845 episodes

Un commento ad alcuni versetti scelti del vangelo della liturgia del giorno

Dal Vangelo di oggi Veregra UP

    • Religion & Spirituality
    • 5.0 • 1 Rating

Un commento ad alcuni versetti scelti del vangelo della liturgia del giorno

    Dal Vangelo di oggi - 31 Maggio 2024

    Dal Vangelo di oggi - 31 Maggio 2024

    Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,39-56
 

    In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva…»

    Beata la credente. È il titolo con il quale Maria viene chiamata da Elisabetta. Tramite il sì della Madre di Dio, possiamo capire cosa significa credere. Vuol semplicemente dire aderire a Dio con tutto il nostro essere e con l’intima certezza che è Lui la vita e la salvezza nostra. Il credente infatti, non si dovrebbe fermare solo alla mera accoglienza di una dottrina spesso accolta con leggerezza. Egli sarà consapevole che senza il Signore non può portare frutto proprio come canta gioiosamente Maria. Per cui chi crede riconosce e annuncia che in Gesù Cristo risplende la verità piena che illumina ogni cosa. Chi crede non custodisce per sé la gioia di avere incontrato Gesù, ma si mette in moto come Maria diventando missionario. Chi crede invoca ed accoglie lo Spirito Santo come il soffio di vita che in ogni tempo genera un mondo nuovo. Chi crede si fida di Dio senza cercare a tutti i costi garanzie e sicurezze per impegnarsi. 
    Signore, sappiamo quant’è difficile fare della nostra poca fede la nostra veste quotidiana. Sulle orme della Beata Vergine Maria però, vogliamo camminare affidandoci alla sua materna intercessione. 
    Con affetto!
    Don Arthur.

    • 2 min
    Dal Vangelo di oggi - 30 Maggio 2024

    Dal Vangelo di oggi - 30 Maggio 2024

    Dal Vangelo secondo Marco
Mc 10,46-52
    In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

    La fama di Gesù non era più contenibile. Tanti accorrevano a Lui, soprattutto i deboli, i poveri, i lebbrosi, i malati. Tutti volevano avvicinarlo e parlargli. Anche Bartimèo che aveva perso la vista, desiderava la pace, la salute e felicità. Ma senza sperare più di tanto, mendicava alla porta di Gerico. In effetti, è quello che erano ridotti a fare tutti ciechi, oltre alla dipendenza totale dagli altri. Quel giorno però fu diverso per uno che aveva per unico compagno il buio totale. 
    In quella oscurità della sua cecità, il figlio di Timèo, avendo saputo che era Gesù che passava, gridò a squarciagola professando la sua fede nel Figlio dell’uomo. Mentre lo faceva, pregava ed implorava la misericordia del Figlio di Davide. È l’immagine della preghiera dei piccoli, dei poveri che giorno e notte, senza sosta, perché continuo è il loro bisogno, si rivolgono al Signore perché ripongono in Lui la loro speranza. Infatti, Gesù non è sordo al grido di tutti quelli che sperano in Lui. Come Bartimeo che ha riconosciuto la luce pur senza averla vista, vogliamo accorrere da Gesù per ricuperare la fede che piano piano perdiamo. Con la vista riavuto nell’incontro con il Figlio di Davide, potremo di nuovo seguirlo da veri discepoli. 
    Con affetto!
    Don Arthur.

    • 3 min
    Dal Vangelo di oggi - 29 Maggio 2024

    Dal Vangelo di oggi - 29 Maggio 2024

    Dal Vangelo secondo Marco
Mc 10,32-45
  
    
In quel tempo, mentre erano sulla strada per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti ai discepoli ed essi erano sgomenti; coloro che lo seguivano erano impauriti.
Presi di nuovo in disparte i Dodici, si mise a dire loro quello che stava per accadergli: «Ecco, noi saliamo e Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani, lo derideranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno, e dopo tre giorni risorgerà». Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». 

    Il Vangelo di oggi narra il terzo annuncio della passione e, di nuovo, come nelle volte precedenti, ci mostra l'incoerenza dei discepoli. Quei seguaci di Gesù non solo non capiscono quello che vuole dire loro annunciando la sua morte, ma continuano con le loro ambizioni personali. Sono piuttosto preoccupati solo dei propri interessi. In quel contesto caratterizzato dall'esercizio repressivo ed abusivo del potere come il nostro, Gesù ha un'altra proposta. Egli insiste nel servizio e nel dono della propria vita. Insegna contro i privilegi e  le rivalità che ci distruggono nel quotidiano. Ecco allora che il dovere del buon cristiano sarà di dovere rovesciare il sistema dominante e distruttore del nostro tempo ed insistere nel servizio, quale rimedio contro l'ambizione personale al profitto del bene comune. Come discepoli di Cristo, accogliamo dunque questo Vangelo come richiamo alla conversione, per testimoniare con coraggio e generosità una Chiesa che si china ai piedi degli ultimi, per servirli con amore e semplicità. 
    Possa la Vergine Maria, colei che aderì pienamente e umilmente alla volontà di Dio, aiutarci a  seguire con gioia Gesù sulla via del servizio, quale via maestra che porta al Cielo. 
    Con affetto. Buongiorno.
    D. Arthur.

