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Parlare di piccole avventure serissimamente, o di cose serissime in modo irriverente. L'ironia distillata in queste pillole quotidiane conforta e concede una pausa. Tre minuti nell'imprevedibile. Qui con trascrizione in italiano e traduzione in inglese. Su Youtube con sottotitoli in inglese
Questi 3 minuti li registro senza né editing né preparazione. Se volete invece sentire quello che faccio di solito, cioè cose (molto) preparate ed editate, ecco qua, Tutto il resto è attesa.

Talking about little flings very seriously, or about very serious things in a cheeky way. The irony distilled in these pills comforts and gives a break. Three uncut [grezzi means raw, unedited] minutes a day, in the unpredictable. Here with Italian transcription and English translation. On YouTube with rolling English subtitles.
I record these 3 minutes without editing or preparation. If instead you want to hear what I usually do, that is (very) prepared and edited things, here you go, Everything else is just waiting.

3' Grezzi di Cristina Marras M. Cristina Marras

    • Society & Culture

Parlare di piccole avventure serissimamente, o di cose serissime in modo irriverente. L'ironia distillata in queste pillole quotidiane conforta e concede una pausa. Tre minuti nell'imprevedibile. Qui con trascrizione in italiano e traduzione in inglese. Su Youtube con sottotitoli in inglese
Questi 3 minuti li registro senza né editing né preparazione. Se volete invece sentire quello che faccio di solito, cioè cose (molto) preparate ed editate, ecco qua, Tutto il resto è attesa.

Talking about little flings very seriously, or about very serious things in a cheeky way. The irony distilled in these pills comforts and gives a break. Three uncut [grezzi means raw, unedited] minutes a day, in the unpredictable. Here with Italian transcription and English translation. On YouTube with rolling English subtitles.
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    3' grezzi Ep. 699 Fiabe

    3' grezzi Ep. 699 Fiabe

    Non ci sono più le fiabe di una volta. 

    TRASCRIZIONE [ENG translation below]
    Non ci sono più le fiabe di una volta. Purtroppo o per fortuna, ancora non ho deciso, ma forse un po' tutte e due sia un po' purtroppo che per fortuna.

    Quando ero piccola le fiabe che tutti noi conoscevamo erano boh, forse cinque, sei: Cenerentola, Cappuccetto Rosso, La Bella Addormentata nel Bosco, Il Gatto con gli Stivali, non me ne vengono in mente altre, comunque erano poche, diciamo le favole che tutti conoscevamo, tutti i bambini e tutte le bambine.

    Già io quando mio figlio era piccolo diciamo che non gli raccontavo tanto le fiabe, appunto, tipo Cenerentola e Cappuccetto Rosso perché mi sembravano datate, mi sembrava che avessero dei ruoli, presentassero dei ruoli molto stereotipati, per cui gli compravo libri che parlavano, raccontavano altre storie, non quelle tradizionali, quelle che sono state raccolte dai fratelli Grimm che sono quelle che diciamo sono le più diffuse in Europa, forse anche nel mondo, per lo meno le persone fino alla mia generazione.

    Oggi le fiabe sono diverse, lo stesso concetto di fiaba non so più bene come funzioni, lo so di sicuro, perché c'è un gioco che faccio spesso nelle mie classi che è creare una una matrice, quindi una una tabella, e ognuno mette, cioè scrive in un pezzettino di carta, in un foglio, la sua fiaba preferita e poi cerchiamo di mettere insieme le fiabe con le persone, quindi cercare di capire qual è la fiaba preferita di questa persona, perché dalle fiabe preferite si possono capire un sacco di cose. Ad esempio, non stupirà nessuna delle persone che mi conosce sapere che da bambina la mia fiaba preferita era Il Gatto con gli Stivali, che era un personaggio che è molto particolare.

    Provando a fare questo gioco con ragazzi e ragazze molto giovani, mi sono resa conto che le fiabe che conoscevo io proprio non vengono registrate da loro, a malapena sanno raccontare le storie, appunto di Cappuccetto Rosso e della Bella Addormentata nel Bosco, che spesso conoscono solo perché sono state riadattate per il cinema o per la televisione, e quando chiedo vabbè, mettete anche i fiabe altre che che conoscete voi eccetera, mettono nome di cartoni animati o di serie tv.

