La fabbrica della realtà ANSA Voice
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Il podcast che racconta come cambia il mondo nell’era dell’intelligenza artificiale generativa. Nel bene e nel male.
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Elezioni europee, la minaccia più grande (forse) è l’IA
Con l’uso dell’Intelligenza artificiale cresce la possibilità di diffondere disinformazione e l’Europa mette in guardia dalle ‘centrali’ russe che provano a incidere sul voto europeo del 2024: 373 milioni di aventi diritto al voto in 27 paesi condizionati da quella che Josep Borrell, capo della politica estera dell’Ue, ha definito ‘una minaccia per il modo in cui siamo abituati a condurre i nostri dibattiti democratici’. E si tenta di farlo anche, semplicemente, spingendo gli elettori a non andare a votare. Ma cosa c’entra in tutto questo l’IA? E soprattutto come possiamo difenderci?
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Visioni - Tutta la verità vi prego su Minerva, il primo LLM davvero italiano
È nata una nuova intelligenza artificiale generativa e, questa volta, è “madrelingua” Italiana: si chiama Minerva, come la divinità romana della lealtà e della saggezza, ed è la prima famiglia di Large Language Model (cioè di quelle IA come ad esempio ChatGPT di OpenAI) il cui addestramento è avvenuto da zero su contenuti in lingua italiana, utilizzando (per iniziare) 500 miliardi di parole. In questa decima puntata de La Fabbrica Della Realtà - che inaugura il ciclo di interviste “Visioni” - Alessio Jacona incontra Roberto Navigli, “papà” di Minerva e leader del gruppo di ricerca Sapienza NLP (Natural Language Processing), un team di talenti che ha sviluppato la nuova famiglia di LLM nell’ambito del Future Artificial Intelligence Research (FAIR), il progetto triennale di ricerca guidato dal CNR che realizza la strategia nazionale sull’intelligenza artificiale grazie ai fondi PNRR. Trenta minuti di chiacchierata informale e densa di contenuti, durante la quale Navigli spiega con passione coinvolgente come nasce, cos’è e come funziona questo nuovo LLM, ma soprattutto perché è assolutamente fondamentale che oggi l’Italia sviluppi la propria versione di tecnologie come questa.
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Se l’IA diventa più intelligente di noi
L’intelligenza artificiale supererà gli esseri umani? Se questa eventualità sembra ormai essere una certezza per molti scienziati, imprenditori e ricercatori, non c’è tuttavia accordo su quando ciò dovrebbe accadere: già nel 2025 come dice Elon Musk, non nuovo alle previsioni di grande effetto che poi però non si rivelano sbagliate? Oppure non prima del 2032 come preconizza Geoffrey Hinton, lo scienziato considerato tra i padri dell’apprendimento automatico? Annunci sensazionali a parte, è già tempo di riflettere su come potrebbero cambiare le nostre vite con l’avvento dell’AGI, l’Artificial General Intelligence capace di eguagliarci e poi superarci in tutto, ma anche e soprattutto di come gestire l’evoluzione esponenziale del progresso tecnologico per metterla al servizio dell’umanità. Ne parlano Massimo Sebastiani e Alessio Jacona nella 9 puntata de "La Fabbrica della Realtà".
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I robot sono veramente tra noi
Non è più fantascienza (vintage come ‘Io e caterina’ o aggiornata come ‘Io, robot’: fate voi): grazie all’Intelligenza artificiale di OpenAI, i robot sono veramente tra noi. Capiscono le richieste e le eseguono e hanno una manualità straordinariamente sviluppata. Paura eh? Gli editori intanto reagiscono in modi diversi ai rischi e alle opportunità dell’Intelligenza artificiale: dopo la causa del New York Times contro OpenAI, Le Monde e il gruppo editoriale spagnolo Prisa Media si accordano con l’azienda di Sam Altman per dare l’accesso ai loro contenuti.
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Con l’intelligenza artificiale dalla sceneggiatura al video
Mentre ChatGpt sbarella e dice cose incomprensibili, l’IA fa un altro passo verso un futuro pieno di incognite: basterà scrivere un testo con delle indicazioni precise per vederlo trasformato in un video. Quale sarà la prossima frontiera? Chi si porrà (e come) il problema dei limiti e delle regole? Ne parliamo nel podcast ANSA con Alessio Jacona.
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Dalla ‘telepatia’ di Neuralink alla voce di Biden: meraviglie e minacce (non necessariamente in quest’ordine) della tecnologia
C’è chi vuole connettere il nostro cervello direttamente con l’intelligenza artificiale, chi la usa per ingannare gli elettori e chi per attaccare frontalmente Taylor Swift. Nella sesta puntata de la “Fabbrica della Realtà” (hashtag #FdR), il podcast di ANSA dedicato all’IA, Massimo Sebastiani e Alessio Jacona raccontano di come l’azienda Neuralink abbia impiantato un chip nel cervello di un paziente tetraplegico per connetterlo ora a un pc e poi, un domani lontano, direttamente all’IA. Poi dell’ultimo deepfake (contenuto falso creato con l’IA) per inquinare le elezioni: la voce clonata del presidente Biden che invitava i democratici a non votare alle primarie. Quindi chiudono con il caso dei deepfake sessualmente espliciti creati a danno della popstar Taylor Swift e pubblicati sul social X, dove un esercito di fan si è mosso in sua difesa mentre la piattaforma falliva nel bloccare i contenuti inappropriati.