Ema PesciolinoRosso - il podcast Ema Pesciolinorosso
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- Sociedad y cultura
Una community di migliaia di persone dove genitori e giovani si scambiano idee, pensieri e condividono riflessioni su temi come l’adolescenza, la famiglia, la scuola e il rapporto tra genitori e figli.
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Il silenzio, Gianpietro Ghidini
Il silenzio ha infinite sfaccettature.
Il silenzio che tranquillizza
Il silenzio che nasconde
Il silenzio che minaccia
Il silenzio inoffensivo
Il silenzio vuoto
Il silenzio che salva
Il silenzio che uccide
Il silenzio creativo
Il silenzio stupido e codardo
il silenzio del guerriero,
Il silenzio della pallottola pronta a sparare
Il silenzio di un vulcano spento
Il silenzio del ladro che ruba
Le cose più preziose
Mentre i loro padroni dormono, in silenzio, sonni profondi.
Tutto nasce dal silenzio...la musica...una stella...
La pianta che germoglia
Il feto nel grembo materno
L'amore di uno sguardo,
un pensiero che tace per non disturbare
Le pubbliche dichiarazioni
Di questo mondo così insicuro
Il silenzio è nobile, educato, elegante, difficilmente patetico,
Meditativo e Sofferente ma degno
Nostalgico
Rassegnante
Curativo
È come il profumo di un fiore che arriva al cervello conquistandolo con delicatezza.
Il silenzio è come il DNA
Non ne esistono due uguali
Il mio ama il tuo
Il tuo, tacito, il mio
Si rispettano e si comprendono reciprocamente
Consapevoli che basterebbe solo una parola
Per trasformare i veleni di certi silenzi nella medicina dei nostri sentimenti. -
Vuoto a riempire, Gianpietro Ghidini
Siamo bicchieri vuoti che hanno sete di essere riempiti d’amore.
Spesso però cerchiamo di riempiere il nostro vuoto con altre cose. Se non riceviamo amore e i successi non arrivano allora ci mettiamo alcol, droghe, pornografia, gioco d’azzardo, ecc.
Qualcosa dobbiamo mettere in quel bicchiere, perché se resta vuoto arriva la noia e la tristezza e stiamo male.
Ma attenzione a un passaggio.
Il malessere non arriva solo quando il bicchiere è vuoto, ma anche quando è troppo pieno.
Quando siamo ‘pieni di noi’: del nostro successo, dei nostri beni, della nostra sicurezza, del nostro essere ‘giusti’, corriamo un rischio: quello dell’illusione di essere perfetti.
In quel momento la perfezione ci porta a diventare giudici degli altri facendo sentire gli altri sbagliati. Rischiamo di generare solo giudizi e non amore nei confronti di chi riteniamo sbagliato.
A quel punto non riceviamo più amore da chi è intorno a noi, ma frustrazione, che potrà essere l’inizio di momenti di depressione e perdizione.
Amare non significa giudicare, ma spronare e tendere la mano senza obbligare. Stare a fianco e non sopra.
Solo così il nostro troppo pieno potrà avere un senso.
Gianpietro -
L’immane lavoro
Un bambino ferito travestito da adulto è una bomba ad orologeria.
Ciò che separa il bambino dall’adulto, è la consapevolezza. -