Radio Radicale - La nuda verità Radio Radicale - Maria Antonietta Farina Coscioni
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Un format innovativo che indaga i temi dell'amore, dell'affettività e della sessualità delle persone diversamente abili.
Una conversazione a tutto campo con un ospite che si mette a nudo mostrando bellezza e oblio, forza e paura, splendore e tristezze della propria vita, conducendo l'ascoltatore nei meandri di un territorio inesplorato.
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La nuda verità - Punto di vista con Massimo Barra. 160 anni di Croce Rossa Italiana. Ci sono le condizioni per una Croce Rossa Vaticana? - Puntata del 2/05/2024
Centosessant'anni di Croce Rossa Italiana, 6000 volontari in udienza dal Papa, una imponente "macchia rossa" in Vaticano nella sala Paolo VI. I rapporti tra Santa sede e Croce Rossa non sono nuovi, non sono recenti se si pensa alla collaborazione, sul terreno della carità, nel primo dopoguerra; ma gli studi, i documenti pubblicati sono pochi. Se pensiamo all'azione umanitaria svolta a un certo punto è stata avanzata la proposta di creare di dar vita a una sorta di Croce Rossa Vaticana. Ci sono le condizioni di una riproposizione del progetto e perché al momento non si sono verificate?
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La nuda verità - Cinquant'anni (quasi) di storia, dalle scuole speciali all'inclusione. Disabilità & Co. - Puntata del 28/04/2024
Radio Radicale. 28/04/2024 18:23:04
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La nuda verità - Dal "Bisogna aver visto" di Calamandrei al padiglione del Vaticano "Con i miei occhi" in Biennale nel carcere della Giudecca - Puntata del 21/04/2024
Radio Radicale. 21/04/2024 19:30:00
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La nuda verità - Punto di vista con Massimo Barra. L’esperienza e la formazione degli educatori. A servizio della persona, una visione umana d’insieme - Puntata del 18/04/2024
Il 9 aprile 2024 il Senato della Repubblica ha approvato definitamente il disegno di legge 788 recante "Disposizioni in materia di ordinamento delle professioni pedagogiche ed educative e istituzione dei relativi albi professionali".
Il disegno di legge tratta la questione del riconoscimento del profilo professionale dell'educatore separando il profilo sociosanitario e socioeducativo. C'è
chi lo ritiene una cosa positiva, ma non manca chi crede che la strada giusta sia quella del cosiddetto profilo unico. La professione di educatore ne esce rafforzata o indebolita? In concreto che potrebbe accadere? Queste distinzioni nelle comunità terapeutiche cosa possono comportare?