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ARTICOLI DI BIOETICA SU ABORTO E LE SUE CONSEGUENZE NEGATIVE www.bastabugie.it

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ARTICOLI DI BIOETICA SU ABORTO E LE SUE CONSEGUENZE NEGATIVE www.bastabugie.it

    Le tre incrollabili verità dell'uomo femminista

    Le tre incrollabili verità dell'uomo femminista

    TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7742

    LE TRE INCROLLABILI VERITA' DELL'UOMO FEMMINISTA di Loredana Basili
    Sono stufa e arcistufa degli uomini che io definisco "femministi", quelli cioè che si vantano di combattere e alzare la voce per i sacrosanti e inviolabili diritti, a loro dire, di noi donne.
    Mi trovavo qualche giorno fa in treno, in viaggio di ritorno con mio figlio "grande" di 6 anni e mio marito, reduce da un intervento alla spalla in Romagna.
    Come sempre accade, vado a cercare il controllore, onde sincerarmi di aver preso il treno corretto con i giusti biglietti e, quando faccio ritorno al mio posto, trovo mio marito che condivide due chiacchiere col vicino.
    Saluto cortesemente e mi dedico a mio figlio, a cui nel frattempo, onde ovviare all' utilizzo del telefono "baby sitter", propongo di disegnare. Mentre lo aiuto con i suoi trenini, seguo la conversazione. Il buon uomo, adocchiando il tutore di mio marito, chiede che intervento abbia avuto, dove, perché e ci confessa di tornare anche lui reduce da alcune visite di controllo, a seguito di un trapianto di rene avuto un paio di anni fa, intervento per il quale si era rivolto, giustamente, ai centri e medici migliori in Italia, prendendo anche in considerazione la possibilità di curarsi in America.
    Fin qui niente di male, poi la discussione (o meglio il suo pontificare) spazia dal giudizio sulla sanità, sui medici variamente incontrati, e degenera verso l'incompetenza tipica della gente della nostra epoca, l'incapacità di letto-scrittura delle giovani generazioni e così via verso le solite chiacchiere da bar.
    Io ascolto, quando chiamata a dire la mia, rispondo con modo garbato, possibilmente assentendo, presa dal disegnare trenini con mio figlio. Di fatto, si tratta di buona educazione, la conversazione del nostro interlocutore ha preso i tratti di un bieco cinismo, pieno di insoddisfazione verso tutto e tutti, incapaci di comprendere quello che invece a lui appare chiaro, se non addirittura scontato.
    La chiacchierata da bar però ad una certa subisce un grosso scossone, perché, tra un volo pindarico e l'altro, non so neppure io come, il nostro vicino finisce per buttarla sulla politica o meglio sull'etica. Il suo più grave disappunto, è stato vedere che qualche anno fa, nella sua bella regione, abbiano trionfato politici conservatori, macchiatisi del grave reato - nientepopodimeno che - di non essere pienamente d'accordo con l'inviolabile diritto di aborto della donna.
    PRIMA VERITÀ: TU DONNA NON HAI DIRITTO DI PENSARE DIVERSO DA ME
    Alzo gli occhi dai fogli di mio figlio e guardo mio marito, seduto davanti a me, leggendo nei suoi occhi l'accorato appello: "Oh no, eccola, adesso parte! Ma dai lascia perdere, siamo quasi arrivati!". Ormai però il vaso di Pandora è stato aperto e, come ben sa, difficilmente starò zitta. Sa che sono una moglie devota e sottomessa, nella misura in cui sono devota e sottomessa al Signore della Vita.
    Premetto che ho avuto sei figli, con sei gravidanze impegnative e con particolari problemi in sei anni: sono grata a Dio, so che mi ha dato davvero tanto, perché sono viva io e vivi i miei bimbi, quindi, non fosse altro che per debito di riconoscenza, non posso e non voglio tacere la Verità, che penso il Signore voglia sia proclamata.
    Lascio da parte mio marito, inizia la guerra e alla veneranda età di quarant'anni scopro le "verità" di quelli che io chiamo: "uomini femministi".
    Faccio notare al mio interlocutore che sono molto vicina a queste idee cattoliche e conservatrici, ree - a suo dire - di non condividere l'aborto. La risposta è: "Ma scherziamo? Una donna che non condivide l'aborto? Ma quelle povere violentate! Cosa dovrebbero fare?!".Osservo che non tutti gli aborti sono frutti di violenza, anzi, e che comunque non può essere...

