024. Due giovani studiosi del “Confine orientale” spiegano le cause politiche ed umane della cessione di alcuni territori della Venezia Giulia alla ex Jugoslavia.

    I "GIULIANI" RIMASTI

    Luigi FATTORINI
    Studioso di tematiche di storia contemporanea, si è occupato di vari aspetti relativi alle vicende dei confini orientali d’ItaliaDialoga con

    dialoga con:

    Arrigo BONIFACIO
    Assegnista di ricerca in Storia delle relazioni internazionali, Dipartimento di Scienze politiche, Università Sapienza Roma

    Marco Lodi
    regia, grafica, editing e musiche con licenza d’uso Epidemic SoundMusiche

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    • 1 tim. 16 min
    GIORNO DELLA MEMORIA 27 Genn. 1945-2024 | Gli italiani, schiavi di Hitler, traditi, disprezzati, dimenticati.Gli Internati Militari Italiani

    GIORNO DELLA MEMORIA 27 Genn. 1945-2024 | Gli italiani, schiavi di Hitler, traditi, disprezzati, dimenticati.Gli Internati Militari Italiani

    PESCARA – ROMA

    Con il patrocinio di ANRP Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e ANCFARGL Associazione Nazionale Combattenti della Guerra di Liberazione inquadrati nei reparti regolari delle FF.AA.

    Giovanni Di Silvestre, Florena Iavarone e Marco Lodi prestano la loro voce per ricordare quel 27 gennaio 1945 quando le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.

    Il popolo italiano pagò a caro prezzo la resa incondizionata stipulato dal suo Governo il 3 settembre 1943 con gli Alleati. Un armistizio che segnò in primo luogo la fine della guerra voluta dal regime fascista, e liberò, nello stesso tempo, gli italiani da quella impopolare alleanza con il «Terzo Reich». […] La conseguenza fatale dell’uscita dalla guerra dell’Italia, che si tradusse, storicamente, nella prigionia di centinaia di migliaia di militari italiani nei Lager della Wehrmacht. […] Prima di essere avviati ai campi di prigionia, essi vennero disarmati dai tedeschi. Furono coinvolti poco più di un milione dei complessivi 3.700.000 italiani appartenuti all’Esercito, alla Marina e all’ Aeronautica. Ciò che avvenne in quelle circostanze assunse dimensioni tali da non trovare analoghi precedenti nella storia. Marco Lodi e Giovanni De Silvestre ricordano gli Internati Militari Italiani leggendo alcune loro lettere scritte dai campi di concentramento

    Bibliografia
    A.N.E.I. Associazione Nazionale Ex Internati Sezione di Roma, 40 anni dopo. 1943-1983 quarantesimo anniversario dell’internamento nel Lager nazisti, 1983, Roma
    Claudio Sommaruga, Una storia affossata, gli italiani schiavi di Hitler traditi, disprezzati, dimenticati… e beffati dalla Germania e dall’Italia! 1943-2007, Quaderno – Dossier n.3 Seconda edizione, Archivio IMI, 2007

    La foto della locandina è tratta dal volume ANEI, i capitoli sugli IMI sono tratti dalla pubblicazioni di Claudio Sommaruga, le lettere degli IMI sono tratte dal sito M@gm@ rivista Internazionale di Scienze Umane e Sociali “LETTERE DAGLI STALAG: PENSIERI, SENTIMENTI, EMOZIONI CHE SI FANNO STORIA” a cura di Maria Elena Ciccarello, 2018

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    • 18 min
    Canti della OSOPPO NATI NELLA BUFERA | Associazione Partigiani Osoppo Friuli

    Canti della OSOPPO NATI NELLA BUFERA | Associazione Partigiani Osoppo Friuli

    UDINE – ROMA
    Per concessione d’uso da parte della Associazione Partigiani Osoppo-Friuli ascoltiamo i Canti della “Osoppo” nati nella bufera.

    Introduce
    Roberto Tirelli

    Testi introduttivi dei Canti letti da
    Fabrizia Cargello

    Coordinatore dell’Opera
    Giovanni Cuberli

    Corale CHEI DAI SPARCS di Tavagnacco
    Corale LA VIARTE di Pagnacco
    Quartetto ACHILLE TELLINI di Chiopris Viscone
    Corale CANTORI DEL FRIULI

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    • 1 tim. 17 min

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