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We are the Net! Fabio Mattis
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- Education
Sono Fabio Mattis: sono bohemien, veg, ecologista e amante della lettura.
Sono anche un digital coach e nel 2018 ho deciso di aprire questo podcast dove racconto la vita dal mio punto di vista.
Sono convinto che la bellezza stia salvando il mondo.
Possiamo aiutarla creando reti di persone che tendono sempre ad essa
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Come cambierà Facebook
Alcune dritte sulla nuova versione
Canale Telegram: https://t.me/wearethenet
Sito: https://wearethenet.fabiomattis.com/ -
La pioggia che rigenera + Meditazione libera
Lasciami godere dell'acqua, che ci rigenera.
Della vita che si rialza
Della Natura che fa il suo corso
e ci parla
Dove ascoltarmi e come comunicare:
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Dateci il gas per potervi fare la guerra!
La comunicazione, in questo periodo, non è solo schizzofrenica...
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Linko l'articolo originale: https://www.maurizioblondet.it/ministra-tedesca-senza-il-gas-russo-non-possiamo-far-guerra-alla-russia/ -
La storia di Barracudas
Anni fa avevo una community che si chiamava Barracadudas, che poi si è trasformata in webradio, che poi si è trasformata nel podcast We are the Net!
Tutte le puntate di We are the Net! sono sul sito http://www.wearethenet.it
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Arrivano gli attori digitali
Basta mettere a posto la sintetizzazione vocale di avatar 3d e avremmo degli attori digitali in tutto e per tutto.
Che arrivino pure, si creeranno nuovi target.
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Non siamo tutti uguali
A breve Instagram sarà una piattaforma sociale molto simile a TikTok, con i video (reels) da poco più di un minuto che la faranno da padroni.
Molto probabilmente sarà seguita a ruota da Facebook prima di trasformarsi nel definitivo Metaverso.
In pratica avremo tre social quasi completamente uguali. Un’omologazione dell’omologazione.
Un prostrarsi continuo verso le logiche del “siccome a lui è andata bene, copiamolo!”
Non è forse la stessa cosa che stiamo vivendo ormai da molti anni anche nelle nostre culture?
La globalizzazione sfrenata a cancellato le nostre differenze creando scimmiottamenti tra popolazioni che in realtà avrebbero proprio nelle differenze la loro forza.
Che senso avrebbe viaggiare per andare a vedere un posto uguale a quello in cui vivo?
È un po’ come quegli italiani che vanno all’estero per andare nei ristoranti italiani…
Ma perché???
Perché dev’essere tutto uguale?
Tutto dev’essere sacrificato sull’altare del “mercato” che ha come alfieri attuali scienze e tecnologie.
Apro una parentesi: io non sono assolutamente contro le scienze e le tecnologie, ma penso che debbano essere usati come strumenti, delegati a singole scelte (non puoi obbligare qualcuno a iscriversi ad un sito per esempio) ed essere al servizio dell’umanità.
In questa puntata sbrocco un attimino…