    • 11 min
    Giovani arrestati per aver pregato davanti ad una clinica abortista

    Giovani arrestati per aver pregato davanti ad una clinica abortista

    TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7665

    GIOVANI ARRESTATI PER AVER PREGATO DAVANTI A UNA CLINICA ABORTISTA di Alessia Battini
    Sono 99.149 i bambini che ogni anno vengono abortiti in Spagna secondo l'ultimo studio dell'Istituto per la Politica Famigliare (IPF): corrisponde a un aborto ogni cinque minuti. Per questo, lo scorso 28 dicembre, 300 persone si sono trovate a pregare pubblicamente il rosario nelle città di Madrid e di Saragoza. «Siamo venuti a chiedere che la vita venga difesa, questa è una battaglia culturale, ma anche spirituale», ha dichiarato un giovane spagnolo di 25 anni che ha deciso di unirsi all'appello lanciato dalla piattaforma "Pregare non è un crimine".
    In Spagna, nel 2022, è stata approvata la Ley Orgànica 4/2022, che ha introdotto nel codice penale spagnolo l'articolo 172-quater, con il quale si prevede di punire con la reclusione da tre mesi a un anno o con il lavoro di pubblica utilità da 31 a 80 giorni, chiunque cerchi di ostacolare l'esercizio del diritto di aborto di una donna con atti molesti, offensivi, intimidatori o coercitivi. A quanto pare, oggi anche la preghiera viene considerato un atto di questo tipo, sicuramente dalle femministe spagnole, che hanno iniziato a inveire contro i cattolici riuniti gridando frasi come "via i rosari dalle nostre ovaie" o "bruceremo la conferenza episcopale con tutti i vescovi dentro".
    La reazione dei poliziotti che erano stati schierati per evitare possibili scontri davanti alla clinica per aborti Dator di Madrid, la più grande nella capitale, è stata quella di arrestare i "pericolosi" capigruppo del rosario. A questi giovani sono stati chiesti i documenti e poi sono stati fatti salire su furgoni blindati, mentre le femministe che molestavano, offendevano e intimidivano non sono state nemmeno identificate.
    Oltre a questi ragazzi, gli agenti hanno arrestato anche il dottor Jesùs Poveda, un medico che da oltre quarant'anni si impegna ad aiutare le madri a rischio di aborto, che si era messo seduto davanti alla clinica in segno di protesta, silenziosa e non violenta come quella di altri, anzi di altre...
    In Spagna la situazione è sempre più drammatica per i pro-life, soprattutto perché pare che tra gli obiettivi del governo Sanchez ci sia anche la possibilità di liberalizzare l'aborto fino al momento della nascita del bambino.
    Intanto, giovani ragazzi raccolti in preghiera e medici che dedicano la loro vita a salvare le donne dall'aborto vengono arrestati come criminali, mentre donne inferocite li attaccano e li insultano (e chissà cos'altro sarebbe potuto succedere se non fosse stata presente la polizia). Nessuno in questo caso ha ostacolato il diritto d'aborto, è stato invece ostacolato il diritto alla libertà religiosa e di manifestazione del proprio pensiero. Eppure ormai il diritto all'aborto vale più di tutto il resto: è un dogma, un pilastro intoccabile che regge la nostra società egoista ed egocentrica. Il gesto di questi giovani e di questo medico però,ci danno un forte segnale di speranza, perché hanno dimostrato che c'è qualcuno che, nonostante tutto, è ancora disposto a combattere per difendere la verità.
    Nota di BastaBugie: Paweł Lisicki, direttore del settimanale Do Rzeczy, nell'articolo seguente dal titolo "La nuova Polonia nasce anti-cattolica" parla del primo ministro Donald Tusk che in Polonia sta accelerando sull'agenda di Bruxelles: perdita di sovranità, ecologismo, diritto all'aborto e diritti LGBTQ+.
    Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 15 dicembre 2023:
    Il nuovo primo ministro polacco Donald Tusk ha promesso di riportare il suo Paese «al posto che gli spetta in Europa». Secondo lui è giunto il momento di porre fine a un gelido stallo durato otto anni tra Varsavia e Bruxelles. Suona bene, ma cosa significa in...

