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La Polonia è un Paese che ama sorprendere. Custode di storia millenaria racchiusa tra le mura delle sue città d’arte, non delude neanche chi ama spazi all’avanguardia, in clima postindustriale, moderno, o chi è alla ricerca di biodiversità e natura rigogliosa.
Attraverso questo viaggio sonoro vi portiamo alla scoperta di leggende legate a luoghi più iconici delle città d’arte più note e collegate direttamente con l’Italia, come Cracovia, Varsavia, Danzica, Breslavia, Poznan e Katowice. Degustiamo insieme i piatti più famosi e sorprendenti. Andiamo alla scoperta dei set di film e serie TV.
Per scoprire una Polonia che sa valorizzare il suo passato, le sue tradizioni e la gastronomia, va fiera del suo retaggio culturale ma è anche proiettata al futuro, giovane e frizzante. Una Polonia da vivere, gustare e ascoltare.
Ente del Turismo Polacco per l’Italia
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POLONIA - Un viaggio sonoro Polonia Travel

    • Society & Culture

La Polonia è un Paese che ama sorprendere. Custode di storia millenaria racchiusa tra le mura delle sue città d’arte, non delude neanche chi ama spazi all’avanguardia, in clima postindustriale, moderno, o chi è alla ricerca di biodiversità e natura rigogliosa.
Attraverso questo viaggio sonoro vi portiamo alla scoperta di leggende legate a luoghi più iconici delle città d’arte più note e collegate direttamente con l’Italia, come Cracovia, Varsavia, Danzica, Breslavia, Poznan e Katowice. Degustiamo insieme i piatti più famosi e sorprendenti. Andiamo alla scoperta dei set di film e serie TV.
Per scoprire una Polonia che sa valorizzare il suo passato, le sue tradizioni e la gastronomia, va fiera del suo retaggio culturale ma è anche proiettata al futuro, giovane e frizzante. Una Polonia da vivere, gustare e ascoltare.
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    Nikiszowiec

    Nikiszowiec

    Katowice, il capoluogo della regione Slesia, è una città che negli anni ha vissuto una vera trasformazione da simbolo dell’industria pesante a un moderno centro di agglomerazione di due milioni di abitanti, sempre più verde, pulito e sostenibile. In questa città i segni del passato si intrecciano in modo armonioso con la modernità, il cui simbolo più caratteristico è la sala concerti Spodek (“disco volante”) che ospita importanti eventi di musica e non solo. Katowice è la città più “musicale” della Polonia, infatti dal 2015 appartiene alla rete internazionale delle Città Creative UNESCO. Infatti, sempre a Katowice, si trova la sede dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Radio Polacca costruita nell’ultimo decennio sul territorio dell’ex-miniera di carbone. Ma uno dei luoghi più magici e sorprendenti di questa città è l’antico quartiere dei minatori Nikiszowiec, edificato nei primi anni del XX secolo. Ancora oggi mantiene il suo aspetto originario con le tipiche abitazioni in mattoni rossi che ricordano vecchie città inglesi in una chiave più popolare. Questi edifici sono stati creati all’inizio del ventesimo secolo appositamente per i minatori della vicina miniera Wieczorek e per le loro famiglie. È un angolo veramente affascinante di Katowice, che nel 2011 è stato inserito dell’elenco dei monumenti storici. Come molti luoghi di questo tipo anche Nikiszowiec è soggetto alla riqualificazione e oggi è un ambiente modaiolo, ricco di ristoranti tipici, gallerie d’arte e tante iniziative culturali. Nel quartiere, oltre case residenziali, sono state create anche le scuole, negozi o una chiesa. Giszowiec, invece, è una pittoresca città-giardino il cui creatore presupponeva necessità di costruire un quartiere con un ampio numero di piazze, parchi e aree verdi, ad una certa distanza dalla città. Le case degli operai della Miniera Giesche presentano un’architettura interessante e sono posizionate nel mezzo di una foresta. Oggi è possibile visitare in loco uno storico laminatoio di zinco oppure la Locanda della Slesia che nel passato era simbolo e luogo di relax e riposo per i minatori e le loro famiglie. Durante il periodo comunista quasi tutto l’ex complesso residenziale fu demolito e al suo posto le autorità decisero di costruire enormi palazzi di cemento. Per un viaggio nella storia, per fomentare la curiosità di chi vuole conoscere il mondo e per scoprire quante meravigliose realtà possono esistere tutte nello stesso posto: questa è la Polonia.