    • 2 min
    Dal Vangelo di oggi - 24 Maggio 2024

    Dal Vangelo di oggi - 24 Maggio 2024

    Dal Vangelo secondo Marco
Mc 10,1-12

    In quel tempo, Gesù, partito da Cafàrnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare. Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, gli domandavano se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».

    La tematica odierna - che possiamo assimilare alla possibile rottura del matrimonio - coinvolge Gesù e i farisei. Alla domanda di sapere se è lecito ripudiare la propria moglie, il Maestro fa prima di tutto ritornare alla volontà del Creatore e allo stesso tempo, Egli offre chiaramente una nuova  interpretazione della parola di Mosè. Se le separazioni e i divorzi si moltiplicano oggigiorno - illudendo le coppie che siano le uniche opzioni - Gesù invece presenta la comunione coniugale come un ideale da preservare. Infatti, sposarsi per un cristiano non è semplicemente un mettersi insieme. È un’alleanza, un patto, un sacramento. Per cui, il matrimonio cristiano non può essere sottomesso alla legge vincitrice degli umori e delle fragilità che sono sempre in agguato.
    L’insegnamento di Gesù apre degli orizzonti nuovi e assolutamente imprevedibili perché chiama gli sposi a lottare per vincere ogni tentazione di separazione. Infatti, unirsi sacramentalmente significa essere disposti a perdonare, a accettare che l’altro è diverso da me, a vivere nella complementarietà e a mettere Dio al centro di tutto. È la consapevolezza che si può vincere tutto con Lui che rende capaci di crescere nell’unità tra i coniugi e la prole. 
    Oggi preghiamo perché gli sposi sappiano fare del loro amore il segno visibile della fedeltà di Dio verso l’umanità.
    Con affetto. Buon fine settimana. 
    D. Arthur.

    • 3 min
    Dal Vangelo di oggi - 23 Maggio 2024

    Dal Vangelo di oggi - 23 Maggio 2024

    Dal Vangelo secondo Marco
     Mc 9,41-50
    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:« Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile ».  

    Il vangelo di oggi ha strane affermazioni che, se prese letteralmente, causano perplessità nella gente che le ascolta. Prima di tutto, Gesù ci porta l’esempio di chi offre da bere un bicchiere d’acqua a un altro. Mette avanti la carità che dovrebbe caratterizzare ordinariamente ogni cristiano. Non agire secondo quella logica sarebbe dunque un motivo di scandalo. Letteralmente tradotta come una pietra lungo il cammino o nella scarpa, lo scandalo per noi è ogni azione che allontana una persona dal buon cammino e gli impedisce d’incontrare Cristo. Scandalizzare i piccoli è essere la ragione per cui quei piccoli si allontanano dal buon cammino e perdono la fede in Dio. Ecco allora che ci viene ribadita l’importanza della fermezza nelle scelta. Tagliare e gettare via sono azioni che significano che il fedele di Cristo deve essere radicale nella sua scelta di Dio e del vangelo, confidando sempre nel suo sostegno nei momenti di debolezza. È così che potremo essere il sale che porta pure la pace dove manca. Buongiorno.  D. Arthur.

    • 2 min
    Dal Vangelo di oggi - 22 Maggio 2024

    Dal Vangelo di oggi - 22 Maggio 2024

    Dal Vangelo secondo Marco
    Mc 9,38-40

    In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».
    Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi».

    Nell'episodio dell'esorcista estraneo al gruppo ristretto dei discepoli, il vangelo odierno ci dà un chiarimento importante. In effetti, i discepoli e molti cristiani di allora avevano creduto di avere il monopolio di Gesù come tutt’ora. Per cui nessuno poteva e doveva agire nel nome del Maestro se non avesse ricevuto autorità da lui in quanto suo discepolo. Questa idea era condivisa tra i dodici che, non avendo agito per impedire l’esorcismo nel nome di Gesù, chiedono a quest’ultimo di fare luce sulla questione. Ecco che ci viene dato di capire che il primo dovere di coloro che hanno autorità nella fede è quello di non proibire di fare il bene. Agire con benevolenza non è monopolio di chi ha il potere o dei cristiani rispetto agli altri. Infatti, la rimostranza di Giovanni traduce con chiarezza l'egoismo dei nostri gruppi, la paura della concorrenza che spesso si maschera dello zelo della fede, mentre ne è in realtà una delle più radicali smentite. 
    Oggi, vogliamo uscire dall’egoismo, l’invidia e l’orgoglio personale o collettivo per costruire delle comunità che vivono nella tolleranza e nella magnanimità accogliendo chi agisce nel nome del Signore. 
    Buongiorno. 
    D. Arthur.

    • 2 min

Customer Reviews

5.0 out of 5
1 Rating

1 Rating

Top Podcasts In Religion & Spirituality

The Bible in a Year (with Fr. Mike Schmitz)
Ascension
WHOA That's Good Podcast
Sadie Robertson Huff
The Bible Recap
Tara-Leigh Cobble
In Totality with Megan Ashley
Megan Ashley
Girls Gone Bible
Girls Gone Bible
BibleProject
BibleProject Podcast

You Might Also Like

Pane Quotidiano 🥖 Commento al Vangelo del giorno
Parrocchie di Negrar
Il Vangelo del giorno
Eugenio Ruberto
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
Le Apostole della Vita Interiore
Taccuino celeste
Riccardo Maccioni - Avvenire
Sky Crime Podcast
Sky Crime