    • 15 min
    Macron insiste il diritto all'aborto in costituzione

    Macron insiste il diritto all'aborto in costituzione

    TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7565

    MACRON INSISTE: IL DIRITTO ALL'ABORTO IN COSTITUZIONE di Paola Belletti
    Il presidente de la République Emmanuel Macron ha celebrato il 65° anniversario della Costituzione francese con un discorso nel quale ha espresso, di nuovo, il suo fermo desiderio che l'aborto venga inserito nella Carta costituzionale del paese, addirittura «il più presto possibile». Dopo le parole spese sul tema del referendum come strumento di partecipazione popolare al processo legislativo, che deve essere semplificato, ma non può minacciare i confini dello Stato di Diritto, e prima di accennare alla possibilità di inserire «la protezione del clima al centro delle nostre carte costituzionali» - anche questa un'istanza che proprio non trova sostenitori -, ha espresso l'auspicio che la libertà delle donne di accedere all'aborto sicuro sia sancita e protetta dalla più vincolante delle carte, la Bibbia laica delle democrazie occidentali.
    Lo aveva già ricordato in occasione della Giornata internazionale della donna l'8 marzo e lui stesso lo ricorda per la celebrazione dell'introduzione della settimana costituzione repubblicana nel 1958, citandosi: «Voglio che la forza di questo messaggio ci aiuti a cambiare la nostra Costituzione per sancire la libertà delle donne di ricorrere all'interruzione volontaria di gravidanza», ha detto Macron al Palazzo di Giustizia di Parigi. Che la combo protezione del clima - libero accesso all'aborto sia un'endiade particolarmente cara a Monsieur le President lo avevamo già notato anche durante il semestre di presidenza francese dell'Unione Europea.
    Sono questi gli aggiornamenti da installare il più presto possibile nelle carte costituzionali dei singoli paesi e nella Carta dei diritti fondamentali in Europa: è lì che dovremmo leggerli, in grassetto e ben evidenziati e possibilmente scolpirli nei nostri cuori. Difficile ristrutturare un edificio che ha problemi alle fondamenta affidandosi al bonus facciate: come si può aggiornare l'elenco dei diritti fondamentali dei cittadini (leggasi persone) riducendo a laterizi quello che davvero li fonda tutti, il diritto alla vita? In tutti questi discorsi sulla libertà di abortire il co-protagonista, il nascituro, è sempre taciuto, complice il fatto che è provvisoriamente impossibilitato a far sentire la propria voce. Eppure è vita, semplicemente al suo inizio. [...]

    • 3 min
    Chi salverà i bambini da "Save the Children"?

    Chi salverà i bambini da "Save the Children"?

    TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3326

    CHI SALVERA' I BAMBINI DA ''SAVE THE CHILDREN''?
    Aborto, pianificazione familiare ed ora eutanasia infantile: questo è il programma d'azione di Save the Children, la famosa ong che - quantomeno nel nome - a ben altre battaglie dovrebbe rifarsi.
    E così l'organizzazione che dichiara come ragione sociale il motto "salva i bambini" collabora attivamente con Planned Parenthood, esorta le donne a fare meno figli e considera come opzione caldeggiata l'interruzione di gravidanza.
    Tali aspetti sono stati sollevati da molti enti, tra cui l'associazione pro-life americana Life Decision Internation ed il gruppo britannico Catholic Action UK, che, oltre a denunciare l'operato di Save the Children, chiedono ai credenti e, più in generale, a tutte le persone che credono nel valore della Vita di astenersi da qualsiasi forma di supporto a questa ong.
    L'organizzazione ha ovviamente innumerevoli siti, uno per ciascuno Stato in cui è insediata, con palpabili differenze da Nazione a Nazione: per esempio nel portale web italiano ed in quello statunitense il termine "aborto" è mascherato dietro il concetto di "pianificazione familiare", mentre in quello australiano, realtà dove la sensibilità verso la tematica è minore, si fa direttamente riferimento all'interruzione di gravidanza.
    Ma anche il sito italiano non è scevro da concetti antinatalisti e frutto della più retriva cultura neomalthusiana: "La sovrappopolazione è una questione aperta ormai da anni." si legge "Facciamo troppi figli nel mondo.", "Un corretto accesso alla pianificazione famigliare invece salverebbe milioni di persone."
    Ora l'ultima uscita di Save the Children chiude il cerchio della cultura della morte: incita all'eutanasia per tutte le età, dal neonato in su.
    È quanto sta accadendo in Scozia dove, nell'ambito del dibattito preparatorio alla discussione di un disegno di legge sulla cosiddetta dolce morte, entra a gamba tesa l'ong tramite il comitato "Together" - di cui Save the Children è il membro più importante - chiedendo al Parlamento scozzese di - udite, udite - rispettare la Convenzione ONU sui diritti del fanciullo ed introdurre l'eutanasia anche per i minori, anche per i bambini, prendendo a modello il Belgio.
    Lasciando da parte tutto il discorso sulla capacità decisionale di un bambino soprattutto in materie quali la scelta di vivere o morire, è paradossale che proprio chi sbandiera di difendere i più piccoli contribuisca a farne morire milioni nel ventre materno ed ora pretenda di concludere lo scellerato piano con l'eutanasia.

