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Raffaele Fitto discute di Unione Europea e sfide del Pnrr a Viareggio Hyperbros: notizie di politica, cultura e attualità

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Il ministro per gli Affari Europei sottolinea l'importanza del ruolo dell'Italia a livello internazionale e le necessità strategiche dell'investimento industriale nel PaeseA Viareggio, presso il Grand Hotel Principe di Piemonte, si è tenuto un talk condotto da Stefano Zurlo, con ospite Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei, responsabile delle politiche di coesione e del PNRR. Durante l'incontro, sono state affrontate tematiche relative all'Unione Europea, alle sfide del Pnrr e all'impatto delle linee guida per la strategia di investimento industriale a livello europeo sulle politiche regionali del sud, centro e nord Italia.

Il ministro ha enfatizzato il ruolo di primo piano che l'Italia e Giorgia Meloni svolgono a livello internazionale, sottolineando come il Paese goda di rilievo e credibilità, conferendo grande forza all'Italia stessa.Fitto ha inoltre affrontato la questione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, paragonando il percorso del governo a una maratona piuttosto che a una gara di 100 metri. Ha sottolineato l'importanza di una visione complessiva e di un impegno prolungato fino a giugno 2026, evitando polemiche immediate che potrebbero essere smentite dai fatti successivi.Sovranismo è difesa degli interessi nazionali, Francia e Germania i più sovranisti.

“Se il termine sovranista è legato alla difesa dell’interesse nazionale, non ho trovato fra quello francese e quello tedesco un governo più sovranista di loro. Sono molto bravi, giustamente, a difendere i loro interessi nazionali. Non vedo quale sia il peccato mortale nel difendere gli interessi del nostro paese nella dinamica europea, in modo intelligente. Questo mi sembra che sia un approccio corretto che Giorgia Meloni ha avuto fin dal primo momento”.

Sul "caso Vannacci" il Ministro non si è espresso mentre ha commentato le rivelazioni contenute nell'ultimo libro dell'ex Presidente francese Sarkozy in merito alla richiesta avanzata insieme ad Angela Merkel nel 2011 a Silvio Berlusconi di dimettersi: "una brutta pagina"."Sarò lapidario" ha detto Fitto "Ero ministro di quel governo, considero quella una brutta pagina, non penso che altri governi possano incidere o determinare la caduta di un governo sovrano eletto dal proprio Paese, a prescindere, non va bene. In Europa bisogna esserci, rispettare tutti e farsi rispettare”.

L'evento è stato parte della rassegna "Gli incontri del Principe", organizzata in collaborazione con Manila Alfano, autrice del libro "Cent'anni da Principe", che celebra il centenario del Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio, ripercorrendo la storia dell'hotel dalla Belle Époque ai giorni nostri.

Il ministro per gli Affari Europei sottolinea l'importanza del ruolo dell'Italia a livello internazionale e le necessità strategiche dell'investimento industriale nel PaeseA Viareggio, presso il Grand Hotel Principe di Piemonte, si è tenuto un talk condotto da Stefano Zurlo, con ospite Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei, responsabile delle politiche di coesione e del PNRR. Durante l'incontro, sono state affrontate tematiche relative all'Unione Europea, alle sfide del Pnrr e all'impatto delle linee guida per la strategia di investimento industriale a livello europeo sulle politiche regionali del sud, centro e nord Italia.

Il ministro ha enfatizzato il ruolo di primo piano che l'Italia e Giorgia Meloni svolgono a livello internazionale, sottolineando come il Paese goda di rilievo e credibilità, conferendo grande forza all'Italia stessa.Fitto ha inoltre affrontato la questione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, paragonando il percorso del governo a una maratona piuttosto che a una gara di 100 metri. Ha sottolineato l'importanza di una visione complessiva e di un impegno prolungato fino a giugno 2026, evitando polemiche immediate che potrebbero essere smentite dai fatti successivi.Sovranismo è difesa degli interessi nazionali, Francia e Germania i più sovranisti.

“Se il termine sovranista è legato alla difesa dell’interesse nazionale, non ho trovato fra quello francese e quello tedesco un governo più sovranista di loro. Sono molto bravi, giustamente, a difendere i loro interessi nazionali. Non vedo quale sia il peccato mortale nel difendere gli interessi del nostro paese nella dinamica europea, in modo intelligente. Questo mi sembra che sia un approccio corretto che Giorgia Meloni ha avuto fin dal primo momento”.

Sul "caso Vannacci" il Ministro non si è espresso mentre ha commentato le rivelazioni contenute nell'ultimo libro dell'ex Presidente francese Sarkozy in merito alla richiesta avanzata insieme ad Angela Merkel nel 2011 a Silvio Berlusconi di dimettersi: "una brutta pagina"."Sarò lapidario" ha detto Fitto "Ero ministro di quel governo, considero quella una brutta pagina, non penso che altri governi possano incidere o determinare la caduta di un governo sovrano eletto dal proprio Paese, a prescindere, non va bene. In Europa bisogna esserci, rispettare tutti e farsi rispettare”.

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