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Dante in podcast ItalianaContemporanea
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- Arte
Dante in podcast contiene alcune lezioni su Dante, sulla Commedia e sulle altre opere, pensate per gli studenti di Letteratura italiana, ma anche per chi semplicemente sente il fascino di Dante e vuole saperne un po' di più. Il podcast è aggiornato una volta a settimana il giovedì.
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Fingere la realtà. Il realismo nella Commedia. Parte seconda
Seconda parte della conferenza sul realismo nella Commedia. Dopo aver esaminato le caratteristiche del racconto fantastico, sono analizzati ora gli squarci di realtà che il racconto offre e se ne dà una motivazione.
Potete vedere anche il video a partire dal sabato 14 maggio sul canale YouTube di Ferdinanda Cremascoli. -
Fingere la realtà. Il realismo nella Commedia. Una cavalcata tra i più celebri versi di Dante. Parte prima
Il mondo fantastico della Divina Commedia. I luoghi, le pene, i personaggi
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Monarchia
Il trattato latino in tre libri sulla monarchia universale, ossia sull'impero, è riconducibile al clima di scontro polemico che oppose a più riprese tra XIII e XIV secolo i sostenitori della teocrazia e gli anticurialisti al servizio dell'Imperatore e del re di Francia che difendevano invece l'indipendenza del potere laico da quello religioso e sostenevano i diritti dell'Imperatore o anche i diritti delle monarchie nazionali allora nascenti.
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De Vulgari Eloquentia
Dante confronta la lingua volgare e quella che chiama lingua “grammaticale” . La prima è naturale, è patrimonio di tutti, è d'uso comune, s'apprende spontaneamente da bambini, è priva di codifica e regolarità, di qui la sua variabilità che sarà oggetto di descrizione in capitoli successivi +. La seconda è il latino, una lingua regolata, che s'apprende dai maestri, che pochi padroneggiano perché richiede assiduità di studio. Dante dunque non pensa al latino come ad una lingua storicamente parlata e dunque soggetta a evoluzione. Per lui il latino è una lingua artificiale, creata dai dotti per poter comunicare. Allo stato attuale il latino è idioma universale ma non naturale, per contro i volgari sono naturali e non universali. Ma, sostiene Dante e questa sua posizione è fortemente impegnata a favore del volgare, una lingua naturale può aspirare ad essere una «gramatica», a condizione che siano individuati i principi generali regolatori che la governano al di là dei suoi modi accidentali...
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Convivio. I quattro sensi della scrittura
il testo, qualsiasi testo, dice Dante, è un oggetto denso, interpretabile a quattro livelli diversi: c’è un senso letterale, uno allegorico, uno spirituale, uno anagogico (o figurale). Di ciascun livello interpretativo il poeta dà una definizione e un esempio. Aggiunge poi che il senso letterale racchiude tutti gli altri eventuali, dunque non si può giungere ad essi, se non si è intesa la lettera del testo. Del testo originale diamo qui una versione in italiano moderno
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Convivio. Il potere benefico della filosofia
Dopo la morte di Beatrice, racconta Dante, un dolore così grande s'impadronì di lui, che niente riusciva a lenirlo, finché non cominciò a leggere un libro del filosofo Severino Boezio, che esule e prigioniero, trovò conforto nel ragionare proprio sulla consolazione. Un altro libro lo aiutò, un dialogo di Cicerone dedicato all'amicizia, in cui si racconta di Lelio, del dolore provocato in lui per la morte dell'amico Scipione e di come egli fosse riuscito a superare quel momento così duro.