    • 2 min
    Il ritorno del paganesimo e dei sacrifici dei bambini

    Il ritorno del paganesimo e dei sacrifici dei bambini

    TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7432

    IL RITORNO DEL PAGANESIMO E DEI SACRIFICI DEI BAMBINI di Edwin Benson
    Tornano in uso antiche pratiche pagane come il sacrificio di bambini. Nel numero di maggio 2023 la rivista politica americana Commentary ha pubblicato un ampio saggio intitolato "Il ritorno del paganesimo". Il punto principale dell'articolo era che antiche pratiche pagane stanno tornando in uso e sono incorporate in molti movimenti "moderni".
    L'articolo inizia raccontando il misfatto del killer cosiddetto transgender che ha ucciso tre bambini e tre adulti in una scuola del Tennessee il 27 marzo 2023. L'autore, l’israeliano Liel Leibovitz, vede un potente elemento di paganesimo in quell'atto e nella sua copertura da parte dei media tradizionali: la volontà di sacrificare bambini. "(I figli) erano l'offerta definitiva agli dèi, la prova che il credente pagano era così sicuro della sua fede da offrire la propria prole per dimostrare agli dèi la forza della sua fede", afferma.
    Leibovitz sembra un candidato insolito per scrivere seriamente di paganesimo. Ha conseguito un dottorato di ricerca alla Columbia University e ha scritto per le riviste The Nation e The New Republic, organi notoriamente di sinistra. Tiene una rubrica anche per la rivista cattolica First Things.
    Anche la sparatoria nella scuola di Memphis sembra un evento anomalo nel quale vedere sfumature pagane. Quell'evento sembra essere assolutamente moderno. Fino a pochi anni fa la parola "transgender" era raramente sentita e fino a poco tempo fa le sue origini erano trattate come disturbi mentali. Mai prima d'ora questi due elementi erano stati mescolati in un'unica atrocità.
    NULLA E' VERO, TUTTO E' PERMESSO
    Sebbene il paganesimo sia spesso ignorato, è in crescita. Nel 1990 circa 8.000 americani lo praticavano. Questo numero è cresciuto fino a 340.000 nel 2008. Oggi si stima che 1,5 milioni di aderenti "professino una serie di persuasioni pagane, dalla Wicca alla tradizione vichinga, rendendo il paganesimo una delle persuasioni in più rapida crescita della nazione".
    Leibovitz fornisce anche una chiave di lettura di questa crescente popolarità delle idee pagane. "[Il paganesimo] può essere distillato nel seguente principio: nulla è vero, tutto è permesso". Questa spiegazione evoca i tormentoni degli anni Sessanta "È vietato vietare" e "Fai quello che vuoi".
    Tuttavia, se è da trovare nell'articolo di Commentary un punto debole, è quello di dedicare troppo poco spazio alla descrizione di ciò che il paganesimo era o ancora è. Pur non ignorando completamente questo aspetto, l'articolo si è comprensibilmente concentrato sul sacrificio dei bambini. Tuttavia, uno sguardo più completo alla definizione di paganesimo e alle sue pratiche rende i collegamenti più comprensibili.
    L’enciclopedia Cattolica fornisce una descrizione più specifica del paganesimo. "Il paganesimo, nel senso più ampio, comprende tutte le religioni diverse da quella vera rivelata da Dio e, in senso più stretto, tutte tranne il cristianesimo, il giudaismo e il maomettanesimo. Il termine è usato anche come equivalente di Politeismo. Deriva dal latino pagus, da cui pagani (cioè coloro che vivono in campagna), un nome dato alla gente di campagna rimasta pagana dopo che le città erano diventate cristiane”. Come vedremo, alcune credenze collegano quei romani rurali con i pagani urbani di oggi.
    TOTEMISMO, ANIMISMO E DUALISMO
    L'Enciclopedia Cattolica descrive diversi aspetti del paganesimo, il primo dei quali è il "totemismo". Si tratta dell'uso di simboli animali, umani o naturali, spesso distorti, ai quali i credenti attribuiscono un significato pregnante. Un esempio noto è l'arcobaleno, un simbolo usato dal movimento LGBT per rappresentare le sue richieste anche se in realtà non c'è alcun legame...