    Ora, non so se sia solo le ragazze e i ragazzi che seguo io in queste classi oppure sia una cosa diffusa, però appunto, non ci sono più le fiabe di una volta.Che significhi questo, non lo so.Io ve la butto così, poi rifletteci e se mi viene in mente qualche riflessione interessante fatemelo sapere.

    TRANSLATION
    Fairy tales are not what they used to be. Unfortunately or fortunately, I haven't decided yet, but maybe a bit of both, both unfortunately and fortunately. When I was little, the fairy tales we all knew were, well, maybe five, six: Cinderella, Little Red Riding Hood, Sleeping Beauty, Puss in Boots, I can't think of any others, anyway there were few, let's say the fairy tales that we all knew, all the boys and all the girls.

    Yeah, when my son was little, let's say I didn't tell him fairy tales that much, like Cinderella and Little Red Riding Hood because they seemed dated to me, it seemed to me that they had roles, they presented very stereotyped roles, so I bought him books that talked about, told other stories, not the traditional ones, those that were collected by the Brothers Grimm, which are the ones that are the most widespread in Europe, perhaps even in the world, at least the people up to my generation.

    Today fairy tales are different, the very concept of fairy tale I don't know how it works anymore, I know for sure, because there is a game that I often do in my classes which is to create a matrix, so a table, and everyone puts, that is, writes on a piece of paper, on a sheet, their favorite fairy tale and then we try to put together the...

    • 3 min
    3' grezzi Ep. 698 Film da non perdere - The Zone of Interest

    3' grezzi Ep. 698 Film da non perdere - The Zone of Interest

    Più che un film è un'esperienza. Fidatevi.

    TASCRIZIONE [ENG translation below]
    The Zone of Interest è un film agghiacciante.Vabbè, allora, nella mia vita avrò visto migliaia di film, anche perché andare al cinema mi piace tantissimo, poi perlomeno un periodo sono stata una assiduissima frequentatrice di festival cinematografici, quindi film ne ho visto di tutti i tipi, tutti i colori, però non avevo mai visto un film come La Zona di Interesse, The Zone of Interest, appunto un film agghiacciante, molto interessante non solo dal punto di vista del contenuto per come viene affrontato l'argomento trattato, ma anche dal punto di vista stilistico e dal punto di vista più prettamente tecnico.

    Il suono è un elemento fondamentale, diciamo che in tutto il film il suono è uno dei protagonisti che aiuta a rendere ancora più agghiacciante quello che viene raccontato, l'uso persistente, mischiato di suoni e effetti sonori, cose che potrebbero sembrare musica, il modo in cui a qualcuno si sentono le parole, si sente qualcuno che parla, si sentono altre persone 'non parlare'.

    Non voglio scendere nei dettagli perché non voglio rovinarvi la sorpresa o l'effetto che fa vedere questo film per la prima volta, sicuramente andrò a vederlo per una seconda volta perché è uno di quei film che dopo che l'hai visto ti rimane dentro e continui a pensarci infatti quando sono andata a vederlo poi la notte sono tornata a casa ero così emotivamente coinvolta che mi sono messa a cercare in lungo e in largo articoli scritti sul film, podcast che parlassero del film, analisi, appunto perché era notte, ero a casa e dormivano tutti, avevo bisogno di parlare di questo film, perché sì, se non avete ancora avuto la possibilità di andarlo a vedere, fatevi un regalo per la vostra vita e andate a vederlo perché è un film che non si dimentica.

    E quando voi pensate, non vi dico nemmeno di cosa parla, io non sapevo di cosa parlasse, se l'avessi saputo non sarei andata probabilmente perché avrei detto, no non un altro film su questo argomento, uff abbiamo già visto tutto, ci hanno già raccontato tutto in tutti i modi possibili e immaginabili, ecco mi sarei persa un'esperienza.

