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3' grezzi Ep. 695 Ah! I pronomi di genere (in genere...‪)‬ 3' Grezzi di Cristina Marras

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Col mio senso dell'umorismo un po' malizioso mi caccio in situazioni imbarazzanti.


TRASCRIZIONE [ENG translation below]

C'ho un problema coi pronomi. Anzi no, ho problemi coi pronomi su diversi fronti. Allora, ogni volta che cerco di tradurre qualcosa dall'inglese all'italiano, mi trovo a dover affrontare il problema dei pronomi che ormai chi parla in inglese è abituato, appena si presenta, a dire il nome, poi i pronomi che usa. Quindi quando io partecipo a gruppi, a incontri d'oltralpe, in lingua inglese dico "Mi chiamo Cristina Marras, pronouns she/her", quindi mi chiamo Cristina Marras e uso i pronomi 'she', al nominativo, e poi 'her' in tutti gli altri casi in inglese. Ora, in italiano questo non esiste, non non si usa, in italiano comunque è tutto reso incredibilmente difficile dal fatto che ogni articolo, sostantivo, aggettivo, spesso anche alcune forme verbali vengono declinate dipendentemente dal genere. Quindi se io voglio evitare di usare un linguaggio sessista, maschilista dove usando il maschile si intendono anche le donne, se voglio dare visibilità anche all'altro genere, dico "tutti e tutte", altra cosa problematica è che nell'italiano manca la forma neutra, quindi mentre in inglese si dico "they", loro, vuol dire che non è né maschio né femmina, può essere qualsiasi cosa, qualsiasi genere, in italiano questo non è possibile.

Perché ve lo sto raccontando? Perché io ho un senso dell'umorismo 'wicked' che vuol dire un po' malizioso, un po' sciocchino anche, per certe persone. Quindi l'altro giorno mi trovavo appunto in uno di questi incontri, con altra gente che veniva da tutte le parti del mondo, ma più che altro gente di lingua inglese, e quando abbiamo fatto il giro di presentazioni mi sono presentata dicendo "mi chiamo Cristina Marras e i pronomi che uso sono 'she' e 'her' e poi ho aggiunto 'her Majesty' che è come dire Sua Eccellenza, sì sua monarca, sì Majesty di solito si usa per per la regina.

E c'è qualcuno che ci è rimasto male perché c'era un po l'impressione che io stessi prendendo in giro il fatto di usare, che la gente giustamente chiede un linguaggio inclusivo che riconosce i diversi generi. E io ci sono rimasta malissimo, anzitutto perché io ho un rapporto personale con la regina. Io quando sono diventata cittadina australiana ho dovuto giurare fedeltà alla regina, ma veramente, proprio con il coso li, la bibbia non l'ho usata però ho dovuto giurare fedeltà alla regina perché io sono suddita. E poi raga', con il mazzo che mi faccio ogni giorno per cercare di usare una lingua inclusiva proprio io, insomma, è una cosa che non se ne cava piede, bisogna continuamente camminare sulle uova e niente, farò più attenzione, lo giuro, lo prometto, però lasciate il mio senso dell'umorismo, però lo riserverò ad altri ambiti. Questo ve lo prometto.


TRANSLATION
Ep. 695 Ah! I pronomi di genere (in genere...).mp3
I have a problem with pronouns. Actually no, I have problems with pronouns on several fronts. So, whenever I try to translate something from English into Italian, I face the problem of pronouns that by now English speakers are used to, as soon as they introduce themselves, saying the name, then the pronouns they use. So when I participate in groups, in transalpine meetings, in English I say "My name is Cristina Marras, pronouns she/her," so my name is Cristina Marras and I use the pronouns 'she', in the nominative, and then 'her' in all other cases in English. Now in Italian this does not exist, it is not used, in Italian actually it is all made incredibly difficult by the fact that every article, noun, adjective, often even some verb forms are declined depending on gender. So if I want to avoid using sexist, macho language where using the masculine also means women, if I want to give visibility to the other gender as well, I say "all male and all female," another problematic thing is that in Italian the...