    • 9 min
    Record di aborti in Inghilterra, mentre in Giappone il governo corre ai ripari

    Record di aborti in Inghilterra, mentre in Giappone il governo corre ai ripari

    TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7475

    RECORD DI ABORTI IN INGHILTERRA, MENTRE IN GIAPPONE IL GOVERNO CORRE AI RIPARI
    Kishida ha stanziato 25 miliardi per contrastare la denatalità (obiettivo che si può raggiungere solo smettendola di abortire ed incentivando le nascite)
    di Mauro Faverzani
    Un'ombra di morte purtroppo avanza in Europa, conquistando nuovi terreni e mietendo troppe vittime innocenti. Lo dimostrano i dati relativi ad Inghilterra e Galles, dove è stato raggiunto un tragico record storico, quello relativo al numero degli aborti praticati nei primi sei mesi del 2022, periodo cui si riferiscono gli ultimi dati diffusi dal Dipartimento governativo della Sanità e dell'Assistenza Sociale: tra il primo gennaio ed il 30 giugno dell'anno scorso sono stati praticati, infatti, 123.219 aborti ovvero 17.731 in più rispetto ai 105.488 praticati nello stesso periodo nel 2021. Se questo trend dovesse proseguire, il rischio è che anche su base annua il 2023 possa confermarsi come l'anno più nero per numero di bambini uccisi nel grembo materno.
    L'OSCURANTISMO DEL GOVERNO
    Incurante di tale drammatico campanello d'allarme, proprio all'inizio di quest'anno il Parlamento inglese ha vietato la preghiera silenziosa nei pressi delle cliniche abortive - con una multa fissa iniziale di 100 sterline, ma che può salire fino a 1.000 in caso di processo - ed ha negato la possibilità d'informare le donne circa le possibili alternative: secondo un emendamento alla legge sull'ordine pubblico, approvato a marzo dalla Camera dei Comuni, ciò è da considerarsi illegale.
    Anche in Irlanda, purtroppo, il tasso abortivo risulta in continua crescita: a cinque anni dal referendum, che ha eliminato dalla Costituzione la tutela per la vita dei bambini non nati, consentendone di fatto l'aborto per qualsiasi motivo fino alla dodicesima settimana ed anche oltre, quando si ritenga che la salute - anche mentale - della madre possa essere in pericolo oppure qualora il piccolo presenti un'anomalia ritenuta pericolosa per la sua vita entro 28 giorni dalla nascita.
    Prima di quel drammatico referendum, l'aborto in Irlanda era vietato. Nel 2019, anno di entrata in vigore della nuova normativa, furono uccisi 6.666 bambini nel grembo delle loro madri, nel 2021 il numero è salito a 6.700, nel 2022 si è raggiunto il triste record di 8.500 - oltre il 21% in più nel giro di un solo anno -, secondo quanto dichiarato dal ministro della Salute, Stephen Donnelly. «Una tendenza devastante - ha commentato Eilis Mulroy della Campagna Pro-Life Irlanda in un'intervista al quotidiano Register - Questo è il risultato di un governo, che ha dimostrato una totale mancanza d'interesse nel fornire alle donne con gravidanze non pianificate reali alternative all'aborto».
    Non pare tuttavia che vi siano ripensamenti in merito: nuove nubi fosche si stanno anzi addensando in Irlanda, dove nei prossimi mesi dovrebbe essere esaminata dalla commissione parlamentare per la Salute una revisione della normativa, voluta dall'Ifpa-Associazione Irlandese per la Pianificazione Familiare, tesa ad eliminare il cosiddetto «periodo di riflessione» obbligatorio di tre giorni dopo il primo colloquio, entro il quale è ad oggi consentito alla donna un ripensamento. I dati, però, attestano quanto importanti siano stati in molti casi questi tre giorni: nel 2021 le consultazioni iniziali sono state 8.284, gli aborti praticati 6.700. Il che significa che ben 1.584 donne sono tornate sui propri passi e quindi che 1.584 bambini sono stati salvati. Togliere anche quel breve lasso di tempo per una riflessione personale, oltre ad esercitare un'indebita pressione psicologica tale da influenzare pesantemente le scelte, significa dimostrare di voler fare proprio di tutto pur di uccidere bimbi nei grembi materni.
    Il primo ministro...

    • 8 min

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