    È banale dirlo ma è un'esperienza andare a film, abbandonatevici, lasciatevi trasportare da quali che siano le emozioni che vi assalgono e poi, non lo so, andate a vederlo una seconda volta, sicuramente questo è quello che farò io, un film potente, un film che sì, rimane.


    TRANSLATION
    The Zone of Interest is a chilling film. Well, then, in my life I must have seen thousands of films, also because I love going to the cinema so much, then at least for a period I was a very assiduous frequenter of film festivals, so I have seen films of all types, all colors, however I had never seen a film like The Zone of Interest, The Zone of Interest, precisely a chilling film, very interesting not only from the point of view of the content for how the topic is addressed, but also from the stylistic point of view and from the more strictly technical point of view, the sound is a fundamental element,let's say that throughout the film the sound is one of the protagonists that helps to make even more chilling what is being told, the persistent use, mixed with sounds and sound effects, things that could seem like music, the way in which someone hears the words, you hear someone talking, you hear other people 'not talking', I don't want to go into details because I don't want to ruin the surprise or the effect that seeing this film for the first time makes,surely I will go to see it a second time because it is one of those films that after you have seen it stays with you and you keep thinking about it in fact when I went to see it then at night I came home I was so emotionally involved that I started looking far and wide for articles written about the film, podcasts that talked about the film,...

    • 2 min
    3' grezzi Ep. 697 Sputacchi

    3' grezzi Ep. 697 Sputacchi

    C'ho lo specchio del bagno pieno di sputacchi di dentifricio. Anche voi? Parliamone. Senza parlare delle elezioni in Sardegna.

    TRASCRIZIONE [ENG translation below]
    Giuro che stamattina...Giuro che stamattina avevo in mente un argomento di cui parlare, di quelle cose belle, sfiziose che ti fanno fare collegamenti inaspettati, ti aprono orizzonti e ti fanno sentire più intelligente. L'avevo lì, davanti a me, e ora, poche ore dopo, non ricordo più cosa fosse questo pensiero profondissimo.

    Niente, vi parlerò di qualcos'altro. Non parlerò delle elezioni politiche in Sardegna, ma le userò come spunto per parlare di una categoria di persone: quelle che durante la campagna elettorale non si sbilanciano mai, non vogliono dire per chi voteranno.

    Per carità, il voto è segreto e ognuno vota per chi vuole. Ma c'è una categoria particolare di persone che durante la campagna elettorale non si sbilancia mai, fa finta di essere super partes. E poi, una volta pubblicati gli esiti, si butta sul carro del vincitore, facendo gli auguri per il buon lavoro e dicendo che comunque non avevano mai scommesso su chi ha perso.Non so, mi ritrovo a parlarvi delle elezioni in Sardegna, non del risultato, ma del modo in cui ho scelto il partito che ho votato: in base ai programmi, sperando naturalmente che vincesse. Ma non l'ho votato perché sapevo che avrebbe vinto. Non ho votato il partito più forte, ho votato il partito che rispecchia i miei ideali, e così ho sempre fatto e continuerò a fare.

    Che dire se mi troverò sempre dalla parte di chi perde? Boh, ci convivo e me ne faccio una ragione.Però non cambierò mai opinione politica solo per poter dire "ho votato il vincitore". C'è una metafora che uso, e non è solo una metafora, è la realtà: la mattina, quando mi guardo allo specchio, voglio guardarmi a testa alta. Di sputacchi nello specchio ce ne sono già abbastanza, quando mi lavo i denti schizzo dappertutto. Quindi bastano gli sputacchi del dentifricio, non voglio aggiungerci anche i miei.

