"La centrifuga della vita" Soundscapes
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- Bildung
- By Giorgia Achilli, 3ITE -
Sono le 7 del mattino, la mia mamma si sta pian piano svegliando per iniziare la solita intensa giornata di lavoro. Scende dal letto e in punta di piedi raggiunge la porta cercando di non svegliarmi. Non ci riesce, il rumore della maniglia interrompe il tranquillo sonno.
Guarda l’orologio, è tardi. Scende di corsa le scale, apre il portone ed è avvolta dall’aria frizzante del sabato mattina. Lo sfrecciare delle macchine rende quel giorno davvero frenetico. La sento aprire la sua lavanderia e mettersi all’opera. Un’intera giornata chiusa li dentro tra camicie da stirare e panni da lavare.
La centrifuga della lavatrice gira all’impazzata, proprio come lei, preoccupata per una macchia che non riesce a togliere. Il vecchio ferro sbuffa, quasi non riesce più a sostenere tutta la fatica. Mamma è ricurva, concentrata a non lasciare nemmeno una piega a quell’elegante camicia. È triste però, quante cose vorrebbe fare…magari passare un intero weekend con i figli, invece no, l’insormontabile lavoro le toglie il tempo. Solo un rumore rallegra l’atmosfera: è quello costante della lavatrice più grande di tutte, che richiama la mamma a tornare con i piedi a terra, distogliendola da pensieri un po’ tristi.
- By Giorgia Achilli, 3ITE -
Sono le 7 del mattino, la mia mamma si sta pian piano svegliando per iniziare la solita intensa giornata di lavoro. Scende dal letto e in punta di piedi raggiunge la porta cercando di non svegliarmi. Non ci riesce, il rumore della maniglia interrompe il tranquillo sonno.
Guarda l’orologio, è tardi. Scende di corsa le scale, apre il portone ed è avvolta dall’aria frizzante del sabato mattina. Lo sfrecciare delle macchine rende quel giorno davvero frenetico. La sento aprire la sua lavanderia e mettersi all’opera. Un’intera giornata chiusa li dentro tra camicie da stirare e panni da lavare.
La centrifuga della lavatrice gira all’impazzata, proprio come lei, preoccupata per una macchia che non riesce a togliere. Il vecchio ferro sbuffa, quasi non riesce più a sostenere tutta la fatica. Mamma è ricurva, concentrata a non lasciare nemmeno una piega a quell’elegante camicia. È triste però, quante cose vorrebbe fare…magari passare un intero weekend con i figli, invece no, l’insormontabile lavoro le toglie il tempo. Solo un rumore rallegra l’atmosfera: è quello costante della lavatrice più grande di tutte, che richiama la mamma a tornare con i piedi a terra, distogliendola da pensieri un po’ tristi.
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