Col mio senso dell'umorismo un po' malizioso mi caccio in situazioni imbarazzanti.


TRASCRIZIONE [ENG translation below]

C'ho un problema coi pronomi. Anzi no, ho problemi coi pronomi su diversi fronti. Allora, ogni volta che cerco di tradurre qualcosa dall'inglese all'italiano, mi trovo a dover affrontare il problema dei pronomi che ormai chi parla in inglese è abituato, appena si presenta, a dire il nome, poi i pronomi che usa. Quindi quando io partecipo a gruppi, a incontri d'oltralpe, in lingua inglese dico "Mi chiamo Cristina Marras, pronouns she/her", quindi mi chiamo Cristina Marras e uso i pronomi 'she', al nominativo, e poi 'her' in tutti gli altri casi in inglese. Ora, in italiano questo non esiste, non non si usa, in italiano comunque è tutto reso incredibilmente difficile dal fatto che ogni articolo, sostantivo, aggettivo, spesso anche alcune forme verbali vengono declinate dipendentemente dal genere. Quindi se io voglio evitare di usare un linguaggio sessista, maschilista dove usando il maschile si intendono anche le donne, se voglio dare visibilità anche all'altro genere, dico "tutti e tutte", altra cosa problematica è che nell'italiano manca la forma neutra, quindi mentre in inglese si dico "they", loro, vuol dire che non è né maschio né femmina, può essere qualsiasi cosa, qualsiasi genere, in italiano questo non è possibile.

Perché ve lo sto raccontando? Perché io ho un senso dell'umorismo 'wicked' che vuol dire un po' malizioso, un po' sciocchino anche, per certe persone. Quindi l'altro giorno mi trovavo appunto in uno di questi incontri, con altra gente che veniva da tutte le parti del mondo, ma più che altro gente di lingua inglese, e quando abbiamo fatto il giro di presentazioni mi sono presentata dicendo "mi chiamo Cristina Marras e i pronomi che uso sono 'she' e 'her' e poi ho aggiunto 'her Majesty' che è come dire Sua Eccellenza, sì sua monarca, sì Majesty di solito si usa per per la regina.

E c'è qualcuno che ci è rimasto male perché c'era un po l'impressione che io stessi prendendo in giro il fatto di usare, che la gente giustamente chiede un linguaggio inclusivo che riconosce i diversi generi. E io ci sono rimasta malissimo, anzitutto perché io ho un rapporto personale con la regina. Io quando sono diventata cittadina australiana ho dovuto giurare fedeltà alla regina, ma veramente, proprio con il coso li, la bibbia non l'ho usata però ho dovuto giurare fedeltà alla regina perché io sono suddita. E poi raga', con il mazzo che mi faccio ogni giorno per cercare di usare una lingua inclusiva proprio io, insomma, è una cosa che non se ne cava piede, bisogna continuamente camminare sulle uova e niente, farò più attenzione, lo giuro, lo prometto, però lasciate il mio senso dell'umorismo, però lo riserverò ad altri ambiti. Questo ve lo prometto.


TRANSLATION
Ep. 695 Ah! I pronomi di genere (in genere...).mp3
I have a problem with pronouns. Actually no, I have problems with pronouns on several fronts. So, whenever I try to translate something from English into Italian, I face the problem of pronouns that by now English speakers are used to, as soon as they introduce themselves, saying the name, then the pronouns they use. So when I participate in groups, in transalpine meetings, in English I say "My name is Cristina Marras, pronouns she/her," so my name is Cristina Marras and I use the pronouns 'she', in the nominative, and then 'her' in all other cases in English. Now in Italian this does not exist, it is not used, in Italian actually it is all made incredibly difficult by the fact that every article, noun, adjective, often even some verb forms are declined depending on gender. So if I want to avoid using sexist, macho language where using the masculine also means women, if I want to give visibility to the other gender as well, I say "all male and all female," another problematic thing is that in Italian the...

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