    TRANSLATION
    I swear this morning I had in mind a topic to talk about, those beautiful things, delightful things that make you make connections you hadn't thought of, they open up horizons, in short, they make you feel smarter after making these connections yeah, I had it all there, right in front of me and now, a few hours later I absolutely don't remember what this profound thought was. So nothing, I'll talk to you about something else, I won't talk to you about the political elections that have just concluded in Sardinia. But I'll take advantage of the experience of the political elections that have just concluded in Sardinia to talk about a category of people. Those who throughout the entire campaign period never take sides, never want to say who they'll vote for. Of course, the vote is secret and everyone votes for whoever they want. But there is a particular category of people who precisely during the electoral campaign never take sides and pretend to be completely impartial. And then, once the results are published, they jump, I don't say on the winner's bandwagon. But they jump on the winner's bandwagon wishing them good luck for the work ahead and saying that anyway they didn't bet a penny on those who instead didn't win. I don't know, I mean, then I find myself talking about the political elections in Sardinia, but not about the result, but about the way I chose the party I voted for, and namely I chose it based on the programs, hoping naturally that it would win. But I didn't vote for it because I knew it would win. I didn't vote for the strongest party, I voted for the party that is the alignment that reflects my ideals and that's what I've always done. And that's what I'll continue to do. What can I say if I'll always find myself on the side of those who lose? Oh well, I live with it and make it a reason. But I'll never change my political opinion just to be able to say...

    • 3 min
    3' grezzi Ep. 696 Tutta colpa di Marie Kondo

    3' grezzi Ep. 696 Tutta colpa di Marie Kondo

    Insomma, per colpa di Marie Kondo mi tocca mollare tutto e mettermi a piegare le mutande in un certo modo che solo lei sa.

    TRASCRIZIONE

    Diciamo che la colpa è tutta di mi ricordo. Sì perché da quando ho guardato i video dove lei spiega come mettere via le cose, ma soprattutto come piegare le cose per farle stare bene nel cassetto e mantenerle in ordine, sono diventata Marie Kondo dipendente, ma solo per alcune cose molto precise, e cioè per le calze e per le mutande.

    C'è un modo di piegare le mutande, soprattutto, che si arrotolano e poi vengono fuori dei tubi, specie dei tubi. Ora, io non ho non ho mai fatto il confronto, tipo, dieci mutande piegate così e dieci mutande piegate nel modo tradizionale, che, sappiamo tutti: piatta su un piano, poi giri prima l'aletta di destra, poi l'aletta di sinistra e poi l'aletta del cavallo e metti via, ecco no, il modello Marie Kondo è un po' diverso, immaginate: stendete la mutanda, poi dal lato, dal bordo superiore cominciate a fare un rotolino, rotolino, rotolino che quando arriva il cavallo poi girate i due lati, uno dentro l'altro, e faccio, fate una specie di taschino, e vengono fuori questi cilindretti molto carini che io metto in verticale nel cassetto e mi danno l'impressione di, non lo so, di ordine, poi vedo lì tutte le mutande, belle tutte a colpo d'occhio, posso decidere quale mettere, quale va con quale tipo di pantalone vestito eccetera.

    l problema è che però è diventata una schiavitù, perché quando faccio ad esempio il bucato, poi ritiro la biancheria, magari non ho tempo di mettermi a piegare eccetera, ho giusto il tempo di dividere la roba mia da quella degli altri, poi all'interno della mia roba, le maglie dalle calze, dai pantaloni, eccetera, e invece mi trovo costretta, letteralmente costretta, a ripiegare una ad una le mutande e le calze alla maniera di Marie Kondo. E questo mi ruba del tempo, anche perché a volte avrei delle altre cose da fare, però è più forte di me, è una specie di... sapete le persone superstiziose che anche se sanno che le cose, la superstizione, non significa niente, sono appunto una cosa nella nostra mente, quindi potrebbero anche non farla, però è più forte di loro non ci riescono.

    Ecco, io sono diventata schiava della piegatura delle mutande alla Marie Kondo per cui, che ne so, adesso sono appena tornata da un viaggio, disfo il borsone, c'era una pila di mia biancheria che in mia assenza è stata tolta dalla fune, eccetera eccetera, e anziché mettermi a mettere via le cose, eccetera, mettere su la lavatrice, mi sono dovuta mettere a piegare una ad una le mutande, che erano tante, e però non riuscivo a smettere. Ora con quelle le ho tutte piegate, ho messo i cilindretti tutti dentro il cassetto e quindi, con buona mia pace, posso dedicarmi finalmente a disfare la borsa e a fare le altre cose.