    Il Castello reale di Varsavia (zamek królewski w warszawie)

    Il Castello reale di Varsavia (zamek królewski w warszawie)

    Il Castello reale di Varsavia, si trova nella piazza del Castello presso l’ingresso della Città Vecchia ed è stata, molto tempo fa, la sede ufficiale dei monarchi polacchi. Il Castello ha rappresentato il luogo d’incontro dei parlamentari ma anche il centro amministrativo e culturale dell’intero paese. L’importanza del Castello è dovuta anche al fatto che al suo interno nacque la Costituzione del 3 Maggio nel 1791, la prima in Europa e la seconda nel mondo. Le origini del Palazzo Reale risalgono al XIV secolo, durante il ducato di Masovia. Una delle prime strutture costruite è la Torre Grande, oggi denominata Torre Grodzka. L’ampliamento e la risistemazione del palazzo risalgono al XVII secolo quando il palazzo divenne residenza di Zygmunt III Waza (Sigismondo III Wasa), sovrano della dinastia dei Waza. Il compito del restauro venne affidato ad alcuni architetti italiani e tutto il palazzo ricevette la forma poligonale, che tuttora possiede. Nel Settecento, sotto il regno di Augusto III, venne ristrutturata l’ala orientale del palazzo in stile barocco, denominata “ala sassona”. Durante la II guerra mondiale il Castello fu totalmente distrutto. Tra il 1971 e 1984 fu ricostruito in stile barocco con l’utilizzo di alcuni frammenti superstiti. Il Castello Reale, oggi svolge una funzione museale e contiene al suo interno diverse collezioni d’arte. Particolare attenzione meritano i quadri originali di Rembrandt e di Canaletto. A quest’ultimo la città di Varsavia deve molto perché le sue vedute della stessa Varsavia, del XVIII secolo, hanno costituito un importante punto di riferimento per la ricostruzione della città rasa al suolo alla fine della guerra. All’interno del Castello si tengono anche numerosi eventi musicali ed artistici. Un luogo pittoresco che ha avuto più di una vita, senza arrendersi alle intemperie, come solo un Castello degno di questo nome può fare.

    Il Molo di Sopot

    Il Molo di Sopot

    Sopot si trova tra Danzica e Gdynia e, negli anni novanta del ventesimo secolo, si è sviluppata velocemente grazie al turismo. La città è conosciuta soprattutto per il Festival della Canzone che si tiene al teatro all'aperto Opera Leśna, ma anche per il suo molo in legno, il più lungo in Europa. Il Molo di Sopot raggiunge circa 512 metri di lunghezza. E' una delle maggiori attrazioni della Tripla Città nonché un importante luogo di incontri e di intrattenimento. Dalla fine di aprile fino a quella di settembre, il molo diventa il "palcoscenico" sul quale vengono organizzati svariati concerti e tanti altri eventi. Sul molo si trova il ristorante Meridian Molo, aperto tutto l'anno che offre buon cibo e vista spettacolare. Il ponte del molo è stato costruito nel 1827 e aveva una lunghezza di 31 metri e mezzo. Successivamente e a più riprese, venne allungato ed ampliato. Nel 1910 superava già i 300 metri. Inizialmente, il Molo di Sopot rappresentava il punto d’approdo per le imbarcazioni locali, ma poi fu trasformato in un luogo molto popolare sul quale venivano organizzati eventi mondani. La forma che ancora oggi possiede, risale invece al 1927. Ogni anno si nota il crescente numero di visitatori che affollano la zona del pontile. Il Molo è un luogo ideale non soltanto per i più curiosi che vogliono ammirare dal ponte i pittoreschi paesaggi, ma anche il luogo in cui gli abitanti locali trascorrono il tempo e passeggiano in tutta tranquillità. Un rettilineo che alterna la pace alla musica e al divertimento, da non perdere assolutamente.

    Il Giardino Giapponese a Breslavia

    Il Giardino Giapponese a Breslavia

    Il Giardino Giapponese a Breslavia si trova nel Parco Szczytnicki. Questo luogo incantevole è stato progettato in occasione dell'Esposizione Universale del 1913, dal conte Fritz von Hochberg e dal suo aiutante, il maestro dell'arte del giardino giapponese Mankichi Arai. Al termine dell'Esposizione, il Giardino è stato chiuso e abbandonato, ma il tempo non ha rimosso alcuni suoi elementi caratteristici, come la forma del laghetto, la disposizione dei sentieri, e la collina con una vegetazione particolare. Nel 1974, nel giardino è stata costruita una cascata e il laghetto è stato riempito nuovamente d'acqua. Il vero e proprio lavoro di ricostruzione, però, è avvenuto a partire dal 1994, grazie all'aiuto dell'Ambasciata del Giappone di Varsavia, un gruppo di specialisti giapponesi e polacchi, guidati dal professore Ikuya Nishikava e Yoshiki Takamura. Da quel momento, in meno di tre anni il giardino ha ripreso a vivere, e oggi rappresenta l’unico esempio di cultura giapponese in Europa. Il Giardino rispetta l'arte del giardino giapponese sin dai minimi particolari e cambia volto assieme alle stagioni dell’anno, cambiano i colori e i profumi, lasciando immutati solo gli elementi dell’architettura. Un viaggio nel viaggio, dalla Polonia al Giappone e viceversa, immersi nel verde, tra roseti e arboreti. Pensavate fosse possibile? Ebbene, lo è.