    • 3 min
    3' grezzi Ep. 695 Ah! I pronomi di genere (in genere...)

    3' grezzi Ep. 695 Ah! I pronomi di genere (in genere...)

    Col mio senso dell'umorismo un po' malizioso mi caccio in situazioni imbarazzanti.


    TRASCRIZIONE [ENG translation below]

    C'ho un problema coi pronomi. Anzi no, ho problemi coi pronomi su diversi fronti. Allora, ogni volta che cerco di tradurre qualcosa dall'inglese all'italiano, mi trovo a dover affrontare il problema dei pronomi che ormai chi parla in inglese è abituato, appena si presenta, a dire il nome, poi i pronomi che usa. Quindi quando io partecipo a gruppi, a incontri d'oltralpe, in lingua inglese dico "Mi chiamo Cristina Marras, pronouns she/her", quindi mi chiamo Cristina Marras e uso i pronomi 'she', al nominativo, e poi 'her' in tutti gli altri casi in inglese. Ora, in italiano questo non esiste, non non si usa, in italiano comunque è tutto reso incredibilmente difficile dal fatto che ogni articolo, sostantivo, aggettivo, spesso anche alcune forme verbali vengono declinate dipendentemente dal genere. Quindi se io voglio evitare di usare un linguaggio sessista, maschilista dove usando il maschile si intendono anche le donne, se voglio dare visibilità anche all'altro genere, dico "tutti e tutte", altra cosa problematica è che nell'italiano manca la forma neutra, quindi mentre in inglese si dico "they", loro, vuol dire che non è né maschio né femmina, può essere qualsiasi cosa, qualsiasi genere, in italiano questo non è possibile.

    Perché ve lo sto raccontando? Perché io ho un senso dell'umorismo 'wicked' che vuol dire un po' malizioso, un po' sciocchino anche, per certe persone. Quindi l'altro giorno mi trovavo appunto in uno di questi incontri, con altra gente che veniva da tutte le parti del mondo, ma più che altro gente di lingua inglese, e quando abbiamo fatto il giro di presentazioni mi sono presentata dicendo "mi chiamo Cristina Marras e i pronomi che uso sono 'she' e 'her' e poi ho aggiunto 'her Majesty' che è come dire Sua Eccellenza, sì sua monarca, sì Majesty di solito si usa per per la regina.

    E c'è qualcuno che ci è rimasto male perché c'era un po l'impressione che io stessi prendendo in giro il fatto di usare, che la gente giustamente chiede un linguaggio inclusivo che riconosce i diversi generi. E io ci sono rimasta malissimo, anzitutto perché io ho un rapporto personale con la regina. Io quando sono diventata cittadina australiana ho dovuto giurare fedeltà alla regina, ma veramente, proprio con il coso li, la bibbia non l'ho usata però ho dovuto giurare fedeltà alla regina perché io sono suddita. E poi raga', con il mazzo che mi faccio ogni giorno per cercare di usare una lingua inclusiva proprio io, insomma, è una cosa che non se ne cava piede, bisogna continuamente camminare sulle uova e niente, farò più attenzione, lo giuro, lo prometto, però lasciate il mio senso dell'umorismo, però lo riserverò ad altri ambiti. Questo ve lo prometto.


    TRANSLATION
    Ep. 695 Ah! I pronomi di genere (in genere...).mp3
    I have a problem with pronouns. Actually no, I have problems with pronouns on several fronts. So, whenever I try to translate something from English into Italian, I face the problem of pronouns that by now English speakers are used to, as soon as they introduce themselves, saying the name, then the pronouns they use. So when I participate in groups, in transalpine meetings, in English I say "My name is Cristina Marras, pronouns she/her," so my name is Cristina Marras and I use the pronouns 'she', in the nominative, and then 'her' in all other cases in English. Now in Italian this does not exist, it is not used, in Italian actually it is all made incredibly difficult by the fact that every article, noun, adjective, often even some verb forms are declined depending on gender. So if I want to avoid using sexist, macho language where using the masculine also means women, if I want to give visibility to the other gender as well, I say "all male and all female," another problematic thing is that in Italian the...

    • 3 min
    3' grezzi Ep. 694 Riso:pianto - ma perchè?

    3' grezzi Ep. 694 Riso:pianto - ma perchè?

    È innegabile che anche gli animali provino emozioni, ma noi esseri umani siamo gli unici a manifestare quelle estreme in modo così plateale, con il riso e con il pianto. Perché lo facciamo?

    TRASCRIZIONE [Eng translation below]
    Sicuramente noi esseri umani non siamo gli unici nel creato a provare emozioni forti. Se penso ai miei gatti quando prendo in mano il barattolo del loro cibo che sono tutti contenti, mi ballano attorno, mi fanno gli occhi dolci. Oppure penso anche ad altri tipi di animali quando vengono disturbati, che sono arrabbiati. Però, per quanto io ne so, noi esseri umani siamo gli unici a manifestare queste grandi emozioni, tristi o allegre, in modo così plateale, con il riso e con il pianto.

    Ora, so che alcuni animali, mi pare, gli elefanti, emettono lacrime salate, però se voi immaginate, proprio da fumetto, una persona che piange a singhiozzi, ecco, io non ho mai visto l'immagine o il video di un elefante che singhiozza così. So anche che ci sono degli animali che ridono, ma sorridono, moltissimi cani lo fanno, però non ho mai visto il video di un animale che sghignazza di pancia, ride contento o contenta.

    Mi sto chiedendo: come mai noi esseri umani abbiamo queste manifestazioni così esagerate delle nostre emozioni? Di solito quando ci sono delle cose che io almeno non riesco a spiegare, poi quando vado a grattare viene fuori che è sempre qualcosa che ha a che vedere con l'evoluzione della specie, che per un motivo o per l'altro abbiamo sviluppato questo comportamento perché nei millenni si è visto che le persone che naturalmente avevano questo tipo di atteggiamento poi vivevano, invece gli altri, e quindi si potevano riprodurre tramandando i geni che facevano comportare in un certo modo, invece quelle persone che non si comportavano così, boom, morivano perché venivano divorate dal mammut.

    Allora non ho fatto ancora delle ricerche approfondite per scoprire i motivi di tanta, diciamo esagerazione nel pianto e nel riso, però è interessante pensarci. Siamo gli unici a esprimerci così e a farlo in modo così plateale, così rumoroso, così evidente. Un motivo sicuramente c'è, perché io non lo so, sono cresciuta così che penso sempre che tutte le cose abbiano un loro motivo, abbiano una loro ragione e il fatto che io non la conosca non significa che non ci sia. Quindi sono molto propensa a pensare che le cose che non so, sono lì, però comunque ora mi informo, poi se scopo ve lo faccio sapere Ahahahahahahah. Finisco con una risata.

    TRANSLATION

    Surely we human beings are not the only ones in creation who experience strong emotions. When I think of my cats when I pick up the jar of their food they are all happy, dancing around me, making eyes at me. Or I also think of other kinds of animals when they are disturbed, that they are angry. However, as far as I know, we human beings are the only ones who manifest these great emotions, sad or happy, so blatantly, with laughter and crying.

    Now, I know that some animals, I think, elephants, emit salty tears, however, if you imagine, just from comics, a person sobbing with sobs, lo and behold, I have never seen a picture or video of an elephant sobbing like that. I also know that some animals laugh, but they smile, a lot of dogs do, however, I have never seen a video of an animal snickering from the belly, laughing contentedly or happy.

    I am wondering: how come we human beings have such exaggerated manifestations of our emotions? Usually when there are things that I at least can't explain, then when I go to scratch it turns out that it's always something to do with the evolution of the species, that for one reason or another we developed this behavior because over the millennia it was seen that the people who naturally had this kind of attitude then lived, instead the others, and then they could reproduce by passing on the genes that made people behave in a...

    • 3 min

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