    Varsavia green

    Varsavia green

    Varsavia, la capitale della Polonia, è considerata insieme a Helsinki, tra le città più verdi d’Europa, con oltre il 30% della superficie della città ricoperta da aree verdi ed è l'unica capitale europea che confina con un parco nazionale - il Parco Nazionale di Kampinos (Kampinoski). Nota per essere una capitale economica ed amministrativa con numerosi luoghi di interesse, Varsavia è anche un paradiso per gli appassionati di natura. Ci sono molte aree verdi anche nel centro della città, come il giardino Sassone, il parco Mokotowskie o i giardini sui tetti della Biblioteca dell'Università di Varsavia. La biblioteca popolare è uno degli edifici più interessanti in Polonia. La combinazione di cemento grezzo, vetro verde e vegetazione lussureggiante che cresce sulla facciata della biblioteca, è di grande impatto visivo. Luogo non solo ideale per la ricerca, la lettura e lo studio, ma anche ricco di negozi, caffè e ristoranti.. L'attrazione più grande dell’edificio è l'imponente giardino sul tetto, uno dei più grandi e più belli del suo genere in Europa. Il giardino universitario è disponibile dalla primavera all'autunno. Dai ponti e dalla piattaforma di osservazione non solo si ha vista su tutta Varsavia ma anche una a volo d'uccello dell'interno della biblioteca. A questi luoghi pieni di fascino e natura, si aggiungono i Giardini Reali Łazienki: un parco in cui è inglobato un palazzo, che all’epoca veniva utilizzato dal re Stanislao II Augusto come residenza estiva. In estate, nel parco si tengono dei concerti gratuiti di pianoforte per onorare Chopin. Se si ama passeggiare con il cinguettio degli amici volatili in sottofondo, non si può non lasciarsi andare e vagare per i numerosi sentieri del parco Skaryszewski, il più antico parco di Varsavia. Ma Varsavia non è l’unica città della Polonia ad essere green. Ci sono anche Bydgoszcz, la città che vanta il più grande parco municipale della Polonia e Breslavia, città famosa per le sue aree verdi e per le possibilità di praticare il turismo sostenibile. Amanti del verde, della quiete, della natura, che cosa state aspettando?

    Le chiese della pace a Jawor e Świdnica

    Le chiese della pace a Jawor e Świdnica

    In Bassa Slesia, poco lontano dal capoluogo, Breslavia, a Jawor e Świdnica ci sono delle chiese che affondano le loro radici nella storia e nella pace. Queste, infatti, si chiamano chiese della pace e sono chiese luterane costruite nel XVII secolo, in seguito alla Pace di Vestfalia (1648), per simboleggiare la fine della lunga e sanguinosa Guerra dei trent'anni. Si tratta dei più grandi edifici religiosi in legno dell'intera Europa. Costruite nell’immediato dopoguerra e a causa della guerra stessa, vennero edificate con materiali “poveri” come il legno, la paglia e l’argilla. Le risorse finanziarie dell’epoca erano limitate ma c’era anche la volontà di ripristinare "l'equilibrio" religioso ancora turbato dalle influenze e dai conflitti esterni. Le chiese, nonostante il loro aspetto modesto, all'interno vennero curate in maniera esemplare, infatti, tutt'ora, i ricchi ornamenti barocchi le rendono piacevoli ed accoglienti. Tra le altre caratteristiche, la capienza: le chiese possono ospitare migliaia di persone. La chiesa a Jawor, per esempio, può accogliere fino a seimila fedeli, mentre, quella di Świdnica, può contenere fino a 7500 persone. Se ce n’è una della cui visita non si può fare a meno è la chiesa della Pace di Świdnica, ubicata sul cimitero evangelico, e resa onirica e fiabesca dai dipinti presenti sui soffitti e sulle mura che si rifanno alla visione di S. Giovanni dell'Apocalisse. In questa chiesa, dotata di particolari organi, viene organizzato anche il festival di musica di Johann Sebastian Bach. Anche la chiesa di Jawor contiene dei circa centottanta meravigliosi dipinti che raffigurano immagini tratte dal Vecchio e dal Nuovo Testamento. Queste chiese sono state iscritte nella lista dell'UNESCO nel 2001 come beni appartenenti al patrimonio della cultura mondiale dell'umanità. Storia, religione, arte, semplicità e bellezza, tutto all’interno di singoli edifici che hanno bisogno di essere apprezzati per la narrazione che portano con sé.

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